Questo piccolo merletto è
stato esibito nella mostra” Favaro in fiore” che
aveva come tema “ L’acqua”, 2006
Tu onda birichina
hai sempre voglia di
giocare,
salti, spumeggi, come
volessi a tutti i costi
sovrastare la terra,
ma dietro questo teatro,
ci sta l’infinita bellezza dei tuoi fondali,
i misteri dei tuoi abissi.
Il tuo ondeggiare è un
discorso
per noi che ti ascoltiamo……. senza sentirti.
La notte è calata,
una nuvola incipria la
luna
che vezzosa, si specchia
sul mare.
(Fiore 1980)
Tra “l’Universo
Merletto” e “l’Universo Acqua” c’è sempre stato nei secoli una unione, come se
il merletto per sopravvivere abbia avuto sempre bisogno delle piccole o grandi preziose
gocce, che quando si ghiacciano formano cristalli di candida trina.
Basti pensare che
molti secoli fa quando gli spilli non erano ancora stati inventati, le merlettaie che abitavano vicino al mare
usavano le spine delle lische dei pesci per puntare sul tombolo i merletti.
Quando si producevano
preziosi merletti di lino sottile, le donne lavoravano nelle umide e buie
cantine, affinché il filato si mantenesse sempre morbido e non si rompesse.
Nelle tombe egizie
sono state trovate delle reti fatte di
fili intrecciati, chissà se erano ornamenti oppure oggetti atti alla pesca.
Dal XV secolo il merletto
ha iniziato a viaggiare per l’Europa su navi mercantili che solcarono nei
secoli a venire tutti i mari e oceani; si è sparso in tutto il mondo e tutto il
mondo l’ha copiato.
A Burano, dove si è sviluppata la
tecnica ad ago ed a Pellestrina
con la tecnica a fuselli, Venezia è stata la prima insieme alle Fiandre, ad
iniziare la lavorazione in Europa.
Le
merlettaie hanno dedicato la loro vita al merletto: in passato per necessità,
oggi per tradizione e passione, ma soprattutto per una vera e grande devozione.
l 25 Maggio, Venezia festeggia il suo patrono
e come da tradizione ogni uomo
dona alla sua amata un bocciolo di rosa rossa. Questi
due lavori sono stati presentati in occasione della manifestazione annuale” Favaro
in Fiore “ e il tema era proprio “ Il boccolo”. Anelli aperti Una rosa, oggi, per dirmi, “Ti amo ma non ti
posseggo”. Ti amo e ti lascio
libera, libera di amarmi,
rispettarmi, libera di svoltare per
altre strade, oppure libera di
odiare”. Una rosa oggi per dirmi, “Sei libera sempre e comunque, libera in un mondo che
cerca la libertà, la bellezza, l’aria pura. Una rosa……….. Libera! Una farfalla… Libera! Una libellula…….. Libera! Allungo la mano per
prendere la rosa che mi offri, e ti stringo in un forte
abbraccio.
Fiore 2014 |
Folle amore Un filo di matita per sottolineare il mio
corpo dove sbocciano i petali del nostro
amore. Un corpo amato,
desiderato, violato, strapazzato, usato, a
volte distrutto. Un “ ti voglio bene”…… anche oggi con una rosa ci farà crescere!. Un “ ti voglio bene”, mai detto, mai sussurrato, mai osato, un “ ti voglio bene” perché pazzamente mi
ami, perché pensi veramente
di amarmi, perché non hai la
capacità di amare. Non lasciare il compito
ad un fiore a farmi credere quel “
Ti voglio bene”. (Fiore
2014) |
|
“ La
girandola della gioia”, Un avvicendarsi di curve in escalation, un roteare per stordirmi, per sentirsi finalmente inebriati; il vento mi scompiglia i capelli in questo vortice di ebbrezza e felicità
Fiore 2012 |
|
“ La piccola strada" Questa piccola e tortuosa strada si snoda tra le mie mani, si inerpica, ondeggia, fra le sinuose curve dei petali. Il ritmo di una danza tribale, accompagna il volteggiare dei fuselli. Cerco di farti somigliare, o mio nastrino a ciò che Madre Natura, da millenni, perpetua nella sua bellezza. (Fiore
2002) |
|
“
Un pensiero” Quando io vedo si tanta bellezza, ammirando la natura, i miei occhi e la mia mente si riempiono di un’estasi
infinita. Quanta passione, quanta vita in questi intrecci di fili, di mani… di sospiri.
( Fiore2002) |
|
“ Il labirinto
della vita “ Legata da momenti di stelle, da strade molto tortuose, da punti ben fermi e da nodi ben saldi. Da un piccolo angolo, un bagliore, un fiore appare. Leggi la vita……… poi arrotola la pergamena e nuova vita verrà.
( Fiore 2002) |
L’opera ha partecipato al primo Concorso
Nazionale
”
Una Croce in Terra Sancti Benedicti
”, svoltosi a Cassino nel 2005
|
“
La Passione e la vita “
Quanto amore trattieni nella tua linfa, quanta pace emani nell’ammirarti; sei nato nella terra Benedetta e su di te il Salvatore è stato appoggiato. Il simbolo di sofferenza è stato trasformato in un simbolo di vita, di rinascita, di continuo fiorire, che sparge profumo d’amore all’umanità. (
Fiore 2005) |
|
“
Il vigore della vita ” Tu sei la pienezza della vita, l’ottava meraviglia, che coglie la linfa di
Madre Terra per raggiungere alte mete. Ogni tuo virgulto È segno di speranza, di rinnovo, i tuoi rami si muovono in un walzer elegante, i tutù delle tue foglie vibrano al leggero alitare della brezza, i tuoi fiori spargono vita. E noi nell’ammirarti, abbracciamo tutta la nostra “gioventù”, tutta la nostra giovinezza.
( Fiore2003) |
Merletto a fuselli,
Fiore - Ricamo, Annalisa (2005) “ Metamorfosi di un
affresco “ Il cortiletto del Palazzo dei ” Da Noal
” a Treviso (XV secolo),è affrescato con un motivo floreale che si ripete
sulle pareti. Questo fiore immortalato decenni or sono e conservato bene nel
tempo, ha dato origine ad una sua realizzazione con il ricamo ed il merletto a fuselli:
due arti antiche quanto lo stesso affresco. Si è voluto onorare il tempo che ha conservato questa opera e
che ha permesso a noi oggi, di riprodurla con la fantasia e con i colori. |
|