Prima esposizione internazionale d'arte decorativa moderna, Torino, Aprile- Novembre 1902

 Riccardo De Spigliati, pubblicista e segretario comunale di Torino, scrisse nella sua guida a proposito degli obiettivi  che gli artisti dell’epoca speravano ardentemente venissero raggiunti in questa esposizione: ”Il campo artistico è in festa, sperano gli artisti e tutti coloro che hanno il culto dell’Arte, d’aver raggiunto l’ideale da essi vagheggiato: la rivoluzione cioè dell’Arte decorativa”. Tutta l’area dedicata all’esposizione si estendeva nella vasta area del Parco del Valentino sulla parte sinistra del Po. Iniziando dagli edifici che ospitavano le gallerie dei vari paesi fino ai chioschi per il ristoro, tutto era in stile decò su disegni di Aronco, architetto del sultano di Turchia.

 

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Veduta generale degli edifici

 La galleria italiana era divisa in tre saloni, uno di questi era dedicato alla “Aemilia Ars”, dove in bella mostra all’interno di una vetrina c’erano i ricami fatti a mano opera delle signore Bolognesi.

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Vetrina con i ricami Aemilia Ars

 

Il collegio giudicante all’unanimità conferì un diploma d’onore alla Aemilia Ars.

 

Tutte le notizie e immagini sono tratte dai libri storici che si trovano presso la Biblioteca di Torino e sono consultabili alla pagina web http://www.museotorino.it/site/library       

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