Silvio
Berlusconi sul merletto: sunto su
un’intervista di Anna Condemi apparsa sulla rivista
“Ricamo Italiano”
A.C.“Che lei fosse un collezionista d’arte, un esperto di
parchi e un arredatore per hobby lo sapevamo, ma che s’intendesse anche di
quest’arte cosiddetta minore e femminilissima è per
noi una sorpresa a dir poco entusiasmante! E’, questa sua, una sensibilità
innata o un gusto forgiato dalla cultura?”. S.B.“La cultura del bello è innata. Fa parte delle
sensibilità primordiali dell’uomo”. A:C:“L’Italia, in
questi ultimi anni, ha fatto molto in tema di ‘gusto’, con ottimi risultati
sia sul fronte dell’occupazione che dell’economia. Non crede che si possa
fare un’operazione simile con il ricamo, magari partendo dall’arte della
tavola di cui i tovagliati sono un indispensabile e raffinato complemento?”. S:B: “La bontà dei
nostri piatti tipici ben si esalta se coniugata con la bellezza dei nostri
tovagliati. Non a caso, in occasione di importanti visite ufficiali, ho
seguito personalmente i preparativi prestando grande attenzione ai
particolari. Oggi il merletto viene spesso sapientemente accompagnato da un
ricamo. E nella bellezza del lenzuolo o della tovaglia da tavola, l’uno non
può fare a meno dell’altro. Ecco, mi piace il merletto ma anche il ricamo. Sappiamo bene che molti
turisti ripartono dall’Italia portando in valigia un merletto fatto
all’uncinetto o al tombolo, o una tovaglia ricamata a mano…
La descrizione che lei fa di tante amiche dedite all’arte del ricamo fa venir
voglia di saperne di più”. A questo punto la
giornalista propone di istituzionalizzare per legge la figura delle “maestre
d’arte, di ricamo, tombolo e pizzo” con un “titolo ufficiale per poter
insegnare la professione ai nostri giovani”. S:B:“tramandare
quest’ attività di generazione in generazione”, agevolando “l’insegnamento di
quest’arte antica per evitare che si disperda”. |