Sri-Lanka
Donne del Ceylon di ieri,
dedite alla lavorazione del tombolo, 1880 (courtesy Palinda
De Silva) Lo stato dello
Sri Lanka o Ceylon è un'isola a Sud dell'India.
Questo paese è indipendente dal 1948,
ma era stato invaso dai portoghesi (1587), olandesi (1640) e poi
inglesi. Il merletto sembra essere stato introdotto dai portoghesi. Molti anni fa,
il merletto in Sri-Lanka era una attività domestica
e veniva sfruttata per facili guadagni, come fosse una attività
qualsiasi senza conoscerne la storia e
le origini. Questa foto di
merlettaia, del 1906, fa parte di una raccolta di fotografie collezionate da
Thomas W. Edge-Partington prima del 1920. Il figlio
l’ha ceduta al British Museum
nel 2005. © The
Trustees of the British Museum Questa attività
avveniva lungo la costa del Sud, specialmente a: Habaraduwa, Dodanduwa,
Ambalangoda, Balapitya, Galle. Qualche scrittore locale riferisce che questa
è una attività indigena. Ricamatrici
nel 1880 (courtesy Palinda
De Silva) Indigeni
del Sri Lanka intenti nella tessitura (courtesy Palinda De Silva ) Renda è il nome
comune che si dava al merletto, ma è una parola di origine portoghese e con
il tempo è cambiata. Infatti oggi: i fuselli si chiamano "bilru"(pronuncia beeralu),
il tombolo si chiama "beeralu kotte", il disegno da seguire per la realizzazione
del manufatto si chiama"beeralu mostara". Mostara in
portoghese significa, disegno. Weligama, paese di mare e con una bellissima spiaggia, è famosa per le sue merlettaie e i suoi pescatori. Pasgama è un
villaggio a pochi chilometri da Weligama, che
conserva il modo di vivere e le strutture delle case, come nel 1940. Quando
uno straniero arriva qui, viene trattato come un ospite. In questo
villaggio ci si dedica a molte forme di artigianato e tra queste c'è anche
l'arte del merletto a fuselli. Le signore realizzano i loro merletti tipici
dei villaggi del Sud del paese. A Galle (a 115 Km. dalla capitale Colombo), città famosa
per il turismo e per le sue merlettaie, si possono acquistare dei merletti
realizzati a fuselli. E' una città che era stata conquistata nel passato
da portoghesi e olandesi . Oggi, questa
attività così radicata tra questa gente ha bisogno di aiuto perchè a causa della negligenza delle istituzioni locali,
potrebbe scomparire.
Giovani
di oggi che lavorano con il tombolo (courtesy Eric
ed Huguette) C'è una persona
che lancia questo allarme, il Dott. M.H.Goonatilleka,
professore all'Università delle Belle Arti di Kelanya,
studioso della storia dello Sri-Lanka e del
Portogallo. Ebbene, lui si chiede come mai nel suo paese, che pur
avendo un Centro di Sviluppo Nazionale ed un Consiglio Cittadino dei
Mestieri, non si riesca ad unire le forze per promuovere questa attività.
Portare avanti questa attività, insegnando anche ai giovani, potrebbe essere
una fonte di guadagno per l'isola e facendo questa riflessione, si rivolge al
Ministero delle Industrie del suo paese. Lo tsunami del
2004 ha distrutto tutto ciò che le merlettaie con tanta fatica avevano
realizzato. In seguito, grazie ad un programma di aiuti, a circa 200
merlettaie è stata data la fornitura di tutto il materiale necessario per
riprendere la loro attività e istruire altre donne in questa impresa. Nella spiaggia
di Mirissa a Sud dell’isola diverse donne lavorano
tutte insieme, tre generazioni che hanno unito le forze, la passione per
l’intreccio dei fili.
Merlettaie al lavoro a Mirissa,
sotto la sorveglianza dell’insegnante Dhammika Rohini. Per concessione
di Palinda de Silva possiamo vedere una rassegna di
foto del passato di
donne dello Sry-Lanka, dove possiamo notare l’abbigliamento curato e arricchito di
ricami e merletti. Queste foto
risalgono alla fine dell’800.
Camicetta
arricchita di un intarsio di merletto sulla schiena
Un
bel dipinto che ci mostra le donne del Cylon con
abiti ornati di merletto Curiosità ·
Questo paese ha
dedicato un francobollo al merletto locale. ·
L'ebano dello Sry Lanka viene adoperato per creare i fuselli da
collezione in tutto il mondo. Ringraziamenti Ringrazio vivamente per la collaborazione: Eric,
Huguette, Palinda de
Silva, Willi e Marg, Kasuni Rathnasuriya ed i siti: |