Merletto d’Irlanda
Merletto irlandese
donato al “Met” nel 1906 da Samuel S. Howland, Metropolitan Museum of Art, New York Venditrice
di merletti irlandese fotografata a bordo del Titanic da Padre Francis Browne. Il sacerdote appassionato di fotografia si
recò a Cobh, in Irlanda, dove la nave
sostava e fece parecchie fotografie che vennero trovate solo nel 1985, anno
in cui venne scoperto anche il relitto della nave. Sul Titanic si imbarcarono
molti emigranti irlandesi, che volevano cercare fortuna in America.
Nell’elenco dei materiali trasportati nella stiva del Titanic
c’erano svariate casse contenenti merletti pronti per essere
commercializzati in America. Nell’elenco troviamo: “Otto casse di merletti di Bardwill Bros, due casse di
colletti di merletto di Brash & Rothestein, una cassa di merletti di cotone di Calhoun, Robbins e Company, due casse di merletti di
cotone di Claflin, H.B. & Company, una cassa di
merce di pizzo di Gallia textile Company, una cassa
di merletti di Mallouk H., due casse di merletti e
libri di Matheus G.T. e Company, una cassa di
merletti di Naday e Fleisher.”
Merletto d’Irlanda moderno realizzato in Francia e presentato da Paul Marescout nel libro “Les broderies et les dentelles”
del 1909^
“Irish lace” Traduzione libera tratta da “ Magazine of Art”
(1883) La
storia della lavorazione del merletto in Irlanda, è la storia delle
sofferenze irlandesi. In
Irlanda l’arte del ricamo non era una occupazione per ricchi o nobili
come invece lo era in Italia e Spagna. La sua origine si deve alle iniziative
benefiche che fecero pensare, ai tempi della carestia, come la lavorazione
del merletto potesse essere un modo vincente per i contadini nel guadagnarsi
il pane. Mentre
il lavoro scarseggiava due giovani donne, Ben Lindsey
e C. Harry Biddle, scrivevano un eccellente
opuscolo che raccontava semplicemente come affrontare con nuove risorse nella
campagna i momenti difficili di raccolti o carestie. Il
merletto d’Irlanda non ha origine nel luogo e le sue molteplici
varietà sono state copiate dai
merletti stranieri, questo lo si può osservare nella Mainson House Exibition. (A
Londra nel giugno del 1883 presso la Mainson House,
residenza ufficiale del Lord sindaco di Londra, si è svolta una mostra
sul merletto irlandese, sotto l’alto patronato della regina Vittoria, i
principi del Galles e l’aristocrazia britannica). Qui
c’è il punto Rose, il punto di Venezia, il punto Spagna, il
guipure e il Bruxelles apliqué fianco a
fianco con i merletti irlandesi che hanno ottenuto un suo carattere locale
come il: Limerick, Tambour, Run, punto
d’Irlanda, merletto a crochet e quello che fu chiamato “Ardee chiacchierino”. Questi
due ultimi merletti devono la loro esistenza alla carestia del 1846-47,
quando l’insufficienza nei raccolti di patate, provocò la morte
per fame di 2.000.000 di persone. In seguito con le merlettaie rimaste in
vita si aprirono nuovi centri nei dintorni delle campagne. Divenne così una industria di
rilievo, sebbene fosse una attività vecchia di 100 anni. Nel
1820, durante un altro periodo di cattivi raccolti, due signore chiamate Reid, di Ahans, vicino Carrickmacross, avevano sentito del successo che la loro
cameriera aveva ottenuto nell’imparare la lavorazione dell’apliqué di Bruxelles, da una loro vicina. Allora decisero
di imparare questa arte e di insegnarla alle giovani ragazze che abitavano
nei dintorni. Di conseguenza fondarono senza grandi pretese la scuola-
industria di Guipure e Apliquè di Carrickmacross. Nella “Mainson
House” si possono vedere molti bei esemplari di merletti di questa
scuola. Pochi
anni dopo, Mr. Walcher di Oxford portò a
Limerick 25 merlettaie inglesi e fondò una impresa commerciale
istruendo anche le donne del luogo. Ragazze sveglie ed intelligenti si misero
alla prova con velocità, appresero e realizzarono in grande
quantità, molteplici tipi di merletto, fino al guipure e all’apliqué di Limerick, rivaleggiando con quello di Carrickmacross. Nei paraggi di questi due centri veniva
fatto un merletto economico con due tipi di rete, comunemente chiamato
“ Merletto di Limerick”. Il più comune di questi e il meno attraente era il “Tambour”: veniva eseguita una rete con
l’uncinetto e l’ago da formare come una catena e poi con
l’ago si ricamava attraverso le maglie. Il
“Run lace”
è attualmente la principale manifattura della “Declinante
manifattura di Limerick”. E’ il più grazioso tra tutti i
merletti economici realizzati con del bel filato, ed ha superato l’appliqué e il guipure. La
ritrosia delle giovani ragazze di città d’acquisire una
“noiosa e difficile” arte come quella di fare del buon merletto,
è stata tra le prime cause che hanno portato alla tentazione di
produrre merletti economici con la speranza di coinvolgere un più
largo mercato. C’è anche da aggiungere che la moda era stanca di
merletti con reti trasparenti e proponeva merletti più ricchi ed
elaborati. Quindi questa preferenza non sembra sorprendere quando noi vediamo
del bellissimo punto nei merletti di Inishmacsaint
(merletto ad ago) paragonato ai merletti italiani e spagnoli. Il punto
veneziano, spagnolo e soprattutto il punto rosa sono così
meravigliosamente imitati che è difficile pensare e capire che nessuno
di questi raffinati merletti, macchiati nel tempo, prima di noi fossero
fatti, prima della “Grande Fame”. E che questi fastosi intrecci,
come anche a Cappoquin in Waterford,
sono produzioni di povera gente in tutto il mondo. La
carità che spinse la moglie e la sorella del parroco a Inishmacsaint, ispirò una suora dell’ordine
della “Presentazione” a Youqhal a
copiare un vecchio merletto. Era Madre M. A. Smith che, dopo pazienti ricerche, riuscì nel 1847 a
scoprire i segreti della lavorazione di un antichissimo merletto italiano.
Era una donna dalle doti eccezionali, scelse con saggezza e discrezione le
ragazze da istruire e scelse dei semplici disegni da realizzare. Ogni nuovo
disegno creato suggeriva varie combinazioni di punti o disegni finché
il merletto nella sua scuola crebbe con il nome di “Punto
d’Irlanda” e finché venne prodotto si assicurò un
certo mercato. Lo Youghal Presentation Convent, la cui specialità era il ricamo, nei
primi del ‘900 impiegava 400 operai riproducendo alla perfezione pizzi
costosi. Balza a Punto
d’Irlanda ad ago eseguito nel convento della Presentazione a Yougal Ventaglio a Punto
d’Irlanda ad ago eseguito nel convento della Presentazione a Yougal Questo
fu di esempio per altri centri e oggi si fa del merletto
“d’Irlanda” a New Ross, Kenmare, Killarney, Clonakilty, Waterford e Kinsale, ma Youngal tuttora serba la palma dei più bei
merletti. La
Signora Laurence prestò per una mostra dei polsini in merletto d’Irlanda che erano stati fatti a Yougal. Il merletto era bellissimo quindi si è
arrivati alla conclusione di giudicare tale merletto, il migliore. Al
tempo della famosa carestia il crochet era un merletto alla moda e tale
lavorazione si iniziò quando le signore irlandesi, le più
esperte, pensarono naturalmente anche alla sua protezione. Il merletto comune ed economico non
è tanto apprezzato e dovunque, come nel caso del chiacchierino in
madreperla di Ardee, i contadini hanno ceduto alla
tentazione di lavorare nell’industria, così è morto il mercato del
merletto. Ventaglio donato da Lord Crewe alla duchessa di York per il suo matrimonio, Youghal° Ma
il mercato della città di Clones in Monaghan aveva nella signora Hand,
moglie del parroco, una persona con uno spiccato senso per gli affari e sotto
la sua direzione crebbe e fiorì. Venne
imitato molto bene il merletto greco quello di Venezia e Spagna ed è
molto difficile riconoscere le differenze dall’originale. Il merletto
spagnolo e il merletto “ Jesuit” e
tutti i tipi di guipure sono di una rara bellezza, essi sono splendidamente
alla moda, sebbene molti intenditori li considerano inferiori agli originali
punti di Inishmacsaint e Cappoquin. La
lavorazione del merletto in questi due centri è di una rara bellezza,
però c’è un piccolo appunto da fare per chi spera di
trovare un ritorno nella lavorazione del merletto in Irlanda. In tutte le
città irlandesi solo una azienda, quella di “Forest
and sons” di Dublino, ha avuto l’idea
di esportare il merletto a Londra, presso la “ London Mainson House”. Nessun commerciante di Cork, Belstaf, Limerick, o Waterford
si è dato da fare e cogliere la grande opportunità di far
conoscere e apprezzare gli ottimi risultati della splendida Irlanda con le
sue arti artigianali. E’
ai collezionisti privati ed ai commercianti inglesi che noi siamo debitori,
perché hanno saputo studiare la storia e le varietà del
merletto d’Irlanda. Merletti
di Carrickmacross, “ Apliquè
e Guipure” Merletto d’Irlanda Irish Lace, Clarke, Effie Bruce. The
Art Journal, (1897) L’industria
del merletto in Irlanda è la conseguenza delle vecchie scuole, nemmeno
Erin può vantarsi dell’invenzione di
alcuni suoi merletti. Gli
irlandesi, così produttivi nell’invenzioni delle arti decorative
e così abili con le loro dita, sembrano trascorrere molto tempo
più di ogni altra nazione europea, a ricamare dedicandosi
all’arte dell’ago e del filo. L’amore per i colori
brillanti, il notevole buon gusto e straordinario lavoro manuale che
ispirò le produzioni degli orafi e illuminò i vecchi irlandesi,
non sembra essere stato esercitato sul lavoro dall’ago fino
all’invasione Normanna. La
povertà e l’instabile condizione dell’Irlanda furono la
causa che fecero chiudere i mercati a tutte le cose costose e superflue come
i ricami e i merletti. Finora la povertà è la madre
dell’industria irlandese del merletto, e la sua storia è la
storia della carestia irlandese. Per il merletto irlandese non è
esistito e non esiste l’incapacità di soddisfare il mercato, ma
la possibilità di mettere in condizione molte popolazioni povere di
guadagnare un pasto di porridge o di patate. I
primi accenni sul merletto si ebbero verso la metà del secolo scorso,
quando la (Dublin Society) procurò delle
letture per l’istruzione delle merlettaie e offrì un premio
annuale di Irlanda non esistevano gli acquirenti
del bel merletto: come i
cortigiani in Francia, i mercanti delle Fiandre e di Venezia. Appena nasceva
un nuovo lavoro, in Irlanda, veniva represso dalla gelosa Inghilterra e molte
persone venivano discriminate per l’appartenenza della religione: non
potevano praticare nessuna professione o iscriversi a tale categoria, né potevano
avere posizione sociale. In queste condizioni, la maggioranza delle persone
poteva solo mantenere la loro condizione in miseria e nessuno poteva
acquistare merletti costosi. L’industria del merletto fallì e
per molto tempo non si è più sentito parlare del merletto
d’Irlanda. La
fine della seconda decade di questo secolo (1815) fu un periodo di
eccezionale sofferenza e dolore e di nuovo vediamo l’ingegno tra le
donne e il popolo irlandese. I coloni inglesi e irlandesi subirono dopo la
pace del 1815 un ribasso dei prezzi e 4 anni dopo la carestia nei raccolti di
patate privò milioni di irlandesi delcibo
principale. Non avevano denaro per acquistare il grano che fu inviato in
Inghilterra per pagare gli affitti dei terreni. In tutta la campagna la
benevolenza di alcune persone cercava di aiutare questo malessere e ad Ahan, vicino Carrickmacross,
due signore di nome Reid avendo saputo che nelle
vicinanze una signora sapeva lavorare con successo l’Apliqué di Bruxelles, impararono l’arte per
poi insegnarla nei sobborghi. Modestamente
senza grandi pretese venne aperta la scuola merletti di Carricmakross,
la quale ha resistito ad ogni cambiamento di moda e tuttora, in molti altri
paesi ne seguono l’esempio. Il successivo sforzo di formare
merlettaie in Irlanda fu una impresa commerciale, connessa con la storia di
questa industria. Un certo signor Walker di Oxford,
forse ispirato dal successo delle due signore di Carrickmacrosse
che producevano alla perfezione un elegante appliqué,
oppure attirato dal basso costo del lavoro in Irlanda, aprì una
manifattura a Limerick. Per questo scopo fece cambiare idea a 25 lavoranti
inglesi di guipure e appliqué. In breve
tempo venne insegnato alle argute ragazze di Connaught
la nuova arte e in breve tempo l’appliquè
di Limerick eccelse come quello di Carrickmacross e
tutto il merletto irlandese prese il nome da questa manifattura. Questo
merletto fatto a mano ovviamente era costoso e quando il merletto meccanico
si sviluppò, si poterono fare molte cose a minor prezzo , anche dei
tendaggi. Il merletto meccanico divenne famoso con il nome di“ run”, e “tambour”
merletto di Limerick. Lo
sviluppo dei merletti meccanici mandò in rovina la lavorazione delle
reti classiche che erano più fragili e più costosi, invece il
meccanico era leggero trasparente e un po’ più resistente. Non
era fatto però con dei gran bei disegni e si sa che come per il
merletto fatto a amano , il disegno che si segue è molto importante.
Gli sgraziati disegni e le imperfette esecuzioni hanno provocato così
la caduta del merletto in molti centri. Povera
Limerick stava a metà tra il vero merletto e l’imitazione e la
sua unicità del passato avrebbe potuto farlo risorgere e distribuire
salari meritati. La
maggioranza dei centri di merletti iniziò ad esistere durante la
carestia del 1846-47, era un brutto momento per le arti decorative. Alcune
abili signore adattarono dal
libro di Kells, i disegni persiani per ricami
colorati in seta. Si dedicarono così alla produzione e realizzazione
di merletti a crochet e
chiaccherino . Quella era la moda del momento e non dobbiamo ricordare
il merletto d’Irlanda come un brutto esemplare realizzato nelle scuole,
ma come un brillante esemplare dove ci possiamo anche meravigliare e che
potrebbe competere benissimo con i merletti fatti in Italia e in Spagna. Alcuni distretti del Nord e del Sud
hanno riprodotto fedelmente i raffinati ” punti antichi” ; prime
di tutte quelle al Nord, le scuole di Innischmacsaint
nella contea di Fermanagh. In questa desolata
“ Isola dell’acetosella”, vengono riprodotti i merletti italiani e spagnoli e sono
così ben imitati che spesso vengono venduti come merletti antichi.
Questo delicato lavoro venne insegnato da amatori del merletto a contadine
che magari non avevano mai visto un merletto prima di imparare a copiarlo. In
questi distretti, la lavorazione del merletto non fu mai tentata prima della
grande carestia, fino a quando la moglie
e la sorella del parroco anglicano, iniziarono con una buona
opportunità ad apprendere i segreti del merletto per poi rivelarli
alle loro concittadine affamate. Il
distretto di Clones a Monaghan
fu un po’ meno fortunato, e sebbene la moglie del parroco non
conoscesse alcun punto di ricamo, istruì i suoi parrocchiani alla
lavorazione del merletto all’uncinetto similare al vecchio merletto
olandese che spesso veniva acquistato credendo fosse italiano. I migliori
merletti di Clones, sia copiati
dall’uncinetto olandese o dal merletto greco, sono di pari valore agli
originali ed erano molto apprezzati dalle signore americane alla moda,
raggiungendo per i loro meriti, un buon successo commerciale. Ma
la tentazione di lavorare a buon mercato produsse una valanga di brutti
merletti irlandesi che invase il mercato e rovinò il buon nome di
questa industria appena sbocciata. Nonostante si producesse sempre una
piccola quantità di bei merletti, questa andò in rovina per
l’eccesso di un cattivo mercato. Ma
la marea sta per cambiare e ora l’uncinetto ha delle brillanti
prospettive tra il merletto irlandese; la nuova seta per l’uncinetto
scoperta dalla signorina Hayward di Oxford Street,
eseguita perfettamente su di un ottimo disegno, scatenò una buona
reazione in favore di questo modesto ma stimato merletto. Il
miglior merletto ad ago comunque, supera sempre il miglior lavoro
all’uncinetto, che non si presta ad infinite e delicate gradazioni di
colore, punti, rilievi e tessitura che generano la maggior parte dei
meravigliosi merletti ad ago. Ma l’effetto del raffinato uncinetto
è così similare al merletto di secondo ordine e la sua differenza
di prezzo porta la moda a suo favore. Le scuole di merletto del Nord,
dipendendo principalmente per la loro organizzazione
sull’abilità ed entusiasmo di una sola persona, sono destinate a
languire e a degenerare in momenti di difficoltà o di morte. E’
probabile che per questa ragione, noi possiamo trovare un gran numero di
merlettaie nel Sud, dove le scuole erano tutte sotto la direzione dei
conventi. Nel
Sud come nel Nord la lavorazione del merletto si deve alla filantropia ed
è datata principalmente dall’anno della”grande
fame”, la fondatrice del merletto nel Sud è stata una religiosa
del “ President Order”
di Yougal. Mentre la moglie del parroco di Fermanagh stava insegnando i vari punti alle sue
parrocchiane, una suora di Munster, stava istruendo un gruppo di ragazze scelte e un
gruppo di suore, sul misterioso modo di fare il merletto. Lei aveva
recentemente disfatto un piccolo pezzo di merletto a Punto Venezia. Era una
donna di rara intelligenza, sceglieva le sue alunne intuendo istintivamente
una loro propensione, non solo nell’apprendere ma anche
nell’insegnare. La religiosa aveva anche una grande fantasia nel
disegno, i punti e gli schemi suggeriti da lei davano nuovi effetti o
combinazioni, così che il lavoro della sua scuola venne bollato per carattere
ed originalità, assicurandosi mercato e guadagni, con il titolo di
“ Irish Point”. Il suo successo portò alla fondazione di
molte altre scuole di merletto e
ora l’insegnamento del merletto nei conventi è rafforzato in
tutta Munster e la manifattura abbraccia non solo
il merletto irlandese, ma anche quello veneziano, spagnolo,il punto rosa e
altri tipi di merletto ad ago, l’appliqué
di Carrckmacross, la rete ricamata di Limerick e
l’uncinetto, meglio conosciuto come merletto d’Irlanda. Il
crochet è probabilmente il più diffuso tra queste
varietà, molti bambini iniziano ad apprenderlo da alunni nelle scuole
statali; certo sono lavori semplici, nel disegno ed esecuzione, da non
considerarli merletti artistici. Fortunatamente,
le persone che sono maggiormente interessate alla prosperità della
lavorazione del merletto, si sono date da fare prima che tale lavorazione
andasse in decadimento e poi in rovina. Le suore, a Sud di Kensington
hanno accolto benevolmente gli aiuti dati dal Dipartimento delle Arti. Così
abbiamo iniziato, come d’abitudine, a cercare tutto il materiale sul
ricamo realizzato duramente con le mani inglesi, tra le difficoltà di
ottenere buoni disegni, i fili di seta e lana con colori sfumati e brillanti:
tutto questo prima che le autorità del Sud Kensington
si prodigassero per la sua salvaguardia. Oggi
possiamo fare un paragone tra la fantasia delle comuni donne inglesi di un
tempo e il grande miglioramento attuale, con i materiali di prima
qualità e come sia cambiata la cultura delle arti artigianali. La
lotta che il Sud Kensington ha fatto per il ricamo
inglese, è la stessa che oggi si combatte per il merletto
irlandese attraverso: i disegni
attraenti, i prezzi vantaggiosi e
attraverso lo stabilirsi nelle scuole di una speciale istruzione per
realizzare semplici merletti per poi divenire dei disegnatori di merletto.
Questo lavoro iniziò nel 1884, quando Alan
Cole visitò per la prima volta l’Irlanda interessandosi alle
merlettaie. Fino ad allora aveva fatto un tour nel Sud visitando i conventi,
tenendo conferenze e osservando il merletto e i disegni che erano stati
realizzati sotto la direzione delle scuole di Cork e Waterford. Più
tardi 10 conventi si sono messi in relazione con questi 2 centri, ottenendo
tutti i vantaggi dall’assegnazione di denaro da parte del governo e,
per esempio, molti campioni e fotografie del bello ed antico merletto, libri
d’arte, ecc. Sebbene
la maggioranza dei concorsi a premi è stata vinta da un disegnatore
professionista, Michael Hayes, è
incoraggiante scoprire che un certo numerosi giovani suore appartenenti a
varie comunità, sta lavorando duramente per ottenere il diploma di
“Insegnante d’Arte”. Il
vecchi merletto irlandese può essere alla pari del Bruxelles o di Burano, famosi entrambi per perfezione di disegno ed
esecuzione, ma ora ha fatto un passo avanti e ciò che più
occorre è una abbondante ma raffinata clientela. La
regina Vittoria, che l’anno scorso ordinò del merletto irlandese
per il valore di 45 sterline, ha ora commissionato nuovi merletti per 60
sterline, nuovi nell’esecuzione e nel disegno. Comunque,
il successo della nuova seta della signorina Ayward
parlerà più di qualsiasi cifra donata da filantropici aiuti.
Finora ci sono alcune citazioni di fiorenti mestieri fondati puramente su
scopi filantropici; l’industria laniera di Donegal
promossa dalla signorina Ernest Hard si annovera tra queste e anche la
lavorazione del merletto di Burano si basa su
questo tipo di protezione: la contessa Marcello
fece rivivere questa lavorazione, quando nell’isola di Burano, il merlettto era andato
in decadenza. All’epoca solo una donna conosceva l’arte del
merletto, si riuscì ad aprire una scuola ed ora non si produce solo
l’antico merletto di Burano, ma anche i
migliori punti di Francia, Bruxelles e questi merletti nelle loro migliori
fogge, cercavano un mercato. L’offerta ha creato la domanda e
più di 300 donne in questa isola ora sono impiegate regolarmente nella
scuola merletti. La scuola, resistendo alla tentazione di offrire prodotti a
basso costo, ha sempre realizzato merletti di pregio e di alto livello. Oggi
i merletti più economici sono fatti a macchina. Del
comune merletto ad uncinetto, veniva fatto anche nel periodo“
Rococò”e si utilizzava negli abiti che si sarebbero lavati
più spesso. I migliori merletti, d’altra parte, sono stati il
conseguente bisogno per le dame di essere alla moda, ben vestite. Per questa
ragione di ricerca del bello, troviamo un continuo studio nei disegni per
merletti, che si sono sviluppati ricercandone la sontuosa perfezione del
vecchio punto d’Italia.
Mabel F. Robinson “Irish Papal Jubilee lace” Mary Power Lalor. Magazine
of Art, Vol. 11 (1888), Lo
scorso giugno il vescovo e l’arcivescovo irlandese della Chiesa
Cattolica romana decisero di offrire come loro dono al Papa Leone XIII, in
occasione del giubileo del 50° anno della sua ordinazione, un unico
“ set” di merletti irlandesi. Venne selezionato, per essere
lavorato, un unico bordo: per la tovaglia d’altare per la sua cappella
privata e per un camice (
alba). Una lauta ricompensa venne
offerta fra tutte le ragazze delle scuole d’arte in Irlanda che
potevano produrre dei disegni originali adatti per l’occasione.
Parteciparono al concorso 17 concorrenti, con il risultato che le ragazze
della succursale del convento delle Povere Clarisse, a Kenmare;
istruite dalla Signora Brenna, direttrice della Cork School
Art si assicurò il primo premio; Emily Barney,
un allievo del Metropolitan School
Art prese il secondo e Emily Anderson, una ragazza dalla Cork School Art il terzo. Il disegno di Kenmare
superò gli altri per la complessità dei punti, la bellezza
delle volute e delle grandi varietà di foglie e fiori, suggerendo una
straordinaria miriade di punti richiedenti manualità e destrezza
nell’esecuzione. Il disegno venne accolto dal vescovo con grande
entusiasmo e fu inviato al” Presentation Convent Youghal”, per
essere lavorato con la tecnica ad ago: le ragazze e donne della scuola
convento, erano famose per tale lavorazione. E’ un bel vedere andare
attraverso le proprietà di questo pittoresco convento ed entrare nella
grande e confortevole stanza da lavoro dove, attraverso le varie fasi loro
finiscono il loro lavoroa casa; le lavoranti fanno
una visita inaspettata, prendono il loro posto preferito e il loro merletto,
dopo un gentile saluto alla Sorella che guarda con grande interesse il loro
ciclo produttivo fatto a casa. Io ho visto 3 generazioni lavorare in una di
queste stanze da lavoro nei conventi, nonna madre e figlia, ognuna facendo
vedere all’altra il suo lavoro con orgoglio. Nel merletto ad ago fatto
qui non c’è rete né passamanerie. Ogni punto è
fatto a mano; il filo impiegato è uno tra i lini più raffinati.
Il lavoro è perfettamente pulito e viene coperto, a mano a mano che
viene eseguito. Nella bordura d’altare, i motivi e gli emblemi scelti
sono quelli appropriati al “Sacramento del Benedetto”( Blessed Sacrament). Si vedono
il fiore della passione e la vite; il trifoglio racchiude il sacro
Monogramma”I.H.S.”( iniziali di Gesù, nell’alfabeto
greco), per il centro dell’altare. Su entrambi i lati si vede il calice
e più lontano l’emblema della Trinità, il famoso dogma
pensato da San Patrick e rappresentato dal Trifoglio. Le lavoranti ne hanno
ripreso il disegno con molto successo; e nel numero e rappresentazione delle
differenti trame le quali servono allo sfondo sopra il quale mostrare i vari
emblemi, hanno verificato la loro abilità per essere ritenute le
migliori lavoranti del merletto ad ago. L’esecuzione del disegno
è tradizionale e questo paramento sacro è inteso per l’attuale
uso del Papa, i simboli papali occupano il primo posto. Noi vi troviamo la
tiara, le chiavi incrociate, il braciere, la croce con la scritta “ I. H.S.” La
tessitura come una ragnatela, in alcune parti del merletto, ha provocato
l’ammirazione di alcuni dei nostri più meticolosi conoscitori di
merletti. La gerarchia cattolica irlandese può essere orgogliosa del
loro dono, sia per la bellezza dei disegni e le rappresentazioni del
merletto, anche perché il Vaticano lo possiederà tra tutti i
suoi tesori. Dono della gerarchia cattolica irlandese al
Papa, Leone XIII. Il disegno del merletto è stato fatto da un membro
delle Povere Clarisse di Kenmare, Co. Karry, il merletto in seguito è stato realizzato
dalle merlettaie di Youghal sotto la supervisione
del convento della Presentazione di Youghal, Co.
Cork. I
merletti ad ago sono fatti in Irlanda anche nelle scuole di merletto dei
conventi di Kenmare e New Ross. Il convento di
quest’ultima città è pittorescamente situato nelle zone
selvagge di Kerry, tra Killarney e Glengariff. L’industria è di gran beneficio
per le povere genti locali e molti arrivano lì da molto lontano per
cercare un impiego. Nella comunità c’è anche una gran
quantità di artisti di talento e i loro buoni disegni degni di
ricompensa, sostengono e incoraggiano le lavoranti. New
Ross è una nuova città nella contea di Wexford
ed ha molte attrazioni turistiche. Tuttavia è una città
perfettamente adatta come centro per il merletto, essendoci un’alta
percentuale di popolazione femminile. Finora non si è stabilita nessun
altra industria femminile all’infuori del merletto. Le suore del
convento delle Carmelitane hanno assunto la supervisione del merletto ad ago
e dell’uncinetto fatto nel luogo: in entrambi le tecniche vengono
prodotti dei bellissimi esemplari. Copiando “Il punto Venezia” e
altri punti si produssero dei merletti eccellenti. Il
bordo della tovaglia appena descritto fatto nella piccola isola delle suore,
ha dato prova di una produzione di merletto bello ed artistico. Si spera che
le signore inglesi, vedendo questo esempio aiutino dando una mano alle povere
lavoranti irlandesi, che hanno avuto finora qualche cliente occasionale dal
Belgio o dalla Francia. Le statistiche dimostrano che oltre un milione di
merletti pregevoli fatti a mano provenienti dall’estero, sono importati
in Gran Bretagna. Metà
della somma spesa per questi merletti avrebbe potuto portare benessere alle
povere e abili lavoranti irlandesi.
Tutti i testi sono stati tradotti liberamente
dall’inglese, si è cercato comunque di mantenere
l’espressione linguistica e
la punteggiatura dell’autore. ° Irish lace- Clarke, Effie Bruce. Art Journal, Vol.
59 (1897) La foto del Titanic è accreditata al sito https://chiefwritingwolf.com ^https://archive.org/details/lesbroderiesetle02char/mode/2up Le informazioni sulla stiva del Titanic sono tratte
dal sito
http://www.titanicdiclaudiobossi.com/ Libri sul merletto irlandese “Irish lace”, Alan Summerly Cole, 1887 https://archive.org/details/IrishLace/page/n5/mode/2up “A renascence
of the Irish art of lace-making”
,Alan Summerly Cole,1888 https://archive.org/details/cu31924014557130/mode/2up “Designs
and instructions for
Irish crochet lace”, Buettner, T. & co., 1910 https://archive.org/details/designsinstructi00buet/mode/2up “The modern Irish lace industry”, 1902 https://www.biodiversitylibrary.org/item/62877#page/534/mode/1up Irish crochet lace, https://www2.cs.arizona.edu/patterns/weaving/periodicals/ndl_21.pdf Fine Irish crochet lace,
Cartier –Bresson, 1994 https://archive.org/details/fineirishcrochet0000unse/mode/1up https://archive.org/details/howtomakebabyiri00cart/page/59/mode/thumb?ref=ol La
traduzione è opera dell’autrice E’
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