“Le vele”,
merletto ad ago di Burano progetto ed esecuzione della Maestra di Mestiere e d’Arte Lucia Costantini
Ventaglio con stecche in madreperla, tecnica-merletto di Honiton
Collezione privata, Annamaria Manenti Calvi
Anna Ester Poretto
|
“ Gianfranca Tolloi – “Preziosa Fedeltà “, 2003
La
lavorazione è eseguita a pezzi riportati con vari punti: punto tela, mezzo
punto, punto stuoia, punto Gorizia, pesciolini, cinese, stellina e
catenella. Il fedele barboncino è realizzato in punto Fiandra a tre paia. I
filati sono principalmente di lino colorato di varie misure, anapé filata a
mano, lana bouclè e cotone. Con questo capolavoro, Gianfranca si è aggiudicata
“ Il fusello d’oro”, partecipando al 5° Concorso che si è svolto ad Offida.
Il tema era “Il ventaglio”.
|
“ Ventaglio”, Merletto ad ago di Burano,
opera di Rosamaria Penso, 2014
Riproduzione di un ventaglio dipinto da un
pittore cubano
|
Coppia di ventagli, merletto ad ago, Giuliana Sinigaglia,
insegnante di merletto
|
Ventaglio
di foggia moderna, merletto ad ago, realizzazione di Patrizia su disegno di
Cipriano Civran Bortolato. Il filo e i nodi hanno creato delle linee che a
loro volta si intrecciano le une con le altre.
|
Rosalba,
Castrignano dei Greci, maestra merlettaia
|
Concetta Tumminieri, Siracusa
|
Annamaria, Cava de’ Tirreni
|
Silvana
Era, Quartu S. Elena (CA)
|
Franca, Roma
|
Ventaglio,
Fabiola da Castignano
|
Ventaglio in merletto e
madreperla datato 1858, lascito di Mary Clark Thompson nel 1923 a ”The MET”di
New York
© Metropolitan Museum, New York
|
Pagina di ventaglio in merletto
a fuselli di Honiton, Devon Inghilterra datato 1877-1878, il disegno e
l’esecuzione vengono attribuiti a Radford Emma. Anche il Metropolitan Museum
of Art di New York possiede
un fazzoletto di questa artista.
Il
naturalismo nel design era una caratteristica peculiare del merletto a
fuselli inglese realizzato a Honiton nel Devon e nell'area circostante negli
anni '60 dell'Ottocento e negli anni successivi. Nel 1864 in occasione
dell’esposizione sull’Agricoltura dell’Ovest dell’Inghilterra si tenne un
concorso sul merletto avente come soggetti fiori, frutta, foglie o insetti,
rigorosamente fedele alla natura, vennero offerte 100 sterline all’opera
vincente.
Questo
ventaglio è formato da foglie, farfalle, more e fiori di vari tipi ed ha
partecipato ad un concorso bandito dalla “Fan Makers Company” nel 1878, per il
quale ha vinto il secondo premio. Fu acquistato nuovo dal Museo dopo la
competizione, per 10 ghinee (10,50 sterline).
©
Victoria and Albert Museum, Londra
Particolare del ventaglio
|
Pagina
di ventaglio in merletto a fuselli di Honiton, 1910- disegno di Harrison Charles
© Victoria and Albert Museum, Londra
|
Ventaglio in avorio, madreperla
e taffetà di seta con applicazioni di merletto, 1870 ca.-manifatture A.
Rodien. Il bordo è rifinito con fiorellini di merletto, al centro un bouquet
di fiori con tre frecce infilate, il tutto tenuto da una catenella. Ai lati
due piccolo farfalle e a seguire altre due farfalle eseguite magistralmente
come tutta la composizione. L’opera è stata donata da Ida Lincoln
Cooper al “The Met” nel 1943.
© Metropolitan Museum, New York
Particolari del ventaglio:
Fiorellini di contorno
Farfalla grande
Motivo centrale
|
Pagina di ventaglio realizzato
dalla scuola del merletto di Burano per la regina Elena in occasione del suo matrimonio
con Vittorio Emanuele III, nel 1896 (History of lace, Bury Palliser)
|
Pagine di ventagli realizzati da Aemilia
Ars
|
Pagina di ventaglio in merletto
ad ago eseguito da tre merlettaie di Ghent (Belgio) in sei settimane, disegno
di M.Knoff ( tratto da “Bobbins of Belgium”, Charlotte Kellog, 1920)
|
Pagina di
ventaglio realizzato in merletto ad ago per la principessa Maud del Galles in
occasione del suo matrimonio nel 1896. Al centro si può notare la corona e la
lettera “M”, iniziale della principessa tra fiori boccioli e foglie. (History
of hand- made lace” M.F. Jackson)
Ventaglio in merletto ad ago,
punto d’ Alençon, e stecche in madreperla appartenuto all’imperatrice
Eugenia moglie di Napoleone III, XIX secolo. ( History of hand- made lace”
M.F. Jackson)
Ventaglio donato da Lord Crewe alla duchessa di
York, per il suo matrimonio nel 1893°, realizzato ad ago con filati di lino
e cotone su supporto di garza di seta. La struttura è in tartaruga, sulla
prima stecca di chiusura ci sono le iniziali (Vittoria-Maria) in oro
sovrastate dalla corona. Ad impreziosire il tutto ci sono diamanti,
smeralti, perle e un rubino.
Questo ventaglio di pizzo irlandese era un regalo di nozze per la
futura regina Mary. Il donatore era Lord Houghton, viceré d'Irlanda dal
1892 al 1895, quando fu nominato conte (poi marchese) di Crewe. La foglia
di merletto è stata realizzata dalla Youghal Cooperative Lace Society
presso il Presentation Convent, nella contea di Cork, per l'Irish
Industries Association. La scatola del ventaglio è originale e ben
conservata, c’è una sigla che la attribuisce a Duvelleroy.
Dopo la carestia irlandese delle patate del 1846 in Irlanda furono
fondate numerose piccole industrie, quasi tutte da parte di mogli di
ecclesiastici protestanti o di comunità cattoliche romane, nel tentativo di
creare nuove fonti di reddito. La lavorazione dei merletti era considerata
una modalità adeguata per l'impiego della forza lavoro femminile. Una delle
prime fabbriche di merletti ad essere fondata fu quella presso il
Presentation Convent, Youghal, nella contea di Cork, dove nel 1846 Madre
Mary Ann Smith scuciva alcuni merletti italiani ad ago per apprendere la
tecnica. Cominciò ad insegnare il mestiere ai bambini del posto e nel 1852
il Convento istituì una scuola di merletto. All'inizio del 1880 ci fu la
necessità di migliorare gli standard, e fu in questo periodo che fu
sviluppato il caratteristico pizzo ad ago ora associato a Youghal. I
disegni lavorati a pizzo erano ideati dalle monache stesse, che avevano
ricevuto formazione dal Ministero dell'Istruzione; avevano anche stretti
legami con la Cork School of Art. Il Convento della Presentazione ha
realizzato un gran numero di foglie per ventaglio destinati ai reali, il
presente ventaglio è stato considerato " uno dei più riusciti in
termini di design e ricchezza di effetti ".
Toilette da
sposa della regina Mary d’Inghilterra, l’abito e il ventaglio fanno parte
della Royal Collection Trust, Inghilterra
Matrimonio di Vittoria Maria di Teck con il
principe Giorgio, futuro re Giorgio V
Ventaglio in merletto a
fuselli di Honiton, filato di lino e cotone color crema, supporto in garza
di seta, stecche e guardia di madreperla, intagliati e incise, anello e
perno in oro. Royal Collection Trust, Inghilterra
Questo ventaglio era un regalo di nozze per la futura regina Mary
"da
parte delle merlettaie e delle dame di Honiton e del vicinato". Essendo un ottimo esempio di pizzo
prodotto a Honiton (Devon), all'epoca il principale centro di produzione di
merletti nativi, era chiaramente un regalo molto appropriato.
Il pizzo è stato realizzato nella zona di Honiton sin dalla fine
del XVI secolo. Nel 1830 la regina Adelaide concesse un mandato reale per
la fornitura di merletti ad Amy Lathy, una merlettaia di Honiton. Il pizzo
di Honiton del diciannovesimo secolo ha molte somiglianze con il pizzo di
Bruxelles, sebbene a Honiton i singoli pezzi di pizzo a fuselli fossero
applicati su un fondo di rete fatto a macchina, piuttosto che su uno di
rete drochel. Il velo da sposa e la balza del vestito della regina Vittoria
furono realizzati a Honiton, così come quelli della futura regina
Alessandra. Tuttavia, i ventagli di pizzo non erano di moda né nel 1840 né
nel 1863. La regina Mary fu la prima sposa reale a ricevere un ventaglio di
pizzo Honiton durante il suo matrimonio.
La decorazione della foglia comprende al centro una M coronata e ai
lati una cornucopia contenente rami di maggio in fiore. La sposa, la
principessa Vittoria Maria di Teck, nata il 26 maggio 1867, nella sua
famiglia era conosciuta come May.
|
Collezione di ventagli al MAH,
Museo di arte e storia di Ginevra, Svizzera,
Particolare ingrandito
La pagina di questo ventaglio
datato 1890 circa è fatta interamente di merletto ad ago eseguito a “Point de
gaze”. Questa tecnica ebbe grande successo nella seconda metà del XIX secolo
grazie ai virtuosismi delle merlettaie belghe. I motivi del point de gaze
sono soprattutto floreali con bouquet e bordure di fiori diversi, quasi
coprono le foglie conservando comunque un aspetto arioso e leggero. I
ventaglisti, (artigiani che montavano i ventagli) spesso sceglievano le
montature in madreperla o tartaruga per rendere ulteriormente prezioso il
ventaglio con il merletto. La montatura è in madreperla rosa del Giappone
chiamata “goldfish”, rifinita con una manifattura molto sobria. Questo
ventaglio è stato donato al museo in una scatola portante la dicitura:
“Frisdrich Blos/Karlsruhe/Ball, Theater, gesellschaftes,ecc.” e un’iscrizione
manoscritta: “Ventaglio in point d’Angleterre appartenuto alla regina Olga
Nikolaevna di Württemberg (regalo di Lilli Grethe)”. La granduchessa Olga
nata nel 1822 e morta nel 1892 era la figlia dello zar Nicola I. Dono al
museo nel 1959 da parte di Nathalie Borel.
“Il tralcio di agrifoglio”,
collezione di ventagli al MAH, Museo di arte e storia di Ginevra, Svizzera
Dono al museo di Amelie Pelot
La pagina in merletto di seta
nera è del tipo Chantilly, eseguita nel 1860 circa. Probabilmente fatta in
Belgio, a Grammont. I motivi vegetali ombreggiati sono
messi in evidenza da un fondo molto leggero. La
madreperla scura della montatura è chiamata nero di Thaiti, ha inciso dei
raceme fioriti con volute e fiori e sono in armonia con il merletto.
Collezione di ventagli al MAH,
Museo di arte e storia di Ginevra, Svizzera
Ventaglio con montatura in avorio e pagina in
tulle meccanico con applicazioni di Bruxelles, realizzate a fuselli. Eredità
di Alphonse Gautier-Livingstone, 1938
Ventaglio in merletto di Teneriffe
Ventaglio in
merletto, Museo di Cluny
Ventaglio donato alla regina Alessandra dalla Worshipful Company of Fan Makers, per il giorno della
sua incoronazione come regina d’Inghilterra avvenuto nel 1902.
Disegno per ventaglio eseguito da Myra Naylor e
pubblicato nel 1902
Particolare del disegno
Un altro disegno sempre di Myra Naylor
Disegno per ventaglio da realizzare in merletto
di Alençon , Lidia C. Hammet pubblicato nel 1902
Disegno per ventaglio da realizzare in merletto
di Bruxelles, Lidia C. Hammet - pubblicato nel 1902
Ventagli
in merletto policromo disegnati da Felix Aubret, il primo ventaglio dal
titolo “roses” fu acquistato dall’imperatrice di Germania, Augusta Vittoria.
Aubert è stato un grande disegnatore francese, ha proposto nuove idee nel
campo del tessile, proponendo degli insiemi inediti. Le pagine dei ventagli
più prestigiose sono state eseguite ad ago a punto di Alençon, a fuselli di
Chantilly nero, oppure duchesse di Bruges o di Bruxelles.
Ventaglio presentato all’esposizione
universale di Parigi nel 1900, eseguito da M.me Hrdlicka e disegnato da M.
Hrdlicki
Ventaglio in
merletto a fuselli, Brussells, lino, stecche in madreperla, 1860, dono di Anne E. Wardwell, The Cleveland Museum of Art, Ohio, U.S.A
Ventaglio
con decoupage di fiori di pansè e inserto in merletto a fuselli , merletto di
Honiton.
|
Costume veneziano delle “Gentildonne a festa pubblica”, tratto da
“De gli habiti antichi et moderni di diversi parti del mondo”, 1590).
Nel XIII secolo apparve una nuova forma di ventaglio definito
ventarola a bandiera, in questo disegno di Cesare Vecellio possiamo vederne
un esemplare.
|
Il ventaglio veniva
allacciato alla vita dell’abito, attraverso un cordone.
|
Ventarola di pergamena intagliata, XVI secolo, collezione Alfred Lescure
|
Troviamo la stessa ventarola tra
la collezione di Albert Figor, in una pubblicazione del 1928. L’asta che la
sorregge è in rame.
|
Ventarola da passeggio
dell’isola di Pago, merletto ad ago, Collezione Johanna Fröhlich.
|
|
|
|
Elisabetta I con
ventaglio rigido o ventola
Particolare del ritratto di Agatha Bas, Rembrandt, 1641
Collezione Reale, Buckingham Palace, Londra
I giornali nella storia
Articolo tratto da “Il pirata giornale
artistico, letterario, teatrale” del 1844
Ventagli di merletto
Una novità, che dee destare un po' di rumore, è quella del
ventaglio di merletto. L'invenzione di un tal ventaglio non è cosa
leggiera, come potrebbe sembrare a prima vista. Il ventaglio di merletto
non sarà certo molto utile contro il caldo, nè molto atto ad agitar l’aria;
ma s’egli è manchevole in quanto al suo uffizio materiale, non lo è già per
ciò che riguarda il suo uffizio misterioso. Un tal ventaglio rappresenterà
la sua parte morale della commedia umana; darà contegno alle signore, sarà
un velo dietro al quale riparerà la modestia, sia per osservare, sia per
sottrarsi a qualche sguardo troppo indiscreto. Quei goffi ventagli di carta
erano anche in ciò troppo sinceri; nascondevano affatto il viso, e niuno
poteva riconoscere una donna così celata. Oggidì mercè la trasparenza d’un
leggiadro merletto, tutti vedranno e saran visti senza scrupolo e senza
vergogna, nei limiti di una perfetta convenienza. La civiltà fa le cose in
regola essa accorda tanta libertà che basti per toglierci alla soggezione,
e pigliar i nostri comodi senza mancare al decoro.
|
Articolo tratto dalla “Gazzetta Toscana”, 1767
L’articolo annuncia la morte della giovanissima Arciduchessa
d’Austria Maria Giuseppa (21 ottobre 1767), figlia dell’imperatrice Maria
Teresa D’Austria e promessa sposa al re delle due Sicilie. Viene data
descrizione su come la corte doveva abbigliarsi durante il periodo di lutto
che doveva durare 12 settimane: “Per le dame, nelle prime quattro settimane
in abito di seta nero, veli bianchi con orli alti, scuffia di velo nero
colla punta, orecchini e fibbie nere, e ventaglio nero: nelle
seconde in finimenti di piccole trine, orecchini di perle, e ventaglio
bianco e nero: nell’ultime finimenti di trine larghe, nastri e ventaglio
di colore e gioie di pietre fini. Sempre nello stesso anno morì
l’imperatrice Maria Giuseppa Antonia Walburga di Baviera sposa
dell’imperatore Giuseppe II. In seguito a questo evento la corte doveva
portare il lutto per sei mesi: “Le dame dovranno comparire per le prime sei
settimane in abito di buratto o scottino (tessuto di lana assai fine),
gioie nere e ventaglio, e punta sulla testa….Nelle seconde sei
settimane in abito di gros de tour (tessuto di seta o lino a coste
orizzontali) o taffettà nero, finimento di velo bianco gioie nere e ventaglio
simile. Nelle terze col finimento di piccolo trine, gioie buone e ventaglio bianco e nero:
nelle restanti con finimenti di trina, nastri e ventaglio di colore.
|
L'Esposizione universale illustrata del 1867,
“I ventagli” di Luigi Enault
Il ventaglio è antico al pari dell’uomo e più antico della donna.
Non è impossibile immaginare una donna senza ventaglio. Intanto che il
serpente ingegnavasi a sedurre la bionda Eva, la progenitrice del genere
umano doveva farsi vento con una foglia di fico. I ventagli della signora
Abele e delle signore Caino perirono nel diluvio: non fu possibile mettere
nell’arca ogni cosa, perché gli elefanti tenevano troppo posto. Ma il
bisogno aguzza l’ingegno: fu giuoco-forza trovare un rimedio ai torridi ardori
d’un sole ancora affatto giovane, e che non aveva avuto il tempo di
raffreddarsi. Si inventò di nuovo il ventaglio. Se ne attribuisce la gloria
alla figlia dai piccoli piedi d’un mandarino a bottoni di cristallo. I
primi ventagli delle primitive civettuole dovettero essere foglie d’albero
e piume di uccelli. Le dame greche usavano per ventaglio le penne occhiute
del pavone, il che dovette metterle in uggia a Giunone di cui il pavone,
siccome è noto, era l’ uccello favorito. In Francia il ventaglio fu messo
alla moda dai profumieri italiani, venuti al seguito di Caterina de’
Medici, È tanto leggiero, che non fece fatica a passare lo stretto. Le
Inglesi se ne servirono molto per persuadersi che nel loro paese faceva
caldo. Nella storia delle corti non si parla altro che del magnifico
ventaglio offerto alla grande Elisabetta, la Regina-Vestale, come la chiama
Shakspeare. Le belle dame della corte di Luigi XIV sentirono talmente il
bisogno di farsi vento, cosa naturalissma nell'immediata vicinanza al
Re-Sole , che questo grande mo-narca, il quale regolava tutto, provò il
bisogno di costituire in prepositura i mastri fabbricatori di ventagli
della sua buona città di Parigi. Il ventaglio era allora una parte
indispensabile ed integrante dell’abbigliamento d’una donna: si rideva, si
ciarlava sottovoce, si sbadigliava benanco dietro a quel fragile, ma
inviolabile baluardo, di cui soltanto le illustri donne galanti conobbero
le inesauribili risorse. Non si contavano meno di centotrè maniere di
servirsene, e dicesi che Racine avesse formato il progetto di comporre un
poema didattico destinato a trasmettere alla posterità tutte quelle maniere
coi suoi sublimi versi alessandrini. La morte spezzò la sua penna prima che
potesse compiere sì grande opera. Il ventaglio però non ristette dal
proseguire la carriera dei suoi successi. Questi in un dato momento furono
così grandi che gli uomini stessi nel 1828 non temettero di farne uso. Del
resto essi possono farsi forti d’un esempio sacrosanto: lo stesso nostro
santo padre il Papa si fa far vento durante certe cerimonie della liturgia
romana. Fra gli orientali il ventaglio perde della sua leggierezza e, cosa
strana, diventa immobile. È una specie di soffietto gigantesco, attaccato
alla soffitta, e che viene mosso a forza di braccia. Quanta differenza
corre da questa azione meccanica alla gentile manovra delle Spagnuole!
Queste armeggiano tanto bene col ventaglio che si dovette appositamente
creare un vocabolo per esprimere l’atto grazioso al quale d’ordinario
consacrano i tre quarti della loro vita. Si chiama abanicar il giuoco del
ventaglio, ed ojerar il giuoco degli occhi. I due fanno il pajo, e basta
d’uno solo di essi per perdere un uomo. La produzione di ventagli occupa un
posto importante nell’industria parigina. Un ventaglio non passa per meno
di quindici mani. Due fogli di carta o di stoffa appoggiati sopra una
dozzina di listarelle di legno, di madreperla o di avorio, esigono il
concorso di quindici operai diversi – bell’esempio della divisione del
lavoro! I fogli del ventaglio si preparano generalmente a Parigi: le
asticelle – legno, avorio, madreperla, tartaruga o corno – sono il
privilegio quasi esclusivo di certe comuni del dipartimento dell’Oisa, i
cui abitanti arrivano ad un’abilità veramente meravigliosa nella specialità
dell’incisione, del traforo e dell’intarsio. La decorazione artistica è
talvolta affidata a pittori di primo ordine. I Watteau, i Boucher, i Lebrun
arricchirono alcuni ventagli di squisiti lavori dei loro pennelli. I
signori Boulanger e Camill Roqueplan in un’epoca più recente si erano
incaricati di abbellire la graziosa collezione di ventagli che fu messa nel
corredo nuziale della duchessina d’Orléans.Talvolta il ventaglio è senza i
fogli di carta o di stoffa, e composto solamente dalle sue asticelle scolpite,
intarsiate e dipinte, riunite dal basso da una piccola madrevite, in alto
da un nastroIl ventaglio è per eccellenza ciò che si chiama un articolo di
Parigi. Niun paese sa darvi il suo inimitabile carattere d’eleganza, di
distinzione e di grazia francese. La sezione dell’Esposizione universale
consacrata ai ventagli è per certo una delle più curiose e delle più
gentili. Percorriamola rapidamente.
Padiglione riservato ai ventagli durante
l’Esposizione Universale di Parigi, 1867
|
The Fan International Circle
Il Fan International Circle
lavora per promuovere l'interesse, la ricerca e l'educazione nei confronti
del ventaglio, sia antico che moderno.
https://fancircleinternational.org/
|
|
Musei del ventaglio
Marche
Museo Malacologico Piceno Via Adriatica Nord 240, Cupra Marittima AP
Si possono vedere ventagli in
madreperla.
http://www.malacologia.org/index.htm
|
Liguria
Museo del Merletto, Villa
Tigullio, Rapallo
Nel 2000 il Museo ha creato
un’apposita saletta con la collezione di deliziosi ventagli.
|
Sicilia
Palazzo Mirto Via Merlo, 2
Palermo
Presso il palazzo vi sono parecchi esemplari uno tra i più preziosi
è un ventaglio appartenuto alla regina Margherita, in tartaruga bionda e
pagina in merletto.
http://www.regione.sicilia.it/beniculturali/palazzomirto/ventagli.html
|
Abruzzo
Museo Nazionale d’Abruzzo,
Villa Frigerj Via Guido
Costanzi Chieti
Il percorso espositivo accosta piccoli capolavori d'arte del secolo
XVIII, periodo di maggiore diffusione del ventaglio, a manufatti di estrema
singolarità, realizzati in pizzo ad ago, a fuselli e in ricamo, del XIX
secolo.
http://www.museonazionaleabruzzo.beniculturali.it/index.php?it/148/ventagli-artistici-antichi
|
Parigi 2, Boulevard de Strasbourg
75010
Museo del ventaglio-Atelier
Hoguet : il primo Museo francese interamente consacrato al ventaglio, la collezione
contempla più di 2.500 ventagli che vanno dal XVI al XX secolo.
http://www.annehoguet.fr/musee.htm
|
Londra
Museo del Ventaglio, 12 Crooms Hill, Greenwich
Il primo museo al mondo dedicato al ventaglio in cui si conservano
4.000 prestigiosissimi esemplari.
https://www.thefanmuseum.org.uk
|
Londra
Victoria & Albert Museum
Il museo possiede una vasta
collezione di ventagli
https://www.vam.ac.uk/
|
Londra
The Fan Museum, Greenwich,
https://www.thefanmuseum.org.uk/
La collezione è visitabile
anche in rete
|
Spagna
Museo del ventaglio, Calle de la Iglesia, 2 Aldaia, Valencia
Il Museo si trova in rete con 123 esemplari.
http://abanicosblayvilla.com/museo%20del%20abanico.html
|
Spagna
Il dipartimento tessile del
National Historical Museum ospita una preziosa collezione di ventagli che
vanno principalmente dal XIX e inizio del XX secolo, con un totale di 115
pezzi.
|
Stati Uniti, New York
The MET, Metropolitan Museum
of Art
Anche in questo museo possiamo
trovare ventagli provenienti da diverse parti del mondo e di varie epoche.
https://www.metmuseum.org/
|
Stati Uniti , Filadelfia
Philadelphia Museum of Art, 2600 Benjamin Franklin Pkwy
Il museo ha una vasta
collezione di ventagli in merletto, madreperla, avorio ecc.
https://www.philamuseum.org/
|
Stati Uniti, New York
Cooper Hewitt Smithsonian
Design Museum
Parte della collezione si
puo’ visionare nel sito del museo stesso e anche in questa pubblicazione
https://library.si.edu/digital-library/book/foldingfansincol00coop
|
Stati Uniti, California
The Hand Fan Museum
https://www.thehandfanmuseum.org/
|
Stati Uniti, Massachusetts
Boston
Museum of Fine Art
https://www.mfa.org/
|
Svizzera
Ginevra Mah, Museo d’arte e storia di Ginevra
https://archive.org/details/ventailscollecti0000mary/mode/1up?q=%C3%A9ventail+dentelle
|
Collezionisti
Aldo Dente
(grande esperto e collezionista) Stefania
Cesari, Anna
Checcoli (restauratrice
e collezionista), Gabriella,
Pierluigi Beggiato, Gabriele Arezzo di
Trifiletti, Luisa Moradei (studiosa e collezionista),
Chiara Pozzati, Guglielmo Coronini, Esther Oldham, DeWitt Clinton
Cohen, Sue Angell
|
Pubblicazioni in rete
“American fan, in memory of
President Abraham Lincoln (1867), offered to the Empress of France Eugenie”
Librairie Denis
https://archive.org/details/americanfaninmem00libr/mode/2up
“Svaghi artistici femminili”,
Alfredo Melani, 1892
https://archive.org/details/svaghiartisticif00mela/page/244/mode/2up
“A book about fans : the history of fans
and fan-painting”,M.A. Flory, Jones Mary Cadwalader, 1895
https://archive.org/details/FloryFans/mode/2up
“Emporium”, il ventaglio e la
sua storia, Istituto italiano d'arti grafiche (Bergamo), 1895
https://archive.org/details/emporium02isti/page/52/mode/2up
“Storia Del Ventaglio”,
Occoferri Gerolamo, 1907
https://archive.org/details/occoferri-storia-del-ventaglio/mode
History of the fan, Rhead, G.
Woolliscroft, 1910
https://archive.org/details/historyoffan00rhea
“The fan book”, Percival
MacIver, 1920
https://archive.org/details/thefanbook00percuoft/mode/2up
American fan, in memory of
President Abraham Lincoln, offered to the Empress of France Eugenie,
Librairie Denis, 1938
https://archive.org/details/americanfaninmem00libr/mode/2up
L'art du vent, Mesmer,
Philippe, 1972-
https://archive.org/details/lartduvent0000mesm/mode/1up?q=%C3%A9ventail+dentelle
“A collector's history of
fans”, Armstrong Nancy J, 1974
https://archive.org/details/collectorshistor0000arms/mode/2up
“A collector's guide to fans
over the ages”, Bertha De Vere
Green, 1975
https://archive.org/details/collectorsguidet0000deve/mode/2up
“The fan”, Gostelow Mary,
1976
https://archive.org/details/fan0000gost/mode/2up
“The book of fans”, Armstrong
Nancy, 1978
https://archive.org/details/bookoffans0000arms/mode/2up
“Collecting fans”, Mayor
Susan, 1980
https://archive.org/details/collectingfans00mayo/mode/2up
Folding fans in the
collection of the Cooper-Hewitt Museum, Cooper-Hewitt Museum; Commoner Lucy
A.
https://library.si.edu/digital-library/book/foldingfansincol00coop
“Fans”, Alexander Hélène, 1984
https://archive.org/details/fans0000unse/mode/2up
“L'Eventail, miroir de la
Belle Epoque” : 24 mai-27 octobre 1985, Palais Galliéra, Paris, 1985
https://archive.org/details/leventailmiroird0000unse/
Éventails: collection du
Musée d'art et d'histoire de Genève, Maryse Volet, 1987
https://archive.org/details/ventailscollecti0000mary/mode/2up?q=%C3%A9ventail+dentelle
“A Collector's guide to
fans”, Mayor Susan, 1990
https://archive.org/details/collectorsguidet0000mayo/mode/2up
Éventails
européens : de l'objet d'art au brevet d'invention : European fans :
from objet d'art to patented invention : exposition du Musée d'art et
d'histoire de Genève, 22 juin 1994-30 octobre 1994, Volet maryse
https://archive.org/details/eventailseuropee0000vole/mode/1up?q=+dentelle
Fans, Hart Avril, 1998
https://archive.org/details/fans0000hart/mode/1up
The Fan Museum, Alexander,
Hélène, 2001
https://archive.org/details/fanmuseum0000alex/mode/1up
“The fan” : fashion and
femininity unfolded Steele Valerie, 2002
https://archive.org/details/fanfashionfemini0000stee/mode/1up?q=les+modes+1901&view=theater
“Unfolding pictures: fans in
the Royal Collection” by Royal Collection (Great Britain), 2005
https://archive.org/details/unfoldingpicture0000roya/mode/2up?q=Empress+%22Augusta-Victoria%22+lace
“Nel
regno della moda: I ventagli”
https://archive.org/details/naturaedarterass1513unse/page/120/mode/1up?q=+pizzo+merletto
|
Bibliografia
° Effie
Bruce, Irish lace- Clarke,. Art Journal, Vol. 59 (1897)
|
|