Veste del papa

 

 

 

Como: via libera del ministero all’arte del merletto in carcere

 

La Provincia di Como, 19 maggio 2005

 

Il ministero della Giustizia ha detto sì. A seguito del pressante invito del sindaco Tiziana Sala, formulato attraverso una lettera datata 10 febbraio, è arrivato l’atteso nulla osta che permette la prosecuzione del progetto "L’arte del merletto". Si tratta di un’iniziativa messa in atto dall’Accademia dei merletti di Cantù a favore delle detenute del carcere comasco del Bassone. In questi giorni è pervenuta in Comune la positiva risposta del capo della segreteria del Ministro. Nella missiva viene sottolineato come "la Direzione generale del Ministero abbia deciso di favorire il proseguo dell’iniziativa anche nel periodo novembre 2005 - marzo 2006". Allegata alla lettera inviata al sindaco c’è anche una nota, vergata sempre dalla Direzione generale del Ministero dove si dice: "A parere di questo ufficio, l’iniziativa appare decisamente valida dal punto di vista trattamentale per le opportunità che offre alle detenute, sia nell’aiutarle ad estrinsecare le proprie capacità, sia per la possibilità di un futuro reinserimento nel mondo del lavoro". Tre volte alla settimana, due maestre dell’Accademia del merletto varcano i portoni del carcere per trasmettere alle detenute la loro abilità e la loro esperienza nell’arte del pizzo. Ad attenderle c’è una decina di allieve, tutte assai volenterose. Ogni lezione dura circa cinque ore: tra ossi, cartine, tomboli e spolette, vengono insegnati i rudimenti dei punti principali: dal "biseta" al "Punto Venezia". Le migliori "studentesse", a detta delle insegnanti, sono le donne che provengono dai paesi del terzo mondo: dimostrano una grande manualità e una grande voglia di imparare. Per molte di loro si tratta di un’occasione per rimanere attive anche nelle quattro mura di un carcere, e di acquisire conoscenze che potrebbero essere preziose soprattutto in seguito, quando avranno terminato di scontare la loro pena.(L’articolo è apparso sul sito www.ristretti.it )

 

 

 

 

 

Le detenute di Cantù per la veste del Papa

 

Allo splendido merletto che costituisce la veste che Papa Ratzinger indosserà per la Messa di Natale, hanno lavorato anche le mani di dieci detenute del carcere del Bassone che seguono il corso di merletto di Flavia Tagliabue, presidente dell’Accademia merletti di Cantù. Proprio le dieci detenute avevano espresso il desiderio di omaggiare il Pontefice con un fazzoletto realizzato appunto da loro. Grazie anche al tramite di suor Maria Letizia, il desiderio è diventato realtà, e il fazzoletto è diventato addirittura una veste. Un lavoro che ha visto impegnate giorno e notte le merlettaie dell’Accademia oltre alle dieci detenute. Una fatica però ricompensata dall’invito alla trasmissione di Rai Due “In famiglia” e soprattutto dall’udienza in Vaticano, durante la quale è stato consegnato il prezioso dono al Pontefice.(L’articolo è apparso sul sitowww.leduecitta.com)

 

 

 

 

 

 

Ministero della Giustizia

 

Roma, 19 dicembre 2005, Comunicato stampa

Castelli premia i merletti delle detenute

Oggi 19 dicembre, alle ore 17.30, presso il salone dei convegni del Comune di Cantù, il Ministro della Giustizia, Roberto Castelli, sarà presente alla premiazione per la realizzazione del progetto “L'arte del Merletto”. L'iniziativa ha coinvolto un gruppo di detenute della casa circondariale “Il Bassone” che, in collaborazione con l'Accademia del Merletto, hanno realizzato una veste per il Santo Padre, consegnata lo scorso 7 dicembre e che sarà indossata nella messa di Natale. Durante la cerimonia, alla presenza del sindaco Tiziana Sala, saranno consegnati alcuni riconoscimenti ai promotori del progetto. Tra i presenti alla manifestazione, Francesca Fabrizi, direttrice della casa circondariale del Bassone, Flavia Tagliabue, presidente associazione merlettaie italiane ed una delle detenute che ha partecipato al progetto.

 

 

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