LE ORIGINI DELLA SCUOLA
PROFESSIONALE FEMMINILE
- LA FONDATRICE ANNA MONTI -
Introduzione: la situazione dell'istruzione femminile a
Forlì
Alla
fine dell'Ottocento numerose famiglie forlivesi sentivano l'esigenza di una
scuola femminile laica che non fosse improntata ad un modello troppo teorico.
L'unica possibilità di istruzione femminile a livello superiore, offerta
dallo Stato, era la Scuola Normale per la formazione delle maestre
elementari, scuola che licenziava, però, un numero troppo elevato di maestre
rispetto ai posti di lavoro disponibili. Secondo la convinzione delle
famiglie numerose ragazze, uscite da questo tipo di scuola, diventavano delle
"spostate".
Inoltre, fra la scuola elementare, che terminava con la IVª classe, e la
scuola superiore, c'era un periodo di due o tre anni di vuoto, a volte
riempito dalle scuole religiose.
Molte famiglie consideravano le scuole religiose "non al passo coi
tempi" e soprattutto la piccola e media borghesia chiedeva per le
ragazze un'istruzione pratica e impartita secondo i metodi della moderna
pedagogia scientifica.
All'inizio del Novecento anche a Forlì alcune ragazze avevano cominciato a
frequentare le scuole tecniche e ginnasiali, ma quel tipo di studi e quegli
ambienti non erano considerati idonei all'educazione delle ragazze dei ceti
sociali medio - bassi.
Notizie su Anna Monti
Si
fece carico di queste esigenze un'insegnante, Anna Monti, dal 1886 direttrice
del Convitto Comunale annesso alla Scuola Normale. Stimata insegnante, prima
elementare e poi della Normale Superiore, era stata anche Direttrice
supplente delle scuole elementari.
Nel 1880 aveva partecipato, con altri privati, alla fondazione dell'Istituto
Femminile, prima scuola laica privata per maestre, annesso all'Asilo Froebeliano.
Nel 1886 l'Istituto era diventato governativo e ad esso il Municipio aveva
unito un Convitto; proprio le critiche mosse a questa scuola rafforzarono la
direttrice del Convitto nel suo proposito di istituire dei corsi
professionali a pagamento.
Nel 1900 si tenne, presso il Convitto, il primo corso a pagamento di
telegrafia; ad esso fecero seguito corsi, anche domenicali, di dattilografia,
lingua francese, lavori femminili, a pagamento e gratuiti.
Nascita della Scuola Professionale
femminile
Nel 1902
Anna Monti presentò alle autorità municipali il piano di una Scuola
Professionale, autonoma dalla Normale, sul modello di scuole già esistenti
nei paesi europei più progrediti e in alcune grandi città italiane.
Si può sostenere che in quell'anno sia nata a Forlì una vera Scuola
Professionale femminile.
Nel 1904 la scuola fu spostata nell'attuale Via Giorgina Saffi, nel palazzo
Merenda,affittato per £ 1.060.
Anna Monti continuò ad impegnarsi perché la scuola divenisse governativa e
nel 1906 la scuola fu posta alle dipendenze del Ministero dell'Agricoltura,
Industria e Commercio, col nome di "Regia scuola professionale femminile
di Forlì".
La scuola preparava dunque le ragazze a professioni nuove, proprie di un terziario
nascente anche a Forlì: le telegrafiste potevano impiegarsi come
supplenti negli Uffici telegrafici dei rispettivi Comuni; le dattilografe e
le diplomate della sezione commerciale potevano impiegarsi fuori casa o
essere di aiuto nell'azienda familiare; anche i "lavori femminili"
acquisivano dignità professionale e mettevano in grado le donne di svolgere
una professione, in caso di necessità.
Infatti nel 1906 la
scuola diretta da Angiolina Patrioti, presentava tre sezioni:
· un corso commerciale;
· una sezione di economia domestica;
· una sezione di arti e industrie femminili.
La cittadinanza fu
favorevolmente colpita dall'esposizione pubblica di lavori femminili nel
maggio 1908 e riconobbe pienamente l'utilità di quel modello di educazione scolastica.
Ringraziamenti
Ringrazio per la sua
cortesia il Signor Bruno Raineri di Forlì per aver concesso su questo sito,
la pubblicazione della pagina web:
http://www.brunoraineri.it/giorginasaffi/cartella/pag4.htm del sito
http://www.brunoraineri.it
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