Bonito
Giuseppe, nacque a Castellammare di Stabia il primo
novembre1707, da Anastasia Grosso e
Saverio Bonito. Pittore di stile Barocco, iniziò i suoi studi nel laboratorio
di Francesco Solimene
a Napoli ricercando nei suoi primi lavori l’effetto dei contrasti di luci. A 23
anni eseguì dei lavori per la chiesa di S. Maria Maggiore della Pietrasanta a
Napoli. Era un grande ritrattista e divenne pittore ufficiale alla Corte
Borbonica di Carlo III nel 1750, venne nominato direttore dell’Accademia del
Disegno a Napoli, nel 1753. Egli dipinse nel Monte di Pietà di Napoli, nella
reggia di Portici e in quella di Caserta. Qui in particolare lasciò nel teatro
lo sposalizio della Vergine e nella cappella, la pala dell'Immacolata
Concezione. Dipinse anche uno splendido quadro nell’ambasciata turca a Napoli.
Giuseppe morì il 19 maggio 1789 a Napoli.
Tra le sue
numerosissime tele di carattere popolaresco troviamo alcune scene che
rappresentano scuole di merletto e ricamo: giovani fanciulle che attorniano
l’insegnante con grazia, dedizione e armonia.
In
questa immagine la maestra che si trova al centro del quadro, appoggia il
braccio destro sopra il tombolo già preparato con il cartone del disegno,
pronto per l’esecuzione della sua allieva.
Qui vediamo la
maestra con il tombolo sulle ginocchia e un merletto in lavorazione, mentre dà
alcuni insegnamenti alla bambina che lavora ferri circolari, probabilmente sta
facendo un calzino. Di spalle un’altra bambina è china sul suo tombolo e sulle
spalle ha appoggiato un fazzoletto con bordo di merletto.
“Lezione
di cucito”, attribuito ad Antonio Amorosi, se
lo confrontiamo con il dipinto soprastante si puo’
dire che sono molto simili.
“La
Maestra di lavoro”, collezione Giardini, Napoli