Comiso
(Ragusa)
Marchio collettivo per la produzione dei ricami e
degli sfilati di Comiso. Il marchio contraddistingue la produzione comisana
di sfilati e ricami. Lo sfondo che rappresenta il mare e l’isola sono fatti di
merletto a filet. La cittadina barocca di Comiso
ha una tradizione in merito ai ricami ed agli sfilati, non indifferente
rispetto ad altre realtà. In una popolazione di quasi trentamila abitanti,
circa tremila sono le donne che sanno ricamare e circa mille quelle che
guadagnano qualcosa da questo lavoro fatto in casa. Una cosa è certa esse non
hanno mai imparato da manuali, da riviste o da libri, ma da nonne, mamme o
vicine di casa più anziane di loro. Ogni anno nel mese di maggio nelle
piazzette di Comiso, si rinnova l'appuntamento con "L'isola dei
mestieri", e qui possiamo incontrare le ricamatrici di filet. Comiso ha
emesso un suo marchio di tutela per contraddistinguere la provenienza dei
suoi ricami e sfilati. L’articolo due che disciplina tale marchio cita:
Un tempo c’era
anche un laboratorio dove si produceva del filet pregiato e Don Puglisi (nato
a Comiso) ce ne lascia una testimonianza scritta:
Il Comune di Comiso promuove con varie manifestazioni
l’artigianato locale. Annualmente si svolge in questo paese “L’isola dei
Mestieri”, che mette a confronto le varie realtà artigianali del luogo con il
resto dell’Italia, risaltando l’antica tradizione del filet e dello sfilato
siciliano. Durante una edizione di questa manifestazione è stato esposto il
più prezioso dei volumi sull’arte del ricamo proveniente dalla Biblioteca Casanetense di Roma. Nell’edizione del giugno 1997 si è
svolto il 2° convegno di studi su ricami, sfilati e filet dal titolo”
Contesto sociale e lavoro femminile”. Su questo evento Nunzio Lauretta
scrive:
Seguono 2
comunicati stampa del Comune di Comiso:
A
Chiaromonte Gulfi in una
viuzza, salendo oltre la piazza, vicino all’arco dell’Annunziata e alla
scalinata di San Giovanni, c’è il “ Museo del Ricamo e dello Sfilato
Siciliano”. Museo dello Sfilato
e del Ricamo Siciliano Via Blanca -
Chiaramonte Gulfi |
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Alcamo (Trapani) Nel
2003 si è svolta ad Alcamo presso l’Istituto Autonomo Comprensivo “ S. Bagolino”
la Mostra “ I Mestieri di un tempo”. Su questa mostra Antonio Fundarò scrisse: “Si è voluto, così, collegare,
attraverso una sorta di filo invisibile, le diverse generazioni, che si
susseguono nel nostro paese, nella convinzione che il proprio patrimonio di
Valori possa essere comunicato perché "nulla sia accaduto inutilmente o
dimenticato !" Tra intagliatori, doratori ebanisti e molti altri
artisti artigiani, in rappresentanza del tombolo, filet, chiacchierino,
telaio e uncinetto c’erano: Calvuso Sonia, Camarda Rosa, Ferrara Giovanna,
Rizzo Vita, Eterno Santina, Campione Rosalia. Nel
giugno del 2005, presso il Castello dei Conti di Modica, si è svolta la
mostra dell’artigianato “ Filet” a cura di Antonella Grillo. |
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Isnello ( Palermo) La preziosa
lavorazione del Filet, che nell’Isola ha lontane origini ed una forte
tradizione, trova oggi continuità nella Scuola d’arte, “Isnello
ricama”, le cui attività didattiche sono rivolte a valorizzare questa
importante produzione artistica e a dare continuità a un ricco patrimonio della
cultura locale. La Scuola è stata voluta dal Comune di Isnello
e dall’Ente Parco delle Madonie, affiancati, per la realizzazione dei corsi,
dalla collaborazione dell’associazione culturale ‘Ars Antiqua’,
specializzata nella realizzazione del ricamo, del filet e dello sfilato
siciliano. Gli astronauti Paolo Nespoli nel 2018 e Nicola
Parmitano nel 2022 hanno ricevuto il premio Gal Hassin Dal
2009, è stato istituito il premio GAL Hassin: una
targa premio, che viene assegnato ogni anno a persone di scienza che si sono
distinti nell’ambito della ricerca o della divulgazione delle scienze
astronomiche. È realizzata da un ricamo su rete di filo d’oro, di pregevole
fattura artistica, prodotto a Isnello da mani
esperte e il motivo decorativo rappresenta un girale, un vortice, una
galassia a spirale. Dal 2009, Isnello ospita un Museo denominato "Trame
di filo".Al suo interno, diviso in tre sezioni, il visitatore può
approfondire la storia del ricamo madonìta e i
legami fra quest'arte femminile ed i temi decorativi siciliani d'età araba e
normanna. |
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Palermo
Nel 1870 il Municipio di Palermo pubblicò una
monografia intitolata “Della istruzione popolare di Palermo dove si elenca la
situazione dell’epoca nell’ambito degli istituti preposti all’insegnamento.
Troviamo che nel Collegio di Maria di S. Gioacchino dal 1861 vennero inseritì nella scuola elementarei
nuovi programmi e “ fu portato un considerevole miglioramento nelle arti
donnesche, essendo stati aggiunti lo studio del filet, crochet e
tappezzerie”. In un altro collegio, S. Maria al Carmine o di Castiglia,
dal 1862 con l’insrimento di nuovi programmi le
fanciulle a seconda del grado delle scuole, venivano avviate all tecnica del filet e del ricamo. Da quel periodo in
poi centinaia di ragazze sono state istruite a questa tecnica di merletto e
dopo un secolo e mezzo ne troviamo ancora capaci di realizzare prestigiosi
manufatti. C’è da pensare che nel DNA delle siciliane si sia conservato un buon
apprendimento della tecnica. In un atto dotale, che si
trova presso l’Archivo Notarile Superiore di Palermo datato 20 giugno 1890,
si cita tra tutti i beni della sposa, Elisabetta Viola di Partinico: “Cinque coltri cioe: Una di pepis con frangia
a laccio una di rattino di cotone con frangia al filet e tre di Torino di
casa con frangia alla crouchet per lire
duecentocinquantatre.”# Nel 2003 presso una sala
dell’Assessorato alla Cooperazione del Comune di Palermo si è svolta una
Mostra: “Scrigno del filo. Arte tessile, ornati e legami”. Vinny Scorsone è autrice di questo articolo sulla mostra:
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§ http://comiso.altervista.org/cronologia.8.htm
https://www.touringclub.it/destinazione/localita/museo/211925/museo-trame-di-filo-isnello
http://www.comune.isnello.pa.it/isnello/zf/index.php/servizi-aggiuntivi/index/index/idtesto/20005
http://reportagesicilia.blogspot.com/2013/
http://www.museoscienzeplanetarie.eu/museo-scienze-planetarie/divulgazione/mostre-_41.aspx
http://www.sunuraghe.it/2013/su-nuraghe-ad-oropa-tramandare-tecniche-strumenti-antichi-saperi
http://galhassin.it/il-sogno-che-diventa-realta/