L’isola di Pellestrina

 

 

Come per le altre isole della laguna veneziana, così anche per questo litorale, il popolamento stabile si verificò al tempo delle invasioni barbariche. Nel tentativo, infatti, di sfuggire alle devastazioni e alle distruzioni degli invasori, le popolazioni della terraferma cercarono rifugio nelle isole della laguna veneta.  Molti furono i saccheggi ad opera dei barbari soprattutto degli Unni, condotti da Attila.

Con le invasioni barbariche le popolazioni che avevano lasciato le loro terre e che si erano rifugiate nella laguna, dovettero costruirsi in queste isole la loro nuova patria. Infatti i Longobardi, a differenza degli Unni, si stanziarono definitivamente nei territori che avevano occupato e lì vi rimasero per oltre due secoli (fino al 774), seguiti poi dai Franchi. Questo è dunque il momento in cui si verificò l'insediamento stabile della popolazione nelle isole.

 

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In questa isola si possono ancora vedere le merlettaie che lavorano con tombolo e fuselli ed è sempre un’attrazione anche per i turisti. La chiesa di Ognissanti conserva una ricca collezione di paramenti sacri impreziositi dal merletto a fuselli, dono delle merlettaie dell’isola. Anche l’altare della Madonna dell’Apparizione nell’omonima chiesa, è coperto da una bellissima tovaglia guarnita da un alto merletto di Pellestrina.

Da vedere ci sono anche i “Murazzi”, grandi pietre che proteggono l’isola dall’erosione del mare, questa immane opera iniziò nel 1744 e venne portata a termine in 40 anni.

 

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Le foto che compaiono in questa pagina sono di Marco Cavaliere

 

http://www.pellestrina.it/

 

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