Il manto di Ruggero II
Kunsthistorisches
Museum, Vienna
Questo
sontuoso mantello in sciamito di seta rosso, apparteneva a Ruggero II, re di
Sicilia.
Di
forma semicircolare, è ornato interamente da figure: al centro si trova
una sottile palma stilizzata e ai lati due
grossi e possenti leoni che sovrastano due cammelli. Le figure sono interamente
ricamate in oro a punto posato, il contorno è evidenziato da perle di fiume fissate in doppia
fila. Il fregio che contorna il bordo dritto del mantello è alto
ParticolarI
del manto
Fatta
una analisi del progetto e della sua esecuzione, il mantello puo’ essere
considerato opera di artisti siculo arabi. Durante i lavori di restauro nel
1980 le restauratrici tessili del museo viennese hanno trovato
all’interno del manto, una striscia di lino. In caratteri arabi si
leggono i nomi dei tre ricamatori arabi:Marzug, Alì e Mah che hanno
operato sotto la guida del “Damyan” e Tumas, forse il sarto, che ha
composto il manufatto.
La
stoffa del mantello, con i suoi quasi nove secoli, non è danneggiata e
il suo splendido rosso non è ottenuto con la porpora ma con un colorante
estratto dal Kerrmes, un piccolo verme che veniva raccolto sulle querce.
Piccolo verme, vermiculus, da qui il termine vermiglio. Stabilire la
provenienza del tessuto è difficile, all’epoca in Sicilia
c’era una forte produzione di questa tipologia di stoffe, nonostante
questo Ruggero fece portare nell’isola e nell’Italia meridionale
parecchi tessitori greci. L’interno del mantello è foderato con
sottile lino rosa e altre parti di tessuto di seta.
°traduzione di
Francesco Gabrieli
Le notizie sono state
estrappolate da “ I normanni popolo d’Europa 1030-
1994, Marsilio
editore