Traduzione
libera tratta da “ Magazine of Art”
(1883)
La storia della lavorazione del merletto in Irlanda, è la storia delle sofferenze irlandesi.
In Irlanda l’arte del ricamo non era una occupazione per ricchi o nobili come invece lo era in Italia e Spagna. La sua origine si deve alle iniziative benefiche che fecero pensare, ai tempi della carestia, come la lavorazione del merletto potesse essere un modo vincente per i contadini nel guadagnarsi il pane.
Mentre il lavoro scarseggiava, veniva compilato, dalla signorina Ben Lindsey e C. Harry Biddle un eccellente opuscolo che raccontava semplicemente come affrontare con nuove risorse nella campagna, i momenti difficili di raccolti o carestie.
Il merletto d’Irlanda non ha origine nel luogo e le sue molteplici varietà sono state copiate dai merletti stranieri e lo si vedrebbe nell’artistica originalità da parte delle merlettaie; lo si può notare piacevolmente nella Mainson House Exibition. Qui c’è il punto Rose, il punto di Venezia, Il punto Spagna, il guipure e il Bruxelles apliqué: fianco a fianco con i merletti irlandesi che hanno ottenuto un suo carattere locale come il: Limerick, Tambour, Run, punto d’Irlanda, merletto a crochet e quello che fu chiamato “Ardee chiacchierino”.
Questi 2 ultimi merletti devono la loro esistenza alla carestia del 1846-47, quando l’insufficienza nei raccolti di patate, provocò per fame la morte di 2.000.000 di persone. In seguito con le merlettaie rimaste in vita si aprirono nuovi centri nei dintorni delle campagne. Divenne così una industria di rilievo, sebbene fosse una attività vecchia di 100 anni.
Nel 1820, durante un altro periodo di cattivi raccolti, due signore chiamate Reid, di Ahans, vicino Carrickmacross, avevano sentito del successo che la loro cameriera aveva ottenuto nell’imparare la lavorazione dell’apliqué di Bruxelles, da una loro vicina. Allora decisero di imparare questa arte e di insegnarla alle giovani ragazze che abitavano nei dintorni. Di conseguenza fondarono senza grandi pretese la scuola- industria di Guipure e Apliquè di Carrickmacross. Nella “Mainson House” si possono vedere molti bei esemplari di merletti di questa scuola.
Pochi anni dopo Mr. Walcher di Oxford portò a Limerick 25 merlettaie inglesi e fondò una impresa commerciale istruendo anche le donne del luogo. Ragazze sveglie ed intelligenti si misero alla prova con velocità, appresero e realizzarono in grande quantità, molteplici tipi di merletto, fino al guipure e all’apliqué di Limerick, rivaleggiando con quello di Carrickmacross. Nei paraggi di questi due centri veniva fatto un merletto economico con due tipi di rete, comunemente chiamato “ Merletto di Limerick”. Il più comune di questi e il meno attraente era il “Tambour” : veniva eseguita una rete con l’uncinetto e l’ago da formare come una catena e poi con l’ago si ricamava attraverso le maglie.
Il “Run lace” è attualmente la principale manifattura della “ Declinante manifattura di Limerick”
E’ il più grazioso tra tutti i merletti economici realizzati con del bel filato, ed ha superato l’appliqué e il guipure.
La ritrosia delle giovani ragazze di città d’acquisire una noiosa e difficile arte come quella di fare del buon merletto, è stata tra le prime cause che hanno portato alla tentazione di produrre merletti economici con la speranza di coinvolgere un più largo mercato. C’è anche da aggiungere che la moda era stanca di merletti con reti trasparenti e proponeva merletti più ricchi ed elaborati. Quindi questa preferenza non sembra sorprendere quando noi vediamo del bellissimo punto nei merletti di Inishmacsaint( merletto ad ago) paragonato ai merletti italiani e spagnoli. Il punto veneziano, spagnolo e soprattutto il punto rosa sono così meravigliosamente imitati che è difficile pensare e capire che nessuno di questi raffinati merletti, macchiati nel tempo, prima di noi fossero fatti, prima della “ Grande Fame”. E che questi fastosi intrecci, come anche a Cappoquin in Waterford, sono produzioni di povera gente in tutto il mondo.
La carità che spinse la moglie del parroco e la sorella a Inishmacsaint, ispirò una suora dell’ordine della “Presentazione” a Youqhal a copiare un vecchio merletto. Era una donna dalle doti eccezionali, scelse con saggezza e discrezione le ragazze da istruire e scelse dei semplici disegni da realizzare. Ogni nuovo disegno creato suggeriva varie combinazioni di punti o disegni finché il merletto nella sua scuola crebbe con il nome di “ Punto d’Irlanda” e si assicurò un certo mercato finché venne prodotto. Questo fu di esempio per altri centri e oggi si fa del merletto “ d’Irlanda” a New Ross, Kenmare, Killarney, Clonakilty, Waterford e Kinsale, ma Youngal tuttora serba la palma dei più bei merletti.
Al tempo della famosa carestia il crochet era un merletto alla moda e tale lavorazione si iniziò quando le signore irlandesi, le più esperte, pensarono naturalmente anche alla sua protezione.
Il merletto comune ed economico non è tanto apprezzato e dovunque, come nel caso del chiacchierino in madreperla di Ardee, i contadini hanno ceduto alla tentazione di lavorare nell’industria, così è morto il mercato del merletto.
Ventaglio donato da Lord Crewe alla duchessa di York, per il suo matrimonio. Youghal°
Ma il mercato della città di Clones in Monaghan aveva nella signora Hand, moglie del parroco, una persona con uno spiccato senso per gli affari e sotto la sua direzione crebbe e fiorì. Venne imitato molto bene il merletto greco quello di Venezia e Spagna ed è molto difficile riconoscere le differenze dall’originale. Il merletto spagnolo e il merletto “ Jesuit” e tutti i tipi di guipure sono di una rara bellezza, essi sono splendidamente alla moda, sebbene molti intenditori li considerano inferiori agli originali punti di Inishmacsaint e Cappoquin.
La lavorazione del merletto in questi due centri è di una rara bellezza, però c’è un piccolo appunto da fare per chi spera di trovare un ritorno nella lavorazione del merletto in Irlanda. In tutte le città irlandesi solo una azienda, quella di “Forest and sons” di Dublino, ha avuto l’idea di esportare il merletto a Londra, presso la “ London Mainson House”. Nessun commerciante di Cork, Belstaf, Limerick, o waterford .si è dato da fare e cogliere la grande opportunità di far conoscere e apprezzare gli ottimi risultati della splendida Irlanda con le sue arti artigianali.
E’ ai collezionisti privati ed ai commercianti inglesi che noi siamo debitori, perché hanno saputo studiare la storia e le varietà del merletto d’Irlanda.
Merletti di Carrickmacross, “ Apliquè e Guipure”
Merletto d’Irlanda
Irish
Lace, Clarke, Effie Bruce. The Art Journal,
(1897)
L’industria del merletto in Irlanda è la conseguenza delle vecchie
scuole, nemmeno Erin può vantarsi dell’invenzione di alcuni suoi merletti.
Gli irlandesi, così produttivi nell’invenzioni delle arti decorative e
così abili con le loro dita, sembrano trascorrere molto tempo più di ogni altra
nazione europea, a ricamare dedicandosi all’arte dell’ago e del filo. L’amore
per i colori brillanti, il notevole buon gusto e straordinario lavoro manuale
che ispirò le produzioni degli orafi e illuminò i vecchi irlandesi, non sembra
essere stato esercitato sul lavoro dall’ago fino all’invasione Normanna.
La povertà e l’instabile condizione dell’Irlanda furono la causa che
fecero chiudere i mercati a tutte le cose costose e superflue come i ricami e i
merletti. Finora la povertà è la madre dell’industria irlandese del merletto, e
la sua storia è la storia della carestia irlandese. Per il merletto irlandese
non è esistito e non esiste l’incapacità di soddisfare il mercato, ma la
possibilità di mettere in condizione molte popolazioni povere di guadagnare un
pasto di porridge o di patate.
I primi accenni sul merletto si ebbero verso la metà del secolo scorso,
quando la (Dublin Society) procurò delle letture per l’istruzione delle
merlettaie e offrì un premio annuale di
In Irlanda non esistevano gli
acquirenti del bel merletto: come i
cortigiani in Francia, i mercanti dei principi delle Fiandre e di Venezia.
Appena nasceva un nuovo lavoro, in Irlanda, veniva represso dalla gelosa
Inghilterra e molte persone venivano discriminate per l’appartenenza della
religione: non potevano praticare nessuna professione o iscriversi a tale categoria, né potevano avere posizione
sociale. In queste condizione, la maggioranza delle persone poteva solo
mantenere la loro condizione in miseria e nessuno poteva acquistare merletti
costosi. L’industria del merletto fallì e per molto tempo non si è più sentito
parlare del merletto d’Irlanda.
La fine della seconda decade di questo secolo (1815) fu un periodo e
eccezionale di sofferenza e di dolore e di nuovo vediamo l’ingegno tra le donne
e il popolo irlandese. I coloni inglesi e irlandesi subirono dopo la pace del
1815 un ribasso dei prezzi e 4 anni dopo la carestia nei raccolti di patate
privò milioni di irlandesi del loro solo cibo. Non avevano denaro per
acquistare il grano che fu inviato in Inghilterra per pagare gli affitti dei
terreni. In tutta la campagna la benevolenza di alcune persone cercava di
aiutare questo malessere e ad Ahan, vicino Carrickmacross, due signore di nome
Reid avendo saputo che nelle vicinanze una signora sapeva lavorare con successo
l’Apliqué di Bruxelles, impararono l’arte per poi insegnarla nei sobborghi.
Modestamentee senza grandi pretese venne aperta la scuola merletti di
Carricmakross, la quale ha resistito ad ogni cambiamento di moda e tuttora, in
molti altri paesi ne seguono l’esempio.
Il successivo sforzo di formare
merlettaie in Irlanda fu una impresa commerciale, connessa con la storia di
questa industria. Un certo signor Walker di Oxford, forse ispirato dal successo
delle due signore di Carrickmacrosse che
producevano alla perfezione un elegante appliqué, oppure attirato dal basso
costo del lavoro in Irlanda, aprì una manifattura a Limerick. Per questo scopo
fece cambiare idea a 25 lavoranti inglesi di guipure e appliqué. In breve tempo
venne insegnato alle argute ragazze di Connaught la nuova arte e in breve tempo
l’appliquè di Limerick eccelse come quello di Carrickmacross e tutto il
merletto irlandese prese il nome da questa manifattura.
Questo merletto fatto a mano ovviamente era costoso e quando il
merletto meccanico si sviluppò, si poterono fare molte cose a minor prezzo ,
anche dei tendaggi. Il merletto meccanico divenne famoso con il nome di“ run”,
e “tambour” merletto di Limerick.
Lo sviluppo dei merletti meccanici mandò in rovina la lavorazione delle
reti classiche che erano più fragili e più costosi, invece il meccanico era
leggero trasparente e un po’ più resistente. Non era fatto però con dei gran
bei disegni e si sa che come per il merletto fatto a amano , il disegno che si
segue è molto importante. Gli sgraziati disegni e le imperfette esecuzioni
hanno provocato così la caduta del merletto in molti centri.
Povera Limerick stava a metà tra il vero merletto e l’imitazione e la
sua unicità del passato avrebbe potuto farlo risorgere e distribuire salari
meritati.
La maggioranza dei centri di merletti iniziò ad esistere durante la
carestia del 1846-47, era un brutto momento per le arti decorative. Alcune
abili signore adattarono dal libro di
Kells, i disegni persiani per ricami colorati in seta. Si dedicarono così alla
produzione e realizzazione di merletti a crochet e chiaccherino . Quella era la moda del momento
e non dobbiamo ricordare il merletto d’Irlanda come un brutto esemplare
realizzato nelle scuole, ma come un brillante esemplare dove ci possiamo anche
meravigliare e che potrebbe competere benissimo con i merletti fatti in Italia
e in Spagna.
Alcuni distretti del Nord e del
Sud hanno riprodotto fedelmente i raffinati ” punti antichi” ; prime di tutte
quelle al Nord, le scuole di Innischmacsaint nella contea di Fermanagh. In
questa desolata “ Isola dell’acetosella”, vengono riprodotti i merletti italiani e spagnoli e sono così ben
imitati che spesso vengono venduti come merletti antichi. Questo delicato
lavoro venne insegnato da amatori del merletto a contadine che magari non
avevano mai visto un merletto prima di imparare a copiarlo.
In questi distretti, la lavorazione del merletto non fu mai tentata
prima della grande carestia, fino a quando la moglie e la sorella del parroco anglicano,
iniziarono con una buona opportunità ad apprendere i segreti del merletto per
poi rivelarli alle loro concittadine affamate.
Il distretto di Clones a Monaghan fu un po’ meno fortunato, e sebbene
la moglie del parroco non conoscesse alcun punto di ricamo, lei istruì i suoi
parrocchiani alla lavorazione del merletto all’uncinetto similare al vecchio
merletto olandese che spesso veniva acquistato credendo fosse italiano. I
migliori merletti di Clones, sia copiati dall’uncinetto olandese o dal merletto
greco, sono di pari valore agli originali ed erano molto apprezzati dalle
signore americane alla moda, raggiungendo per i loro meriti, un buon successo
commerciale.
Ma la tentazione di lavorare a buon mercato produsse una valanga di
brutti merletti irlandesi che invase il mercato e rovinò il buon nome di questa
industria appena sbocciata. Nonostante si producesse sempre una piccola
quantità di bei merletti, questa andò in rovina per l’eccesso di un cattivo
mercato.
Ma la marea sta per cambiare e ora l’uncinetto ha delle brillanti
prospettive tra il merletto irlandese; la nuova seta per l’uncinetto scoperta
dalla signorina Hayward di Oxford Street, eseguita perfettamente su di un
ottimo disegno, scatenò una buona reazione in favore di questo modesto ma
stimato merletto.
Il miglior merletto ad ago comunque, supera sempre il miglior lavoro
all’uncinetto, che non si presta ad infinite e delicate gradazioni di colore,
punti, rilievi e tessitura che generano la maggior parte dei meravigliosi
merletti ad ago. Ma l’effetto del raffinato uncinetto è così similare al
merletto di secondo ordine e la sua differenza di prezzo porta la moda a suo
favore. Le scuole di merletto del Nord, dipendendo principalmente per la loro
organizzazione sull’abilità ed entusiasmo di una sola persona, sono destinate a
languire e a degenerare in momenti di difficoltà o di morte.
E’ probabile che per questa ragione, noi possiamo trovare un gran
numero di merlettaie nel Sud, dove le scuole erano tutte sotto la direzione dei
conventi.
Nel Sud come nel Nord la lavorazione del merletto si deve alla
filantropia ed è datata principalmente dall’anno della”grande fame”, la
fondatrice del merletto nel Sud è stata una religiosa del “ President Order” di
Yougal. Mentre la moglie del parroco di Fermanagh stava insegnando i vari punti
alle sue parrocchiane, una suora di
Munster, stava istruendo un gruppo di ragazze scelte e un gruppo di
suore, sul misterioso modo di fare il merletto. Lei aveva recentemente disfatto
un piccolo pezzo di merletto a Punto Venezia. Era una donna di rara
intelligenza, sceglieva le sue alunne intuendo istintivamente una loro
propensione, non solo nell’apprendere ma anche nell’insegnare. La religiosa
aveva anche una grande fantasia nel disegno, i punti e gli schemi suggeriti da
lei davano nuovi effetti o combinazioni, così che il lavoro della sua scuola
venne bollato per carattere ed originalità, assicurandosi mercato e guadagni,
con il titolo di “ Irish Point”. Il suo successo portò alla fondazione di molte
altre scuole di merletto e ora
l’insegnamento del merletto nei conventi è rafforzato in tutta Munster e la
manifattura abbraccia non solo il merletto irlandese, ma anche quello
veneziano, spagnolo,il punto rosa e altri tipi di merletto ad ago, l’appliqué
di Carrckmacross, la rete ricamata di Limerick e l’uncinetto, meglio conosciuto
come merletto d’Irlanda.
Il crochet è probabilmente il più diffuso tra queste varietà, molti
bambini iniziano ad apprenderlo da alunni nelle scuole statali; certo sono
lavori semplici, nel disegno ed esecuzione, da non considerarli merletti
artistici.
Fortunatamente, le persone che sono maggiormente interessate alla
prosperità della lavorazione del merletto, si sono date da fare prima che tale
lavorazione andasse in decadimento e poi in rovina.
Le suore, a Sud di Kensington
hanno accolto benevolmente gli aiuti dati dal Dipartimento delle Arti.
Così abbiamo iniziato, come d’abitudine, a cercare tutto il materiale
sul ricamo realizzato duramente con le mani inglesi, tra le difficoltà di
ottenere buoni disegni, i fili di seta e lana con colori sfumati e brillanti:
tutto questo prima che le autorità del Sud Kensington si prodigassero per la sua
salvaguardia.
Oggi possiamo fare un paragone tra la fantasia delle comuni donne
inglesi di un tempo e il grande miglioramento attuale, con i materiali di prima
qualità e come sia cambiata la cultura delle arti artigianali.
La lotta che il Sud Kensington ha fatto per il ricamo inglese, è la
stessa che oggi si combatte per il merletto irlandese attraverso: i disegni attraenti, i prezzi
vantaggiosi e attraverso lo stabilirsi
nelle scuole di una speciale istruzione per realizzare semplici merletti per
poi divenire dei disegnatori di merletto. Questo lavoro iniziò nel 1884, quando
Alan Cole visitò per la prima volta l’Irlanda
interessandosi alle merlettaie. Fino ad allora aveva fatto un tour nel Sud
visitando i conventi, tenendo conferenze e osservando il merletto e i disegni
che erano stati realizzati sotto la direzione delle scuole di Cork e Waterford.
Più tardi 10 conventi si sono messi in relazione con questi 2 centri,
ottenendo tutti i vantaggi dall’assegnazione di denaro da parte del governo e,
per esempio, molti campioni e fotografie del bello ed antico merletto, libri
d’arte, ecc.
Sebbene la maggioranza dei concorsi a premi è stata vinta da un
disegnatore professionista, Michael Hayes, è incoraggiante scoprire che un
certo numerosi giovani suore appartenenti a avarie comunità, sta lavorando
duramente per ottenere il diploma di “ Insegnante d’Arte”.
Il vecchi merletto irlandese può essere alla pari del Bruxelles o di
Burano, famosi entrambi per perfezione di disegno ed esecuzione, ma ora ha
fatto un passo avanti e ciò che più occorre è una abbondante ma raffinata
clientela.
La regina Vittoria, che l’anno scorso ordinò del merletto irlandese per
il valore di 45 sterline, ha ora commissionato nuovi merletti per 60 sterline,
nuovi nell’esecuzione e nel disegno.
Comunque, il successo della nuova seta della signorina Ayward parlerà
più di qualsiasi cifra donata da filantropici aiuti. Finora ci sono alcune
citazioni di fiorenti mestieri fondati puramente su scopi filantropici;
l’industria laniera di Donegal promossa dalla signorina Ernest Hard si annovera
tra queste e anche la lavorazione del merletto di Burano si basa su questo tipo
di protezione: la contessa Marcello fece
rivivere questa lavorazione, quando nell’isola di Burano, il merlettto era
andato in decadenza. All’epoca solo una donna conosceva l’arte del merletto, si
riuscì ad aprire una scuola ed ora non si produce solo l’antico merletto di
Burano, ma anche i migliori punti di Francia, Bruxelles e questi merletti nelle
loro migliori fogge, cercavano un mercato. L’offerta ha creato la domanda e più
di 300 donne in questa isola ora sono impiegate regolarmente nella scuola
merletti. La scuola, resistendo alla tentazione di offrire prodotti a basso
costo, ha sempre realizzato merletti di pregio e di alto livello. Oggi i
merletti più economici sono fatti a macchina.
Del comune merletto ad uncinetto, veniva fatto anche nel periodo “
Rococò”e si utilizzava negli abiti che si sarebbero lavati più spesso. I
migliori merletti, d’altra parte, sono stati il conseguente bisogno per le dame
di essere alla moda, ben vestite. Per questa ragione di ricerca del bello,
troviamo un continuo studio nei disegni per merletti, che si sono sviluppati
ricercandone la sontuosa perfezione del vecchio punto d’Italia.
Mabel F. Robinson
“Irish Papal Jubilee lace”
Mary Power Lalor. Magazine of Art, Vol. 11 (1888),
Lo scorso giugno il vescovo e l’arcivescovo irlandese della Chiesa
Cattolica romana decisero di offrire come loro dono al Papa Leone XIII, in
occasione del giubileo del 50° anno della sua ordinazione, un unico “ set” di
merletti irlandesi. Venne selezionato, per essere lavorato, un unico bordo: per
la tovaglia d’altare per la sua cappella privata e per un camice ( alba). Una lauta ricompensa venne offerta fra tutte
le ragazze delle scuole d’arte in Irlanda che potevano produrre dei disegni
originali adatti per l’occasione. Parteciparono al concorso 17 concorrenti, con
il risultato che le ragazze della succursale del convento delle Povere
Clarisse, a Kenmare; istruite dalla Signora Brenna, direttrice della Cork School
Art si assicurò il primo premio; Emily Barney, un allievo del Metropolitan
School Art prese il secondo e Emily Anderson, una ragazza dalla Cork School Art
il terzo.
Il disegno di Kenmare superò gli
altri per la complessità dei punti, la bellezza delle volute e delle grandi
varietà di foglie e fiori, suggerendo una straordinaria miriade di punti
richiedenti manualità e destrezza nell’esecuzione. Il disegno venne accolto dal
vescovo con grande entusiasmo e fu inviato al” Presentation Convent Youghal”, per
essere lavorato con la tecnica ad ago: le ragazze e donne della scuola
convento, erano famose per tale lavorazione. E’ un bel vedere andare attraverso
le proprietà di questo pittoresco convento ed entrare nella grande e
confortevole stanza da lavoro dove, attraverso le varie fasi loro finiscono il
loro lavoroa casa; le lavoranti fanno una visita inaspettata, prendono il loro
posto preferito e il loro merletto, dopo un gentile saluto alla Sorella che
guarda con grande interesse il loro ciclo produttivo fatto a casa. Io ho visto
3 generazioni lavorare in una di queste stanze da lavoro nei conventi, nonna
madre e figlia, ognuna facendo vedere all’altra il suo lavoro con orgoglio. Nel
merletto ad ago fatto qui non c’è rete né passamanerie. Ogni punto è fatto a
mano; il filo impiegato è uno tra i lini più raffinati. Il lavoro è
perfettamente pulito e viene coperto, a mano a mano che viene eseguito. Nella
bordura d’altare, i motivi e gli emblemi scelti sono quelli appropriati al
“Sacramento del Benedetto”( Blessed Sacrament). Si vedono il fiore della
passione e la vite; il trifoglio racchiude il sacro Monogramma”I.H.S.”(
iniziali di Gesù, nell’alfabeto greco), per il centro dell’altare. Su entrambi
i lati si vede il calice e più lontano l’emblema della Trinità, il famoso dogma
pensato da San Patrick e rappresentato dal Trifoglio. Le lavoranti ne hanno
ripreso il disegno con molto successo; e nel numero e rappresentazione delle
differenti trame le quali servono allo sfondo sopra il quale mostrare i vari
emblemi, hanno verificato la loro abilità per essere ritenute le migliori
lavoranti del merletto ad ago. L’esecuzione del disegno è tradizionale e questo
paramento sacro è inteso per l’attuale uso del Papa, i simboli papali occupano
il primo posto. Noi vi troviamo la tiara, le chiavi incrociate, il braciere, la
croce con la scritta “ I. H.S.”
La tessitura come una ragnatela,
in alcune parti del merletto, ha provocato l’ammirazione di alcuni dei nostri
più meticolosi conoscitori di merletti. La gerarchia cattolica irlandese può
essere orgogliosa del loro dono, sia per la bellezza dei disegni e le
rappresentazioni del merletto, anche perché il Vaticano lo possiederà tra tutti
i suoi tesori.
Dono della gerarchia cattolica irlandese al Papa, Leone
XIII
Il disegno del merletto è stato fatto da un membro delle
Povere Clarisse di Kenmare, Co. Karry
Il merletto in seguito è stato realizzato dalle merlettaie
di Youghal sotto la supervisione del convento della Presentazione di Youghal,
Co. Cork
I merletti ad ago sono fatti in
Irlanda anche nelle scuole di merletto dei conventi di Kenmare e New Ross. Il
convento di quest’ultima città è pittorescamente situato nelle zone selvagge di
Kerry, tra Killarney e Glengariff. L’industria è di gran beneficio per le povere
genti locali e molti arrivano lì da molto lontano per cercare un impiego. Nella
comunità c’è anche una gran quantità di artisti di talento e i loro buoni
disegni degni di ricompensa, sostengono e incoraggiano le lavoranti.
New Ross è una nuova città nella contea di Wexford ed ha molte
attrazioni turistiche. Tuttavia è una città perfettamente adatta come centro
per il merletto, essendoci un’alta percentuale di popolazione femminile. Finora
non si è stabilita nessun altra industria femminile all’infuori del merletto.
Le suore del convento delle Carmelitane hanno assunto la supervisione del
merletto ad ago e dell’uncinetto fatto nel luogo: in entrambi le tecniche
vengono prodotti dei bellissimi esemplari. Copiando “Il punto Venezia” e altri
punti si produssero dei merletti eccellenti.
Il bordo della tovaglia appena descritto fatto nella piccola isola
delle suore, ha dato prova di una produzione di merletto bello ed artistico. Si
spera che le signore inglesi, vedendo questo esempio aiutino dando una mano alle
povere lavoranti irlandesi, che hanno avuto finora qualche cliente occasionale
dal Belgio o dalla Francia. Le statistiche dimostrano che oltre un milione di
merletti pregevoli fatti a mano provenienti dall’estero, sono importati in Gran
Bretagna.
Metà della somma spesa per questi merletti avrebbe potuto portare
benessere alle povere e abili lavoranti irlandesi.
Tutti i testi sono stati tradotti liberamente dall’inglese, si è cercato
comunque di mantenere l’espressione linguistica
e la punteggiatura dell’autore.
° Irish lace- Clarke, Effie Bruce. Art Journal, Vol. 59
(1897)
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