Il
merletto in natura
Specie di fungo che vive
nel Borneo in Malesia
Pianta acquatica
”
Madagascar Lace” è una pianta acquatica originaria del Madagascar e si adatta bene
anche negli acquari. La merlettaia madre natura è talmente perfetta che ha
creato una delicata trina .
La corteccia di pizzo
L'albero dalla corteccia
di pizzo, “Lagetta Lintearia” o” Lagetta lagetto”, è una pianta simile
all’alloro che cresce in Giamaica, ha all’interno della sua corteccia delle
pagine di fibra intrecciata che sembra un merletto. E’ un merletto naturale,
una fibra morbida, duttile e robusta ed è stata utilizzata in Giamaica per
realizzare oggetti utili come fruste e cestini, oppure è stata usata come un
pizzo naturale da utilizzare in abiti e altri accessori. I Maroons, una
comunità afro-giamaicana che vive nel Cockpit Country, confezionavano abiti e
accessori con questa fibra, già dal XVII secolo. Verso l’ultimo quarto del 1800,
con l’avvento del turismo di massa, si sviluppò l’industria dei souvenirs, si
realizzavano ventagli e centrini e questo probabilmente ha creato una forte
diminuzione di questa pianta che cresceva floridamente in modo selvatico. Cento
anni dopo, cambiando gusti e difficoltà nell'ottenere e commercializzare la
“corteccia di pizzo”, si è arrivati alla fine del suo utilizzo in tutta
l'isola. Bury Palliser nel suo libro “ History of lace” (1865) ci racconta che
il governatore della Giamaica offrì a Carlo II d’Inghilterra una cravatta e dei
polsini di questo merletto e nell’esposizione Universale a Londra nel 1851,
alla regina Vittoria venne presentato un abito di “lagetta”.
Pennello realizzato con lagetta, collezione del Green Plant Herbarium, Ontario Museum di Toronto
|
Uno studio più approfondito su
questa pianta lo possiamo trovare in questa
ricerca di Emily Brennan, Lori-Ann
Harris and Mark Nesbit |
Campioni di Lagetta lintearia. Questi esemplari furono portati dall'isola della
Giamaica, nelle Indie occidentali, da Miss Edith Beach di West Hartford, nel
Connecticut. Proprietà di Miss Beach, 1924
Ali di libellula
Le ali di libellula sono
leggere trasparenti con delle fitte nervature
“Queen Anne’s lace”, il merletto della
regina Anna, riferendosi ad Anna Stuart regina d’Inghilterra e la bisnonna Anna
di Danimarca. Si pensa che il fiorellino rosso al centro rappresenti una goccia
di sangue quando la regina Anna si punse con l’ago mentre stava facendo il
merletto.
“Ramalina
menziesii”, il lichene di pizzo, originario del Nord
America
Lace
Bug (Kalama tricornis)
Il Penny Magazine nel 1832 riportò un
articolo “Sull’economia delle Macchine e manifatture” di Charles Babbage, 1832.
I bruchi fanno il merletto
Una tipo straordinario
di manifattura, non del tutto nuova e in parte copiata, è stata portata alla
luce da un ingegnere di Monaco. È una manifattura di merletti e veli
interamente eseguiti dai bruchi. Eccone
il processo: si fa una pasta con le foglie di cui i bruchi si nutrono e si stende con uno strato
sottilissimo sopra una pietra o qualunque altro supporto piatto; indi con un
pennellino di pelo di cammello intinto nell’olio d’ulivo, si disegnano le parti
che devono restare traforate. La pietra poi viene posta in una posizione inclinata
e vi si pone nella parte bassa un numero considerevole di bruchi scelti d'una
specie particolare che fornisce un filo fortissimo. Questi insetti cominciano a
mangiare la pasta sparsa sopra la pietra e mangiando e filando continuano a
salire verso l’alto, evitando accuratamente di toccare la pasta mista all’olio.
I bruchi filano incrociandosi e i loro fili ritorti formano un magnifico
merletto di leggerissimo tessuto e di meravigliosa fattura. Un velo fabbricato
da questi insetti che misura pollici 26,5x17 (cm, 67,31x43,18) pesa un grano e
mezzo (g.0,097). Una iarda quadrata (m. 0,9144 di lato) di questo velo pesa 4
grani (g.0,259) mentre la stessa misura di garza di seta pesa 137 grani
(g.35,50). La leggerezza di questi veli unita alla solidità ha un risultato
sorprendente.
Questo merletto veniva chimato caterpillar-lace veil. In Svizzera si tentò questa manifattura con l’aiuto
dei bruchi, ma ci si accorse ben presto che i bruchi si trasformavano
velocemente in farfalle! Le brave merlettaie prendevano il volo!