Polonia Merletti a fuselli Anche
la Polonia è un paese dove l’artigianato prolifera in tutte le sue forme. I
costumi tradizionali sono sempre stati arricchiti da ricami, merletti e passamanerie.
Anche questo paese non è rimasto immune dalla febbre del merletto a fuselli. Koronki Bobowska ( Merletto a
fuselli di Bobowa) Un maxi tombolo Bobowa è una città polacca, nella provincia di Malopolska, dove si pratica la lavorazione del merletto a
fuselli. Questa arte venne importata agli inizi del XVI secolo da Bona
Sforza, regina di Polonia e granduchessa di Lituania. Il merletto polacco assomiglia come foggia
a quello russo, si caratterizza dai motivi di fondo Il
merletto è stato ampiamente usato come
motivo altamente decorativo per paramenti e vesti dei ricchi nobili.
Per conservare le
tradizioni è nata nel 1899 una delle prime scuole statali di merletto. Gli
studenti che frequentano la scuola di Bobowa hanno
vinto premi a livello internazionale, partecipando a festival ed eventi vari. Il comune di Bobowa, è spesso definito come la capitale del merletto,
è uno dei pochi luoghi dove la tradizione del merletto a fuselli è mantenuto
in vita. Ogni anno ospita il, “Bobowa International Bobbin Lace Festival”. Merlettaie provenienti da molti
paesi europei: Belgio, Repubblica Ceca, Germania e Russia sono invitate a
prendere parte alla manifestazione. Il Festival dà l'opportunità di vedere in esposizione, ricche collezioni di pizzo, nonché la possibilità di vincere un premio-abbinato ad un concorso (Ogólnopolski Konkurs Koronek Klockowych). Una sfilata di moda ed un workshop fanno da contorno al Festival. Tutte
le modelle sfilano avvolte dai merletti. L’ultimo giorno del festival,
la piazza di Bobowa diventa un variopinto mercato
dove sono presenti tutte le forme di artigianato locale. Murales a Bobowa dedicato al
merletto realizzato dall’artista NeSpoon
Monumento
alla merlettaia, Bobowa Snutki lace Merletto realizzato da Pani Barbara, una vera artista
in questo ramo E’
una tecnica che si sviluppa su un tessuto. Si contornano a punto festone le
piccole zone richieste dal disegno, oppure si creano motivi riempiendo una
parte di tessuto, poi si unisce il tutto con punti lunghi a raggiera. Il
motivo ricorrente è il cerchietto con foro centrale. La
tecnica di questo merletto, si pensa si sia sviluppata verso il XVIII secolo
a Poznan, ad Ovest della Polonia. Questa forma di
ricamo a punto intaglio viene anche chiamata “Tela di ragno polacca”o “ricamo
ad occhiello”, il nostro punto festone. Tradizionalmente veniva realizzato su
tessuto bianco, con filo di cotone bianco, i disegni si ispiravano alla
natura. Il “ Snutki” ha bordato cuffie, collari,
polsini, federe, grembiuli, tovaglie per la casa e per gli altari delle
chiese. Le giovani del villaggio arrotondavano i loro guadagni ricevendo commissioni da parte di persone
benestanti che volevano abbellire le loro case. Molte donne hanno lavorato
per le chiese, con la speranza di avere in cambio delle benedizioni per i
loro cari. Nel corso degli anni questa lavorazione non ha subito radicali
cambiamenti, avendo la possibilità di usufruire di una vasta gamma di colori
nei tessuti e nei filati,oggi si cerca
di giocare anche con le tinte.(Peta McMillan).
Peta Mc Millan vive
in Nuova Zelanda ed insegna da diversi anni la tecnica di
questo ricamo, ha scritto anche due libri, spiegandone la tecnica e fornendo
dei disegni. Koniakow (uncinetto) Per due secoli, le donne
di questa piccola città degli altopiani della Slesia, hanno lavorato
all’uncinetto creando pizzi, tovaglie, arredi d’altare, desiderati dalle
corti di tutta l’Europa. E stata un’arte
tramandata da madre in figlia, che si riunivano quotidianamente dopo i lavori
nei campi, dando lustro ad un vecchio villaggio del Sud- Ovest della Polonia
attraversato ancora da carrette trainate da cavalli. Poi sono arrivati i perizoma. Completi
realizzati all’uncinetto da “Koni Art” L'autunno scorso, alcune
merlettaie hanno avuto un’ idea per trarre maggior vantaggi economici da
questa arte, pensando che la biancheria intima avrebbe avuto più successo
rispetto ai centrini. Teresa Stanko, il sindaco del vecchio villaggio ha detto che in
quella zona le donne hanno sempre lavorato all’uncinetto per guadagnare.
Essendo una zona della Polonia fortemente conservatrice e che ha dato i
natali a Papa Giovanni Paolo II, la
Comunità da quando è iniziata la lavorazione dei perizoma, si è divisa in due:
c’è chi pensa sia immorale e chi pensa sia giusto aver avuto una così geniale
idea. Alcune merlettaie
tradizionaliste accusano le innovatrici di avidità; Helena Kamieniarzdi 73 anni, presidente di una cooperativa
locale di merlettaie e che lavora da 60 anni dice:”Il nostro pizzo polacco ha
ornato altari, e il nostro ufficio di presidenza e quello del Santo Padre a
Roma; il nostro merletto è caduto così in basso, come è accaduto tutto
questo?" "I tempi sono
duri," ha detto Zuzanna Gwarek,
che gestisce una galleria del merletto sulla via principale della città.
Sotto un mucchio di tovaglie ha preso un perizoma bianco un po’ nascosto,
dicendo che centrini e tovaglie non si vendono bene. Il merletto
a Koniakow è iniziato nel XIX secolo, quando le
giovani donne hanno iniziato la creazione di cuffie di pizzo bianco da indossare dopo il
matrimonio. Poco dopo, le donne e la città hanno iniziato a tessere tovaglie,
ornamenti d’altare, vesti collari e altri ornamenti che adornano la famiglia
religiosa polacca, in certe occasioni. I pizzi gli uncinetti e i disegni
vengono tramandati nelle famiglie come cimeli. Durante il periodo
comunista, il commercio era fiorente. La Comunità veniva
sostenuta dallo Stato e venivano istituite ufficiali corporazioni artigiane, sovvenzionate
perchè riconosciute a livello nazionale come una
forma d’arte. Presso i negozi a gestione statale giungevano ordini di
funzionari di spicco, che desideravano presentare omaggi ufficiali al clero. Abiti
realizzati interamente all’uncinetto Le cose cambiarono quando il
comunismo è crollato alla fine del 1980..
Il governo ha interrotto le sovvenzioni statali e gli ordini . Con le
frontiere aperte entrarono prodotti da Occidente e molte persone persero il loro
posto di lavoro. Così l’anno scorso per scherzo,
alcune merlettaie hanno proposto di realizzare biancheria sexy, pensando che
avrebbero venduto di più. Una di queste è Malgorzata Stanaszek, 30, anni che sta facendo il merletto da quando
ne aveva 7. La proposta è arrivata perché già qualche merlettaia faceva per
sé questa biancheria, poi Sergiusz Kozubek, 26 anni, ha creato un sito Web, offrendo il
perizoma a 21 dollari, e gli affari stanno andando bene. (Da Jabeen Bhatti
IL GIORNALE del WALL STREET 4 giugno 2004 KONIAKOW, Polonia) – Tovaglia
con i classici grappoli d’uva La” Koni
Art” produce vari completi di biancheria intima, costumi da bagno, abiti,
scialli, tovaglie e piccoli angioletti natalizi. Tutto rigorosamente
all’uncinetto con motivi caratteristici del luogo che si richiamano alla
natura: dalle foglie, ai fiori, ai grappoli d’uva. Malgorzata
Stanaszek e la sorella Teresa Matuszny
sono le responsabili del controllo
qualità della lingerie proposta nel negozio. Costumi popolari I
costumi tradizionali si differenziano a seconda della regione di provenienza,
li accomuna comunque un vasto assortimento di colori ricami e trine. Nel
costume femminile il grembiule e la camicia erano arricchiti da merletti Campionari
di bordi che ornano i grembiuli dei costumi (Museo di Warmia e Mazury a
Olsztyn) I
testi e le foto sono dell’autrice E’
vietata qualsiasi forma di riproduzione, anche parziale, di questa e di tutte
le pagine del sito. Ringraziamenti Si
ringrazia Sergiusz Kozubek
della Koni Art, per averci fornito informazioni e
foto e i siti: www.ck.bobowa.pl/koronki/festiwal http://www.koronki.eu/galeria/index.php http://www.snutki-embroidery.gen.nz/ |