Portogallo
“Almofada”, tombolo portoghese bilros, fuselli In
Portogallo i tomboli si chiamano "almofadas", sono grandi e
voluminosi da poter sopportare il peso di molti fuselli, che si chiamano
bilros. I paesi dove la lavorazione del merleto a fuselli si è diffusa maggiormente
sono: Vila Do Conde, Peniche, Setubal, Viana do Castelo "Vila
Do Conde" In
questo paese di marinai e pescatori, il merletto a fuselli era già diffuso a
partire dal XVI secolo. Esistono documenti storici che attestano la presenza
della “Rendas de bilros” dal 1560 e nel 1616 era già una attività di
interesse economico. Nel 1700 divenne la prima attività più importante,
ma negli anni successivi, a causa di una legge che sfavoriva la lavorazione
del merletto a fusello, l'intera Vila Do Conde, cadde in rovina. Una fiera
merlettaia, Joana Maria de Jesus non si arrese e partì decisa alla volta
della reggia del re chiedendo e ottenendo la possibilità di praticare
liberamente la lavorazione del merletto. Nel 1919 il Ministero del
Commercio decretò ufficialmente l'apertura di una scuola, la prima grande
merlettaia che insegnò in questa scuola si chiamava D. Julieta Castro
Estrema. Tendina
realizzata nel 1933 con 1.000 fuselli da Albina Silva Monteiro, disegno Rui
Morais Vaz, lino nr. 200 Nel
1978 venne realizzata una mostra nazionale di artigianato e questo fu il
momento in cui il merletto di questo paese venne conosciuto da tutti, come
prodotto caratteristico di Vila Do Conde. Infatti questo merletto ha una
lavorazione molto raffinata e accurata con una ricercata fantasia di
motivi e di punti. Per conservare il patrimonio di tradizioni nel 1980
si formò una Associazione volta a preservare e divulgare l'artigianato
locale. Nel 1991 venne aperta ufficialmente una scuola
di merletto ed un museo di artigianato locale dove si può vedere una ricca
collezione di merletti. Ancora oggi per le vie del paese si possono
incontrare le merlettaie che lavorano sull'uscio della loro casa. Nel 1993 lo scultore Ilidio Fontes realizzò
una statua dedicata alle merlettaie. La statua rappresenta la merlettaia
intenta nel suo lavoro, rivolta verso il mare. All’interno del paese in una
piazza c’è un altro monumento dedicato alla merlettaia. Statua
in bronzo dedicata alle merlettaie Cesto
per il merletto a fuselli in miniatura, Associazione
" Rancho da Praça " Courtesy,
Aruivo Mário Soares, Fundação Mário Soares Due rendilheiras del Rancho da Praça Merlettaia"
(rendilheira) di Vila Do Conde nel costume tradizionale L'Associazione
"Rancho Da Praça ", nacque nel 1920 per opera del Dr. Josè Maria
Amdrade Ferreira, con l'intento di unire in un unico gruppo l'arte,
l'artigianato e il folclore portoghese e conservarlo nel tempo. Primo
gruppo dell’Associazione, 1920 Questo
gruppo è conosciuto in tutto il Portogallo per le sue dimostrazioni di danza,
canto e merletto. Vi fanno parte anche dei bambini, che rappresentano la
nuova generazione e anche loro imparano l'arte del merletto. Il
gruppo di bambini dell’associazione Un
illustre poeta, il Dr. Artur da Cunha Araújo, scrisse per il
"Rancho da Praça" un inno alla merlettaia, una canzone cantata e
conosciuta in tutto il mondo. "Scuola
merletto di Vila Do Conde" Nell'aprile
del 1919, tramite un decreto governativo, nasce ufficialmente la scuola
delle Arti. Questa istituzione è voluta per la divulgazione e lo sviluppo del
merletto a fuselli, con lo scopo di tramandare alle nuove generazioni,
un'arte acquisita da tanti secoli. Nel
1926 entra a far parte del direttivo, Rui Morais Vaz, che porterà il merletto
vilacondese ad una rinascita, recuperando i vecchi disegni e punti ed
elaborandoli con proposte nuove e moderne. Con regolarità vengono istituiti
corsi di apprendimento e perfezionamento, sia nella tecnica che nel disegno.
In questa scuola vengono chiamate anche insegnanti dal Belgio e dalla
Reppubblica Ceca. Le merlettaie vilacondesi colgono le varie opportunità di
mostre ed esposizioni per confrontarsi con le altre merlettaie europee e
organizzano conferenze e workshop sul prezioso merletto. La scuola si trova
in Rua 5 de Outubro. Museo Nel
1991, l'amministrazione locale di Vila Do Conde restaurò un palazzo che si
trova nel centro storico "Casa del Vignal" per adibirlo a "Museo
del merletto". Qui si trova una ricca esposizione dei raffinati
manufatti realizzati dalle artiste merlettaie di Vila Do Conde, di tomboli e
fuselli provenienti dal varie parti del mondo. Una
piccola rassegna dei merletti esposti al Museo: "Tovaglia
di fiori" misure 107x107 Tovaglia
realizzata in lino ecrù con 1.400 fuselli a Vila Do Conde nel 1932 Titolo
"Fiori di Liz" Centro
relizzato in lino con 342 fuselli a Vila do Conde nel 1932 Opera
realizzata in lino con 150 fuselli, nell'anno 1950 a Vila Do Conde Titolo"
Fiore da Pinha" Centro
realizzato in lino con 600 fuselli a Vila Do Conde nel 1940, misure 66x66 cm. Museo
de Vila do Conde : Rua
de S. Bento, 70 http://www.mrbvc.net Peniche Locandina di una mostra di Merletto (2004). L’imbarcazione
è realizzata in merletto, soggetto tipico delle merlettaie penichesi. Peniche è un paese che si affaccia sull'Oceano
Atlantico e qui il merletto a fuselli è comparso nel 1625, risale a quel
tempo il primo documento storico. Si pensa che possa essere stato importato
anche dal Brasile, visto che Peniche è posto di mare, l'interscambio con le
coste sudamericane potrebbe essere stato possibile. Sappiamo che il merletto
brasiliano si chiama "rendas da Praia", quindi c'è una similitudine.
Poi c'è un detto popolare che dice che i marinai di Peniche hanno seminato a
Vera Cruz, quindi potrebbero aver portato in Portogallo delle donne
brasiliane, che a sua volta hanno insegnato l'uso dei fuselli alle
portoghesi; oppure potrebbe essere accaduto il contrario. Comunque, nel XVII
secolo moltissime donne penichesi erano fornite del tombolo per la
lavorazione del merletto e nel XIX secolo, secondo Pedro Cervantes de
Carvalho Figueira (scrisse un libro nel 1882, sul merletto penichese),
esistevano più di mille merlettaie, che iniziavano a intrecciare i fuselli a
partire dall'età di quattro anni. Fu nel 1987 che comunque il merletto prese
padronanza a Peniche, venne fondata una scuola che si chiamò" Scuola
industriale del merletto", la quale seppe imporsi con un suo stile. La
caratteristica di questo merletto è la perfezione da ambo le parti. Più tardi con l'avvento del merletto
meccanico, il merletto fatto a mano ebbe una regressione e divenne una
attività secondaria. Attualmente, il merletto a fuselli è la forma
di artigianato che attrae moltissimi turisti e nel luogo è ritenuta
un'arte a tutti gli effetti. La
caratteristica immagine delle imbarcazioni come simbolo marinaro,
piace molto ai turisti. Ci sono 4 associazioni che sostengono e
diffondono la lavorazione del merletto a fuselli: la Scuola del merletto,
l'Associazione del merletto, l'Associazione dell'artigianato e l'Associazione
locale delle arti. Durante l'estate le merlettaie si esibiscono per la
felicità di moltissime persone. All’interno
del paese, in una piazza, c’è un monumento dedicato alla merlettaia. Museo A
Peniche c'è un museo del merletto: "Museo Municipale di Peniche",
Campo da Repùblica, Fortaleza de Peniche Sul
merletto di Peniche è stato scritto un libro: “ Rendas de bilros de Peniche”
di Janne L.G.Hill & Graça Maria Ramos. Setùbal Una
città affacciata sul mare che si è coltivata una sua disciplina nella
lavorazione del merletto, il quale è caratterizzato da un filo (perlè) più scuro
e più grosso dal resto della lavorazione, che segue il disegno creando un rilievo. Nel 1864
Setùbal esibì questa forma di artigianato artistico ad una Esposizione
Nazionale dell'industria e ricevette un premio di grande prestigio. Per la difesa
del patrimonio tradizionale, attualmente c'è una associazione socio-culturale
che si occupa di mantenere e tramandare la lavorazione. Merletto da
Guinness dei primati Dopo un anno intero di duro lavoro, le
merlettaie portoghesi "Le Rendilheiras" hanno recentemente
completato il più grande merletto a tombolo. Il merletto è stato presentato a
Vila do Conde in occasione della Giornata ufficiale della merlettaia, per
onorare la storica tradizione artigianale della città. Le abili signore che
hanno realizzato al tombolo 437 quadrati di 30 x 30 cm dal design unico, li
hanno messi insieme per creare un'opera visivamente spettacolare. Per
raggiungere il record, il merletto a tombolo doveva essere minimo di 50 metri
quadrati, ma il capolavoro di The Rendilheiras era incredibilmente di 53,262
m². Il giudice ufficiale del Guinness World Records, Fortuna Burke, ha
partecipato alla presentazione del pezzo finito e ha presentato ai suoi
creatori un certificato. L'opera
d'arte è stata quindi eretta tra gli alberi di una nave del XVI secolo
ancorata nel fiume Ave, mentre gli orgogliosi merlettai ammiravano lo
spettacolo. Viana Do Castelo Merletto di Viana do Castelo, collezione Il merletto a Viana do Castelo si diffuse in
un periodo molto lontano, e non è possibile stabilire con precisione la data
in cui iniziò la sua produzione. Si sa che Viana do Castelo era considerato
uno dei centri più importanti del Portogallo per la produzione del merletto,
non solo per i grandi profitti ma anche per la cospicua quantità di manufatti
prodotti insieme a tutte le zone del Nord del Portogallo come Vila do Conde,
Póvoa, Azurara, Caminha, Valença, ecc. La merlettaia lavorava nella sua casa
da sola. All'epoca in cui era molto in voga il merletto di Viana, erano
alcune migliaia le persone che si dedicavano a questa lavorazione e quando il
settore cominciò a declinare, le merlettaie nel 1867, non superavano le 400
unità. Purtroppo, l'industria redditizia di un tempo attualmente langue e tende a scomparire completamente,
rimangono poche appassionate che cercano di mantenere la sofferente
tradizione. Lagos Merletto di Lagos ripreso da un antico
disegno. Anche Lagos è stato un centro produttore di
merletti, poi all’inizio della decadenza Vitorino Damásio aprì una scuola industriale
che portò un influsso benefico ma non sufficiente per mantenere tale arte e
tradizione. L’antico pizzo Lagos, realizzato con bellissimi fili di lino,
scomparve e così anche i disegni caratteristici dei disegni popolari, che
vengono sostituiti da riviste di moda stranieri. Il cotone sostituì il lino
rendendo il merletto meno bello e prezioso. Il gusto dei clienti si incanalò
verso i merletti di Peniche e tutti seguirono questo filone perdendo la loro
unicità. Ringraziamenti Per la realizzazione di questa pagina,
ringrazio: Il Signor Rui Montero, per aver messo a
dispozione le sue fotografie, il Signor Carlos Barroso per la foto
dell’archivio di Mário Soares, l'Associazione "Rancho Da Praça"
nella persona del Signor Sidonio Cruz,
il Sig. Luís Costa Pires (Press Department of Câmara Municipal de
Peniche) e i siti: https://www.guinnessworldrecords.com/ www.fmsoares.pt http://www.rancho-da-praca.com/ http://www.cm-peniche.pt/Cultura/renda.htm Per approfondire le notizie sul merletto portoghese
indichiamo questi link http://rendasdebilros.com/documentos/cap1.pdf http://rendasdebilros.com/documentos/cap2.pdf http://rendasdebilros.com/documentos/cap3.pdf https://archive.org/details/bordados-e-rendas-de-portugal-1963/mode/ https://archive.org/details/manual-do-fabricante-de-tecidos/ |