“Rosamaria
Penso”
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“Gondola” Merletto ad ago di Burano disegno, progetto, realizzazione ad opera di Rosamaria
Penso L’opera è stata presentata nel 2008
in occasione della Xll Biennale Internazionale del
Merletto S. Sepolcro. La mostra era dedicata
ad Andrea di Pietro Della Gondola detto “Il Palladio”. Sullo sfondo si trova l’immagine
della Basilica di S. Giorgio Maggiore a Venezia, progettata dal Palladio. |
Merletto ad ago di Burano, 2008 Progetto e realizzazione ad opera di Rosamaria Penso Il progetto trae spunto dall’opera a fianco |
“Figura” Opera di Luciano Gaspari, 1948* |
“
Leon in moleca “, 1999 Merletto ad ago di Burano disegno, progetto, realizzazione ad opera di Rosamaria Penso |
“Catene bianche e
blu”
Merletto ad ago di
Burano, opera di Rosamaria Penso, 2006
Il
progetto in merletto trae spunto da una scultura in vetro
“
Ventaglio”
Merletto ad ago di
Burano, opera di Rosamaria Penso, 2014
Riproduzione di un ventaglio dipinto da un pittore cubano
“Maschera policroma” Merletto ad ago di
Burano, opera di Rosamaria
Penso, 2014 |
“Corallo” Merletto ad ago di
Burano, opera di Rosamaria
Penso, 2009 Il merletto è sostenuto da un ramo di
corallo (gorgonia) cubano |
Esposizione di
farfalle eseguite dalle allieve di Rosamaria Penso
“Gruppo “Le Formiche” durante la Mostra “Merlettando
con i colori” nell’aprile 2017
Il tema
delle farfalle è molto caro a Rosamaria tanto da eseguirne a merletto cinque
esemplari, il numero 5 non è un numero a caso ma sono gli eroi cubani
imprigionati nelle carceri statunitensi con l’accusa di spionaggio (nel 2014 erano tutti
uomini liberi).
Cinque
farfalle in merletto ad ago di Burano, donate alla madre di Antonio Guerrero Rodríguez, 2012 *
Su
questo avvenimento la professoressa cubana Acela Caner Roman ha scritto: Alcuni anni fa, dalla prigione
nordamericana di massima sicurezza di FCI Florence,
Antonio Guerrero Rodríguez, uno dei Cinque
antiterroristi cubani, scriveva a sua madre: “… non si vedono volare le
farfalle nel cortile della prigione dove io cammino tutti i pomeriggi. Ho
pensato a volte che è per il vento, ma nemmeno nei giorni di calma riesco a
localizzarle”.
Tony sognava le farfalle. E sua sorella Maruchy,
commossa, gli mandò 25 fotografie delle farfalle endemiche cubane, scattate per
lui dall’indimenticabile fotografo Liborio Nodal.
Non furono sufficienti le sbarre del carcere per impedire che dalla cella di
Tony uscissero volando, stavolta verso Cuba, le 25 farfalle cubane che presero
vita con gli acquarelli, dipinte dal poeta prigioniero.
Oggi nuovamente tornano da lui, da Tony, le sue farfalle e questa volta uscite
dalle mani di un’artista veneziana, Rosa Maria Penso che, ispirata dalla sua
opera e come espressione di solidarietà e d’appoggio alla lotta per la
liberazione dei Cinque, ha ricamato cinque farfalle, utilizzando l’antico
metodo del pizzo di Burano.
Nella sede dell’Istituto Cubano di Amicizia con i Popoli, nel pomeriggio del 20
marzo del 2013, Rosa María Penso accompagnata da
tutta la sua famiglia, ha offerto a Mirta Rodríguez,
la madre di Antonio Guerrero, un astuccio con cinque
farfalle cubane, una per ogni eroe prigioniero, che sorvolano la mappa di Cuba
elaborata in finissimo argento.
L’opera d’arte mostra la dedizione di questa artista che, punto a punto, ha
ricamato il suo amore per la libertà e per i Cinque in ognuna di queste
farfalle.
Così come hanno detto Roberto Rodríguez e Giustino Di Celmo,
è stato un pomeriggio carico di emozioni e di solidarietà, che ha unito sempre
più i popoli di Cuba e Italia.
Che queste farfalle portino, con il loro andare e venire, un messaggio che
stimoli le anime sensibili a sommarsi alla lotta per la liberazione dei nostri
Cinque fratelli prigionieri.
Consegna
ufficiale del ritratto di Juan Almeida
presso il Museo de la Marcha del Pueblo
(marzo
2014)^
Rosamaria Penso e
Aleida Guevara figlia del Che (5 gennaio 2009)*
L’opera
in merletto trae spunto dal monumento che si trova nella Piazza della
Rivoluzione a L’Avana |
Merletto
in lavorazione (foto
Giorgio Granzo) |
Donata
a Cuba l’immagine ricamata di Fabio di Celmo
di Luis Hernández Serrano (l’Avana 19 Gennaio
2010)
L’immagine di Fabio di Celmo, ricamata
dall’artista Rosa Penso con la tecnica veneziana del merletto di Burano, che si
esegue da cinque secoli e solo nell’isola di Burano, è stata donata, nel
pomeriggio di lunedì 18, alla Sala Fabio di Celmo, nel Museo della Marcia del
Popolo Combattente, che custodisce oggetti che appartengono al giovane
italiano assassinato da una bomba della CIA nell’Hotel Copacabana de L’Avana,
il 4 settembre del 1997. La ricamatrice, che all’inizio del
Contatti di Rosamaria Penso :
https://it-it.facebook.com/le.sacole.94
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http://www.juventudrebelde.cu/UserFiles/File/impreso/icontraportada-2008-12-12.pdf
*http://www.agoramagazine.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=8641:rosamaria-penso-e-il-gruppo-ants&Itemid=713
^
http://www.siporcuba.it/i5-MERLETTI%20ARTISTICI%20PER%20LA%20LIBERT%C3%80%20DEI%20CINQUE.htm
^http://www.artnet.com/artists/luciano-gaspari/figura-92P_3sL6wElWF5-ba5j-sg2
° www.archivocubano.org/gioia_libre_pdf/gennaio_2010.pdf