“Rosamaria Penso”

 

Rosamaria Penso è una veneziana autentica, si è sempre dedicata alle arti creative, tra cui il vetro, e la sua attuale grande passione è il merletto ad ago di Burano. Si è avvicinata a questa tecnica nel 1997 e poi è stata travolta dal modo di annodare dei semplici fili e farne delle opere d’arte. Da alcuni anni si dedica all’insegnamento conducendo a Mestre un corso di merletto con il gruppo “Le Sacole in collaborazione con l’Associazione Culturale “Rosso Veneziano”; recentemente anche a Campalto (VE) in seno al gruppo ANTS con il gruppo “Le Formiche” ha aggiunto un nuovo tassello alla divulgazione del suo sapere.

L'intento è stato quello di riunire persone appassionate del merletto ad ago di Burano con lo scopo di recuperare e diffondere quest'arte anche in terraferma.

Rosamaria coltiva anche un’altra passione, l’isola di Cuba con la sua storia e i suoi eroi e a loro ha dedicato cinque delle sue opere in merletto conservate attualmente nei musei cubani.

 

 

 

 

“Gondola”

 

Merletto ad ago di Burano

 disegno, progetto, realizzazione ad

opera di Rosamaria Penso

 

 

L’opera è stata presentata nel 2008 in occasione della Xll Biennale Internazionale del Merletto S. Sepolcro.

 

La mostra era dedicata ad Andrea di Pietro Della Gondola detto “Il Palladio”.

 

Sullo sfondo si trova l’immagine della Basilica di S. Giorgio Maggiore a Venezia, progettata dal Palladio.

 

 

 

 

 

 

 

Merletto ad ago di Burano, 2008

 

Progetto e realizzazione ad

opera di Rosamaria Penso

 

Il progetto trae spunto dall’opera a fianco

 

 

 

 

“Figura”

Opera di Luciano Gaspari, 1948*

                       

 

 

 

leon

 

“ Leon in moleca “, 1999

 

Merletto ad ago di Burano

 disegno, progetto, realizzazione ad

opera di Rosamaria Penso

 

 

 

 

 

 

“Catene bianche e blu”

Merletto ad ago di Burano, opera di Rosamaria Penso, 2006

Il progetto in merletto trae spunto da una scultura in vetro

 

 

 

“ Ventaglio”

Merletto ad ago di Burano, opera di Rosamaria Penso, 2014

Riproduzione di un ventaglio dipinto da un pittore cubano 

 

 

 

 

 

 

“Maschera policroma”

Merletto ad ago di Burano,

opera di Rosamaria Penso, 2014

 

 

 

 

“Corallo”

Merletto ad ago di Burano,

opera di Rosamaria Penso, 2009

Il merletto  è  sostenuto  da un ramo di corallo (gorgonia) cubano

 

 

                       

 

Esposizione di farfalle eseguite dalle allieve di Rosamaria Penso “Gruppo “Le Formiche” durante la Mostra “Merlettando con i colori” nell’aprile 2017

 

 

Il tema delle farfalle è molto caro a Rosamaria tanto da eseguirne a merletto cinque esemplari, il numero 5 non è un numero a caso ma sono gli eroi cubani imprigionati nelle carceri statunitensi con l’accusa di spionaggio (nel 2014 erano tutti uomini liberi).

 

 

Cinque farfalle in merletto ad ago di Burano, donate alla madre di Antonio Guerrero Rodríguez, 2012 *

 

Su questo avvenimento la professoressa cubana Acela Caner Roman ha scritto: Alcuni anni fa, dalla prigione nordamericana di massima sicurezza di FCI Florence, Antonio Guerrero Rodríguez, uno dei Cinque antiterroristi cubani, scriveva a sua madre: “… non si vedono volare le farfalle nel cortile della prigione dove io cammino tutti i pomeriggi. Ho pensato a volte che è per il vento, ma nemmeno nei giorni di calma riesco a localizzarle”.
Tony sognava le farfalle. E sua sorella Maruchy, commossa, gli mandò 25 fotografie delle farfalle endemiche cubane, scattate per lui dall’indimenticabile fotografo Liborio Nodal.
Non furono sufficienti le sbarre del carcere per impedire che dalla cella di Tony uscissero volando, stavolta verso Cuba, le 25 farfalle cubane che presero vita con gli acquarelli, dipinte dal poeta prigioniero.
Oggi nuovamente tornano da lui, da Tony, le sue farfalle e questa volta uscite dalle mani di un’artista veneziana, Rosa Maria Penso che, ispirata dalla sua opera e come espressione di solidarietà e d’appoggio alla lotta per la liberazione dei Cinque, ha ricamato cinque farfalle, utilizzando l’antico metodo del pizzo di Burano.
Nella sede dell’Istituto Cubano di Amicizia con i Popoli, nel pomeriggio del 20 marzo del 2013, Rosa María Penso accompagnata da tutta la sua famiglia, ha offerto a Mirta Rodríguez, la madre di Antonio Guerrero, un astuccio con cinque farfalle cubane, una per ogni eroe prigioniero, che sorvolano la mappa di Cuba elaborata in finissimo argento.
L’opera d’arte mostra la dedizione di questa artista che, punto a punto, ha ricamato il suo amore per la libertà e per i Cinque in ognuna di queste farfalle.
Così come hanno detto Roberto Rodríguez e Giustino Di Celmo, è stato un pomeriggio carico di emozioni e di solidarietà, che ha unito sempre più i popoli di Cuba e Italia.
Che queste farfalle portino, con il loro andare e venire, un messaggio che stimoli le anime sensibili a sommarsi alla lotta per la liberazione dei nostri Cinque fratelli prigionieri.

 

 

Consegna ufficiale del ritratto di Juan Almeida presso il Museo de la Marcha del Pueblo

(marzo 2014)^

 

 

rosa penso

Rosamaria Penso e Aleida Guevara figlia del Che (5 gennaio 2009)*

 

che guevara

L’opera in merletto trae spunto dal monumento che si trova nella Piazza della Rivoluzione a L’Avana

 

 

 

 

Merletto in lavorazione

(foto Giorgio Granzo)

 

                                 

Donata a Cuba l’immagine ricamata di Fabio di Celmo

di Luis Hernández Serrano (l’Avana 19 Gennaio 2010)

L’immagine di Fabio di Celmo, ricamata dall’artista Rosa Penso con la tecnica veneziana del merletto di Burano, che si esegue da cinque secoli e solo nell’isola di Burano, è stata donata, nel pomeriggio di lunedì 18, alla Sala Fabio di Celmo, nel Museo della Marcia del Popolo Combattente, che custodisce  oggetti che appartengono al giovane italiano assassinato da una bomba della CIA nell’Hotel Copacabana de L’Avana, il 4 settembre del 1997. La ricamatrice, che all’inizio del 2009 ha eseguito e donato personalmente nella sede principale  dell’ICAP, alla dottoressa Aleida Guevara March, figlia del Guerrigliero Eroico, un ricamo con il viso del Che, ha consegnato questa sua nuova opera a Giustino di Celmo, in una cerimonia effettuata in questo Museo, nel municipio di Playa. Acela Caner Román, autrice del libro El muchacho de Copacabana, pubblicato a L’Avana nel 2003, ha letto un messaggio inviato a Giustino e a Víctor Hugo Pares Lores, direttore del museo, di Giuliana Grando, segretaria del Circolo di Venezia Vittorio Tommasi, dell’Associazione Italia-Cuba.«Con il ritratto di Fabio, l’artista Rosa e suo marito Giorgio Granzo, ricordano il giovane italiano, simbolo della lotta contro il terrorismo, nel momento in cui Cuba è stata vilmente accusata di collaborare con questo flagello, provocando la nostra più forte indignazione”, si legge nel messaggio dall’Italia. (Traduzione Granma Int.).

Contatti di Rosamaria Penso :

mail    rosamariapenso@yahoo.it

https://it-it.facebook.com/le.sacole.94

 

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° http://www.juventudrebelde.cu/UserFiles/File/impreso/icontraportada-2008-12-12.pdf

 

*http://www.agoramagazine.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=8641:rosamaria-penso-e-il-gruppo-ants&Itemid=713

 

^ http://www.siporcuba.it/i5-MERLETTI%20ARTISTICI%20PER%20LA%20LIBERT%C3%80%20DEI%20CINQUE.htm

 

^http://www.artnet.com/artists/luciano-gaspari/figura-92P_3sL6wElWF5-ba5j-sg2

 

° www.archivocubano.org/gioia_libre_pdf/gennaio_2010.pdf