Rossano Duzioni
“Lo sguardo di Dio”, merletto ad ago di Burano, Premio Emma
Vidal Gennaio 2020, progetto e realizzazione di Rossano Duzioni
«Si tornino a proporre nelle scuole le lezioni
didattiche di abilità manuale. Solo così la tradizione del merletto potrà
rinascere». A dirlo è Rossano Duzioni, bergamasco,
originario di Canonica D’Adda in provincia di Bergamo. Duzioni
può considerarsi l’erede dell’arte di Emma Vidal: a
febbraio, nell’ambito del concorso “Un merletto per Venezia”, ha infatti
ottenuto il premio intitolato all’ultracentenaria merlettaia di Burano, scomparsa lo scorso anno. «La mia passione per ago
e filo – spiega Duzioni – è sbocciata in famiglia,
l’ho ricevuta da mia nonna che faceva la sarta in casa. Ci vuole dedizione,
passione e sacrificio, ma lavorare con ago e filo riporta la laboriosità
all’essenziale. Lo consiglierei davvero a tanti ragazzi che oggi sono catturati
dai videogiochi. Ogni tanto prendete in mano un pennello per dipingere, un
legno da lavorare, insomma qualcosa che faccia scoprire e valorizzare la vostra
manualità». Un consiglio che può essere utile anche in questo periodo di
forzata “quarantena”.
«Sì, io vivo proprio in provincia di Bergamo –
riprende – che può considerarsi l’epicentro di questo dramma. Per cui non ho
molto la testa sgombra dai pensieri. Cerco comunque di non fermarmi e sto
studiando nuove creazioni artistiche con il merletto. Non ho ancora deciso se
parteciperò al prossimo concorso, ma sicuramente proporrò qualcosa di nuovo.
Sono alla ricerca di ispirazione». Per l’edizione appena conclusa, aveva
presentato un’opera dal titolo “Lo sguardo di Dio”: «Da credente e praticante
ogni volta che alzo gli occhi al cielo cerco lo sguardo di Dio. Mi inorgoglisce
aver vinto un premio intitolato a Emma Vidal, anche
se la cosa più importante, al di là dei premi, è che questa arte così preziosa
e importante possa essere tramandata ai giovani». Per lui l’arte del merletto è
una passione, mentre di professione fa l’interior
designer. E proprio a Burano questa passione ha avuto
origine. «Entrai in un negozio qualche anno fa – ricorda – e le commesse
volevano vendermi un centrotavola che però non era fatto a mano. Io riconobbi
subito la differenza, perché appunto sono cresciuto con l’esempio di mia nonna
che faceva la sarta. Inizialmente le commesse furono un po’ contrariate dalla
mia obiezione, poi capirono che non era polemica e anziché il centrotavola mi
hanno venduto uno scatolone con ago e fili in quantità invitandomi a provare.
Così è iniziata la mia passione di merlettaio, al
maschile. Chi l’ha detto che è un mestiere solo da donne…».
L’ultima sua creazione ha avuto un lungo percorso di preparazione. «Circa tre
mesi, ma nei ritagli di tempo, lavorando un’ora, un’ora e mezza la sera».
L’esempio di Emma Vidal è oggi vivo più che mai: «Con
lei – termina Rossano Duzioni – ho avuto due incontri
splendidi. Il primo casuale passeggiando per Burano,
mentre nel secondo incontro mi ha colpito il fatto che lei ricordasse perfettamente
che ci eravamo visti pochi mesi prima. Era una grande donna attenta alle
piccole cose». Come il merletto, una grande arte fatta di tanti piccoli punti.
Lorenzo Mayer per “Gente Veneta”, 21
marzo 2020
“Nobildonna”
Progetto e realizzazione, Rossano Duzioni.
L’opera ha partecipato nel 2018 alla quinta edizione di “Un merletto per
Venezia” dal tema “Cocktail di arti”.
Approfondimenti in rete:
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https://www.youtube.com/watch?v=W5xzGWK86ZE
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