Grembiule, zinale, zinalino
“Rosette di punto fiammingo” disegnate da Cesare Vecellio alla fine del 1500
con questa descrizione; ”Queste bellissime
rosette usano ancora le gentildonne veneziane per fare i grembiuli” (traverse” in dialetto veneto).
Il grembiule veniva
indossato durante il XVII e il XVIII secolo anche dai bambini nobili, sia maschi che
femmine. I maschietti dovevano indossare le gonne fino a quando non riuscivano a tenersi completamente puliti, alcuni bambini continuavano a vestirsi così fino all’età
di 5-6 anni a seconda delle necessità. A quel tempo era considerata una moda, piuttosto che un’esigenza per preservare gli abiti dallo sporco.
Era un grembiulino importante,
sfarzoso e costoso, era interamente di merletto, a volte anche di tessuto bordato
di trine. Quando il tessuto si
macchiava troppo oppure si strappava,
il merletto veniva scucito e applicato nel grembiulino nuovo. Nel clero, durante
gli stessi secoli, lo zinale veniva usato dal Papa e dai prelati di rango
elevato durante alcune cerimonie ed era sempre impreziosito da merletti. Ancora oggi, il giovedì
santo durante il rito della
lavanda dei piedi, il Papa indossa un grembiule molto semplice privo di fronzoli. |
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Particolare
del grembiule Grembiule di lino con bordo
e balza in merletto ad ago, esecuzione italiana, Associazione Aemilia Ars
primi ‘900. Donato nel 1950 da Richard Greenleaf al Cooper Hewitt Smithsonian
Design Museum, in memoria di sua madre, Adeline
Emma Greenleaf§. Richard Greenleaf era un collezionista di
merletti e uno dei fondatori del Needle & Bobbin Club. Ha donato al museo
grandi quantità di pizzi di altissima qualità, insieme a ricami del XVII e
XVIII secolo, in particolare gilet
da uomo. Le donazioni, per un totale di oltre 900 pezzi, furono
oggetto di una mostra nel 1964, “The Greenleaf Collection: Textile Arts from
the 16th to early 19th Century”. |
“Donzelle contadine et
artigiane di Parma”, Cesare Vecellio Costumes
anciens et modernes - habiti antichi e moderni di tutto il mondo, 1598 |
“Zitelle contadine di Toscana”,
Cesare Vecellio Costumes anciens et modernes - habiti antichi e
moderni di tutto il mondo, 1598 |
“Habito di donna dell’isola d’Ischia”, Cesare Vecellio descrivendo l’abito :
“Portano alcune vesti di tela di lino sottile,
lunghe fino in terra, con maniche larghe assai, attorno alle
quali sono attaccati alcuni merletti lavorati di refe sottilissimo”. Costumes
anciens et modernes - habiti antichi e moderni di tutto il mondo, 1598 |
Grembiule ricamato a reticello
di provenienza italiana, XVII secolo © Metropolitan Museum, New York Grembiule ricamato a reticello
di provenienza italiana, XVI secolo © Metropolitan Museum, New York |
Grembiule
1580- 1600 manifattura italiana, ricamato a cordoncino su tessuto di lino
intagliato. Originariamente faceva parte di una collezione di proprietà della
defunta signora Augustus Edmonds. E’ stato donato al MET dal capitano A. M.
Hughes. |
I dipinti della fine del XVI e dell'inizio del
XVII secolo mostrano che i grembiuli di lino finemente lavorati erano
accessori comuni nell'abbigliamento informale delle donne aristocratiche e
negli abiti delle donne della classe media. Tuttavia, a causa dei loro
elaborati pizzi e ricami, questi grembiuli non sono mai stati intesi come
accessori protettivi, ma indossati come simbolo per una brava moglie. A causa
dei loro tessuti fragili e del potenziale di riciclaggio in indumenti o
accessori più piccoli, pochi grembiuli sono sopravvissuti nelle
collezioni dei musei. Questo grembiule
finemente lavorato a intaglio è probabilmente incompiuto perchè lateralmente si vedono le cimose del tessuto. Avrebbe
potuto essere rifinito con un bordo di pizzo ad ago o a tombolo, e potrebbero
essere stati previsti anche dei ricami in sete colorate. © Metropolitan Museum, New York |
Grembiule in tessuto di lino,
tardo XVI - primi XVII secolo, pubblicato su “Antique laces of American
collectors” nel 1920, proprietaria
Mrs. J. Pierpont Morgan, Jr. Attualmente il manufatto appartiene al Metropolitan Museum of Art, New York. |
Particolare
centrale del grembiule, tramezzo a motivo floreale realizzato ad ago
punto in aria. Bordo
esterno realizzato a reticello e merletto a fuselli |
Prezioso grembiule con intarsi
e bordo di merletto coordinato con i polsini, il bordo del cappuccio e la gorgiera, fine
1600. |
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Sara De Peyster all’età di due anni e mezzo, Jacques de Peyster, a diciasette mesi,
1631. Nel 1920 il ritratto di Sara apparteneva ai
collezionisti Anna Short e Livingston L. Short di New York e quello di Jaques a Frederick A. de Preyster
di New York. |
Particolare dell’angolo del
grembiule |
Grembiule
realizzato a Youghal, in Irlanda, su disegni
veneziani del XVII secolo,
merletto ad ago, Mrs. Morrison’s collection. |
Grembiule
ricamato a punto inglese, America 1860, donato
al Museo da Mrs. C. Morgan McIlhenney nel 1937. Met, New York |
Ritratto di bambina, primi
1600 |
Ritratto di un giovane bambino, collezione di Rafael Valls Gallery, |
Margarita Francisca, Santiago Morán
il vecchio, 1610 |
Maria di Modena, prima moglie di Giacomo II d’Inghilterra, con il figlio Giacomo III |
I cinque figli di Carlo I d’Inghilterra, da sinistra :
Maria e Giacomo con il grembiule, Carlo, Elizabeth, Anna, Antoon
Van Dyck, 1644 |
Carlo II, Maria e Giacomo II con glistessi abiti del
quadro precedente, figli di Carlo I,
Antoon Van Dyck, Royal Collection |
Ritratto di James Francis Edward Stuart all’età
di 4 anni, 1692, Nicolas de Largillière. |
Il davantino e i manichetti sono uguali al grembiulino |
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Catherine-Eléonore-Eugènie
de Béthisy, Simon Belle, 1715 |
Maria
Luisa di Francia, deceduta all’età di 5 anni |
Luisa
Elisabetta e la gemella Enrichetta Anna, 1735 circa. Queste
due principesse gemelle indossano grembiule, engagianti,
e cuffiette
in merletto di Argentan,
Castello di Versailles, Parigi |
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Bambina
di 4 anni con pesce e gatto, 1647, Jacob Gerritszoon
Cuyp, collezione privata. La cuffietta, i polsini, il
collo e il grembiule sono ornati da una leggera
puntina di merletto. |
Dipinto di scuola
olandese, raffigurante due bambine appartenenti alla nobiltà, Jacob
Gerritszoon Cuyp. L’opera apparteneva a Giorgio Alexander Drummond ed è stata
presentata all’asta del 26 giugno 1919 a Londra da Christie.° |
Bambina con pecora, attribuito a Jacob Gerritszoon Cuyp. Il
dipinto è stato venduto nel 2011 dagli eredi della famiglia che l’aveva acquistato
nei primi del ‘900. Anche in questo dipinto tutti I merletti
bianchi sono coordinati. La gonna di tessuto dorato ha sul fondo due
giri di merletto nero che si intona con la casacca grigio scuro o nero. |
Ritratto di Jacob (1627),
Elisabeth (1629-1678) e Cornelia Francken (1633), Jacob Gerritszoon
Cuyp, Dordrechts Museum. Cornelia indossa un grembiule
finemente lavorato, il merletto è tipicamente fiammingo e tutta la mise è raffinata ed elegante. La cuffietta rossa
è ornata da una puntina leggera. |
“I bambini Graham”, William Hogarth, 1742,
National Gallery, Londra. L'opera ritrae i quattro figli (da sinistra Thomas,
Henrietta, Hanna, Richard) del farmacista della Corte inglese Daniel Graham. Nel
ritratto un gatto spaventa un cardellino arrampicandosi minacciosamente con i
suoi artigli sullo schienale della sedia. Hogarth ha incluso il cardellino,
un simbolo di resurrezione, poiché Thomas, il bambino apparentemente vivace a
sinistra, è morto prima che Hogarth lavorasse al ritratto. |
Particolare ingrandito del
grembiule. Nel dipingere i grembiuli delle bambine, Hogarth utilizzò quelle linee
serpentinate che aveva teorizzato come particolarmente gradevoli all'occhio. |
Principessa Isabella di
Parma, 1749 |
Principessa Isabella di Parma con un grembiule
diverso dal precedente e un collarino
di merletto |
Anna Maria Luisa de Medici
bambina, Giusto Sutterman, 1670, galleria Uffizi Firenze |
Anna Maria Luisa de Medici
1691-1700 ca. Firenze Palazzo Pitti, Galleria Palatina,
Jan Frans Van Douven. Il
quadro, fu eseguito a Dusseldorf quando Anna Maria Luisa de' Medici era
moglie dell’elettore Palatino del Reno, del quale divenne vedova nel 1716. |
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Il dipinto ritrae due dei figli del duca Vittorio
Amedeo I di Savoia e di Cristina di Francia: Francesco Giacinto, nato nel
1632 e deceduto nel 1638 e il fratello minore Carlo Emanuele, nato nel 1634.
I due bambini posano accanto a un seggiolone rosso e mostrano i loro
passatempi preferiti: il più grande una pallina e racchetta da pallacorda,
che si può considerare l’antenata del tennis, e il più giovane un uccellino
legato con una cordicella. La racchetta cordata non è solo un giocattolo, ma
è uno strumento da impiegare per l’apprendimento di gesti che gioveranno al
coordinamento dei movimenti e alla destrezza del tiro. |
Madame de Beaujolais, Jean Marc Nattier, XVIII secolo |
Principessa di Francia, Pierre Mignard, Museo Niort, Francia |
“Anziana
che compra una spilla da un vendiocchiali ambulante”, fine XVII- inizi XVIII
secolo, Gallerie Medicee*, Firenze Il
grembiule è finemente ricamato e bordato da un merletto,
così come i polsini della camicia e la goletta (colletto). In testa indossa la
cresta di merletto con un grande fiocco. |
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Grembiule bretone (tavanchère) in seta con bordo
a fuselli in filato metallico, 1820. Questo grembiule faceva parte di un
abito da sposa indossato in occasione di un matrimonio nel distretto tra Quimperlé e Pont-Aven, Finistère. Victoria & Albert Museum, Londra |
Grembiule in cotone ricamato, proveniente dalla
Moravia 1900-1940. Sul fondo c’è una grande balza di merletto a fuselli.
Donato da Paui L. Capova. Victoria & Albert Museum, Londra |
Imagine tratta da “Petit
courrier des dames: modes de Paris”, 1837 |
Imagine tratta da “Petit
courrier des dames: modes de Paris”, 1837 |
Grembiule in seta nera con inserti di merletto
bianco e nella parte finale un alto bordo di merletto nero. Tratto da “Godey's Lady's Book” di marzo 1864 |
Abito corredato di grembiulino
proposto dalla rivista di moda” Godey's Lady's Book”, 1870 |
Abito da ballo e da sera, 1876, tratto da Harper's Bazar |
Abito in grosgrain con sopravveste in tulle color crema ricamato,
tratto da “Novità, il corriere delle dame”, 1876 |
Modelli di grembiule per cameriere
tratto da "La Mode Illustrée”, 1877 |
Immagine tratta da “El correo de la mode”, 1879 |
Costume alsaziano con due importanti inserti di merletto |
Grembiule del XIX secolo,
proveniente da Vologda, Russia |
Questo disegno ci mostra la visita all’acquario
durante Esposizione internazionale di Milano 1906. Tra i visitatori c’era una
coppia in costume tradizionale, la dama indossava un grembiule con intarsi traforati. |
Costume disegnato da Attilio
Comelli simile al costume tradizionale russo, per un componente del coro in
una rappresentazione teatrale nel 1921. |
Grembiule
facente parte del costume tradizionale finlandese della Karelia. |
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Grembiule di lino color avorio
lavorato a maglia con una varietà di punti traforati. In vita c'è una fascia
e ci sono due tasche, lavorate sempre a ferri. Inghilterra 1830-1869. Dono
di Mrs C. Whiting, Victoria & Albert Museum, Londra |
Particolare
ingrandito |
Costume tradizionale di
Horácký, Repubblica Ceca^ |
Particolare del grembiule
con ricami a punto inglese
e alto bordo di merletto a fuselli. |
Grembiule facente parte del costume tradizionale, Repubblica Ceca |
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Grembiule con inserti e bordo esterno eseguiti a fuselli, Austria o Dalmazia. Provenienza: acquistato in Austria
da Frau Kubasek
per Johnston; Margaret Taylor Johnstone nel 1906 l’ha venduto a MMA, New York |
Particolare della lavorazione, Metropolitan Museum of Art, New York |
Citazioni del zinale trovati su antichi testi
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Nel poema “Meo Patacca, overo Roma in feste ne i trionfi di
Vienna” del 1695 : “Lei puro ha iI sù zinale, ch'in effetto, tal non è; ma più
tosto un zinalino di Cambraia sottil; ma però stretto fatto all'uso moderno, e
galantino. Sotto, e da’ fianchi è cinto da un merletto alto quasi, ch'un
palmo e assai fino…”
·
Nel libro “ La storia dell’anno 1750” in occasione della chiusura della Porta Santa da parte del Papa Benedetto XIV: “Sopra
la medesima credenza eranvi il zinale di finissima tela con merletto e
il cazzuolo d'argento dorato, con iscrizione simile alla sopraddetta, che
dovevamo adoperarsi dal Pontefice nel porre la calce nel liminare della Porta
Santa.”
·
Nel libro “Diario di Roma” del 1759 viene descritto che
durante il rito della lavanda dei piedi celebrate dal Papa, erano presenti “gli
ordini dei preti, dei vescovi, dei diaconi, tutti con bianchi e nobili zinali
guarniti di merletto, come fu posto a Sua Santità il
zinale”.
·
In una poesia di Antonio Camilli: In d'una
cammeretta, su u lettino,
Dorme la pupa, un amoruccio santo
Mentre la madre che je sta lì accanto
Je cuce un ber merletto
ar zinalino.
Bibliografia
§ Lace in the collection of the
Cooper-Hewitt Museum, the Smithsonian Institution's National Museum of Design,
1982
* Capolavori
& restauri, 1986, Catalogo della mostra, Edizione Cantini
°The Drummod collection, 1919
https://archive.org/details/capolavorirestau0000unse/mode/1up
^ Horácký kroj, Vratislav Bělík, 1965
Sitografia
http://folkcostume.blogspot.com
https://it.wikipedia.org/wiki/Bambini_Graham
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