Pettorine,
bavari, stomacher Le pettorine
erano un accessorio fondamentale nel guardaroba femminile dal XVI fino al XVIII secolo, veniva indossato con dei busti aperti sul davanti e ampie gonne. La pettorina consisteva in un pannello di stoffa
rigida triangolare che copriva seno
e stomaco, era abbellita da ricami, merletti,
nastri, fiocchi, perle, e altri ornamenti, era staccabile per poterla lavare o sostituirla con altri abiti. Veniva indossata sulla parte frontale dell’abito che andava dall’inizio
della scollatura fino alla vita e alcune volte anche in po’ più in basso e fissato al busto tramite nastri, aghetti o spille. La pettorina poteva essere realizzate a forma di “V” o a forma di “U” e aveva diverse funzioni: copriva il busto
e la camicia sottostante,
dava sostegno e decorava l’abito. Ebbe grande successo
a partire dagli inizi del 1700 quando un’attrice, durante una rappresentazione in un teatro parigino, indossò un abito alla Andrienne.
Gli elementi che lo contraddistinguono sono il bustino
molto stretto in vita e scollato
sul seno, la gonna molto ampia aperta sul davanti
a scoprire il sottogonna ed il lungo strascico
sulla schiena raccolto in alto da pieghe a cannone. L’abito ebbe un tale successo da divenire
la veste più in uso in tutto il XVIII secolo, a partire dal regno
di Luigi XV. Dal 1770
circa, l’Andrienne, da
capo d’abbigliamento informale
entrò a far parte del cerimoniale
di corte, divenendo l’abito di gala preferito dall’aristocrazia. Ritratto di gentildonna, Paolo Veronese,
1560 - Galleria Nazionale d’Irlanda,
Dublino .La catena appoggiata
alla vita della dama serve per sostenere il ventaglio. Ritratto di donna, Francesco Montemezzano
allievo di Paolo Veronese Ritratto di donna, 1590, Francesco Montemezzano,
collezioni private
Madame de Paompadour, favorita di Luigi XV, abito Andrienne e pettorina con fiocchetti Ritratto di Maria Luisa di Borbone-Parma, Laurent Pécheux, XVIII secolo, Palazzo Pitti, Firenze. L’abito è realizzato con un tessuto sfarzoso a motive floreali, presumibilmente un broccato di seta, la pettorina ha elaborati decori in rilievo, la scollatura e le maniche sono impreziosite da rouche di merletto. Questi disegni per ricamare le pettorine presentano motivi floreali ricamati in alcune parti a fili contati. Provengono da un libro di
modelli per ricamo (circa
1725) di Margaretha Helm
(nata Mainberger nel 1659 a Deiningen, morta nel 1742 a Norimberga, Germania). Margaretha
ha lavorato a Norimberga
come ricamatrice, insegnante
di ricamo e incisore su rame,
ha fatto pubblicare i suoi disegni
da Johann Christoph Weigel. Il V&A Museum possiede
una serie di libri di
modelli per il ricamo in tre parti di Margaretha
Helm, questo volume è la prima parte. È intitolato “Kunst- und Fleiss-übende Nadel-Ergötzungen oder neuerfundenes Neh- und Stick-Buch”, “Le delizie dell'arte e dell'industria eseguite con l’ago ovvero il libro
di cucito e ricamo appena inventato”. Victoria & Albert Museum
Pettorina a punto
"Venezia tagliato a fogliame a grosso rilievo” XVII secolo Isabella Parasole e i suoi bavari Elisabetta Catanea Parasole nel 1620 ha creato un modellario tutto di bavari
(colli) dedicato ad ogni gentil matrona
e potrebbero essere stati usati anche
come modelli per pettorine.
Lo si puo’ visionare
alla pagina https://archive.org/details/parasole1620ornamentobnfbtv1b10526091w/page/n11/mode/2up “
Bavaro di punto d’aiere fatto in prospetiva alla Romana-Opera non ha degnada d’esser portata da ogni
Imperatrice” “Bavaro di punto in aire con diverse caccie per gran Signore & Principesse”
“Bavaro di aire
di bellissima vista per
le virtuose Donne Altra
sorte di Bavaro di aiere
facto affogliami di bella & vaga vista per imparare a farli dalle virtuose Donne.
Stomacher in satin di
seta con merletto e passamanerie
in filo dorato,
1700-1750, lascito di
Mrs. Alice F. Schott Los Angeles County Museum of Art LACMA's Modelli per pettorine da realizzare a reticello Pettorina nella moda attuale La grande
couturier Guo Pei, nella collezione primavera-estate del 2016, ha proposto un abito con pettorina ricca di ricami e punti
luce.
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