Cantù tra merlettaie ed ebanisti
Di Daniela Muti (articolo
apparso su un numero di Casaviva- 2003) I
segreti del tombolo non vanno perduti
La
produzione artigianale del merletto canturino, trova le sue origini nel 1600
quando l’ordine religioso delle Benedettine introdusse l’arte del pizzo a
tombolo e le monache lo insegnarono alle converse. Da allora, i leggeri,
delicati, costosissimi merletti in seta , lino o cotone, simbolo del lusso,
hanno ornato nei secoli l’abbigliamento femminile e maschile, e la biancheria
di casa. I colli e le maniche per abiti elegantissimi, i veli sontuosi, le
bordure per cuffie, scialli, colletti, ma anche raffinatissime tovaglie,
fazzoletti, lenzuola sono alcuni dei preziosi manufatti che hanno reso
celebre Cantù e le sue maestre merlettaie, capaci di creare con l’intreccio
di fili sottilissimi, delle impalpabili trasparenze, dei giochi floreali,
delle magiche perfette poesie. Il tombolo che appoggia su un cavalletto( poundin in dialetto) gli spilli, l’uncinetto, la
“cartina” che raffigura il disegno da eseguire, i fuselli (oss), sono tra i principali strumenti del
mestiere. Le merlettaie più abili, secondo uno splendido esercizio di
precisione e di pazienza, lavorano anche con più di 300 fuselli
contemporaneamente, e sono in grado di realizzare alla perfezione la maggior
parte dei tantissimi punti che definiscono il merletto, secondo le più
diverse tipologie. Come ad esempio il pizzo torchon,
denominazione che deriva dal fatto che viene eseguito senza l’aiuto
dell’uncinetto e le barrette sono un semplice paio ritorto che viene tolto e
poi riaggiunto a seconda della disposizione del
disegno di base ( nell’uso dialettale Fuietin,
Crespin, Bastunin) E
ancora, tra i più tipici canturini, il Punto Venezia, Milano, Fiandra,
Vergine vuota o piena, Margherita, Filet. A Cantù la maestra delle maestre di merletto è Ada Arnaboldi, che da anni insegna a corsi organizzati da
enti e associazioni. Rita Bargna,
invece, oltre ad essere esperta merlettaia, da 40 anni colleziona merletti
antichi. La sua splendida collezione comprende pezzi dal ‘600 fino ai nostri
giorni. E’ presidente dell’Associazione Merletti d’Arte che organizza corsi
di merletto. Flavia Tagliabue,
merlettaia e titolare dell’Accademia Merletti, con sede presso il collegio De
Amicis di Cantù, organizza a sua volta corsi
dedicati al merletto. Mariangela Montorfano, maestra
merlettaia diplomata presso l’Istituto Statale d’Arte, insegna l’arte del
merletto in istituti professionali, ma anche in due scuole elementari dove
tiene corsi extrascolastici di merletto, alle giovanissime allieve. Gli amanti del merletto non possono mancare una visita
alla Cooperativa Produzione Merletti che produce e vende merletti creati e
realizzati dalle socie, ma lavora anche su commissione e quando è possibile,
è in grado di intervenire con riparazioni. |