Il manto di Ruggero II
Kunsthistorisches
Museum, Vienna
Questo
sontuoso mantello in sciamito di seta rosso, apparteneva a Ruggero II, re di
Sicilia. Di forma semicircolare, è ornato interamente da figure: al
centro si trova una sottile palma stilizzata
e ai lati due grossi e possenti leoni che sovrastano due cammelli. Le figure
sono interamente ricamate in oro a punto posato, il contorno è
evidenziato da perle di fiume
fissate in doppia fila. Il fregio che contorna il bordo dritto del mantello
è alto otto centimetri, è ricamato in oro con una miriade di
perle e 31 piccole piastre di
smalto cloisonné (tecnica di smaltatura). Lungo il bordo curvilineo si
trova un’iscrizione cufica (scrittura araba) ricamata in oro, da destra a
sinistra si legge “Lavoro eseguito nella fiorente officina reale, con
felicità e onore, impegno e perfezione, possenza e efficienza,
gradimento e buona sorte, generosità e sublimità, gloria e
bellezza, compimento di desideri e speranze, giorni e notti propizie, senza
cessazione né rimozione, con onore e cura, vigilanza e difesa,
prosperità e integrità, trionfo e capacità, nella capitale
di Sicilia, l’anno 528 (corrispondente al 1133-1134)°.”
Particolari
del manto
Fatta
una analisi del progetto e della sua esecuzione, il mantello puo’ essere considerato
opera di artisti siculo arabi. Durante i lavori di restauro nel 1980 le
restauratrici tessili del museo viennese hanno trovato all’interno del
manto, una striscia di lino. In caratteri arabi si leggono i nomi dei tre
ricamatori arabi: Marzug, Alì e Mah che hanno operato sotto la guida del
“Damyan” e Tumas, forse il sarto, che ha composto il manufatto.
La
stoffa del mantello, con i suoi quasi nove secoli, non è danneggiata e
il suo splendido rosso non è ottenuto con la porpora ma con un colorante
estratto dal Kerrmes, un piccolo verme che veniva raccolto sulle querce.
Piccolo verme, vermiculus, da qui il termine vermiglio. Stabilire la
provenienza del tessuto è difficile, all’epoca in Sicilia
c’era una forte produzione di questa tipologia di stoffe, nonostante
questo Ruggero fece portare nell’isola e nell’Italia meridionale
parecchi tessitori greci. L’interno del mantello è foderato con
sottile lino rosa e altre parti di tessuto di seta.
°traduzione di
Francesco Gabrieli
Le notizie sono state
estrappolate da “ I normanni popolo d’Europa 1030-
1994, Marsilio
editore