Salvador Dalì

 

Salvador Dalì ha dedicato queste sue opere alla merlettaia

 

“La Puntaire”, Salvador Dalì, 1925, Galeria Manuel Barbiè, Barcelona

 

La donna che lavora al tombolo è Ana Maria, la sorella di Salvador. Ana è seduta ed è volta verso la città di Figueres, città natale di Dalì. I toni azzurri sullo sfondo contrastano con la luminosità degli edifici, lo stesso colore viene anche ripreso nel riflesso dei capelli neri.

Les nenes que fan puntes”, 1919

 

 

  

“Los primeros dias de la primavera”, 1922, acquarello su carta, al centro del dipinto e in basso ci sono due merlettaie assorte nel proprio lavoro.Teatro-Museo Dalì.

In quel periodo Dalì stava realizzando una serie di opere con scene di vita notturna madrilena. Questa opera è un'evocazione lirica di scene quotidiane di Figueres, la sua città natale, un viaggio attraverso i suoi ricordi immediati, ricchi di sentimenti e sensazioni. L'evocazione è localizzata nel personaggio al centro, in se stesso, e nelle diverse scene che lo circondano: gli innamorati sulla panchina pubblica, la donna che stende i panni, il canto del gallo, l'orologio che scandisce lo scorrere inesorabile del tempo, gli studenti, la donna che fa il merletto al tombolo, i bambini che giocano nel patio, oppure l'aereo, la luna e gli uccelli.

 

Quadro paranoico critico della merlettaia di Jean Vermeer, Salvador Dalì, 1955. Salomon R. Guggenheim Museum, New York

"La merlettaia" di Jan Vermeer , Museo del Louvre (Parigi), 1669-70

 

 

Dalì disse: «La prima volta che ho visto una foto della Merlettaia di Vermeer e un rinoceronte uno accanto all'altra, mi sono reso conto che in caso di battaglia, la Merlettaia avrebbe vinto, perché la Merlettaia è morfologicamente un corno di rinoceronte». Com'è noto, uno degli obiettivi programmatici di Dalí era il «salvataggio» della pittura moderna attraverso l'ossessiva esaltazione dei vecchi maestri. Dalí scoprì anche ciò che egli definiva «rinocerontizzazione latente» nelle opere dei grandi maestri, compresa la Merlettaia, di cui aveva conosciuto una copia appesa sulla parete dello studio del padre e che lo aveva ossessionato per un certo numero di anni.

Nel 1955 ebbe il permesso dal Museo del Louvre, dove si trova il quadro originale, di poterne dipingere una copia e nello stesso anno nel giardino zoologico di Vincennes, vicino Parigi, Dalì fece calare una riproduzione della Merlettaia di Vermeer nel recinto del rinoceronte. Ebbene l’animale si fermò ad ammirarla, esitando, sembrava quasi volesse andare alla carica, invece si girò e lasciò l’immagine perfetta. In seguito, nello stesso luogo, Dalì con una lancia in mano caricò l’immagine, perforandola e distruggendola, l’artista più forte del rinoceronte e meno forte della merlettaia.

Su youtube possiamo vedere la ripresa che  documenta tale impresa. Il video si intitola” La prodigiosa storia della merlettaia e il rinoceronte.”

 

Salvador Dalì nel recinto dei rinoceronti nello zoo di Vicennes mentre dipinge la sua merlettaia ispirandosi al quadro di Vermeer che vediamo sullo sfondo.

http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=WbhzowNipuk

 

 

“La merlettaia battezzata da Dalì e Gala (sua moglie) a Cape Creus

 

Secondo il pensiero di Dalì la merlettaia è la sensibile geometria delle pietre trovate sui fondali di Playa Confitera in Spagna.

 

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