Il copriletto

 

Presso il Museo del Cinquantenario di Bruxelles, venne presentato un pregevole merletto appartenuto alla filantropa Hortense Montifiore, esposto pochi giorni dopo la sua morte che avvenne nel 1901. Probabilmente era stata fatto come copriletto per uno statista o come velo per il matrimonio tra Alberto arciduca d’Austria e l’infanta Isabella di Spagna. Il loro rango e le loro iniziali appaiono nel disegno, questi si vedono frequentemente nei merletti e ricami specialmente quelli fatti in dono agli sposi. L’arciduca governò l’Olanda tra il 1598 e il 1621, quindi possiamo dire che questo merletto è uno tra i più antichi e notevoli merletti a fuselli, dal disegno molto elaborato. Ci sono 120 quadrati che raccontano storie del nuovo entralt e di santi, vecchie leggende sulla storia olandese, scene di Adamo ed Eva e il frutto proibito. Si possono vedere anche elefanti, pellicani, scimmie, leoni, entral, uccelli e altri animali che rappresentano simboli araldici. Il bordo è di una straordinaria bellezza e non è meno elaborato. E’ similare al caratteristico bordo Van Dyck, di moda all’epoca, ma molto elaborato, è entra da figure umane dritte in piedi da formare delle punte. Le teste coronate con scettro e abiti regali stanno nei 4 angoli e altre figure superbamente vestite si alternano a cupidi o altri simboli.

 

Copriletto realizzato dalla Scuola merletti di Burano ad ago, appartenuto a B. Altman & Co, grande magazzino di articoli di lusso a New York.

 

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Copriletto realizzato dalla Aemilia Ars per la famiglia Oppenheim di Francoforte, in sequenza possiamo vedere un quarto del copriletto, il medaglione entral e uno dei moduli che contornano il manufatto. Primi del ‘900.

 

 

Copriletto con tramezzi di merletto a fuselli realizzato da Pierina Rico, Aielli (Aq)

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