Merletto e Van Dyck

 

Autoritratto di Antoon Van Dick (Nel 1909 faceva parte della collezione privata della famiglia Spencer, Althorp°)

 

Questo artista è insieme a Rubens uno dei più grandi pittori fiamminghi del XVII secolo.

La sua grazia nel dipingere gli atteggiamenti eleganti e il disegno sapiente hanno fatto di lui il più grande ritrattista nella storia della pittura.

 

Antoon Van Dyck nacque ad Anversa nel 1599 da una famiglia agiata, il padre era un mercante di sete e dipingeva sul vetro, la madre era una eccellente ricamatrice a piccolo punto. L’artista dimostrò subito in tenera età una grande propensione verso la pittura, così il padre gli diede i primi insegnamenti e poi lo inserì nelle varie botteghe di grandi artisti. Dopo una lunga esperienza giovanile, a 18 anni ottenne il titolo di Maestro. Il suo talento si fece conoscere immediatamente con grande eco tra nobili e principi di tutte le corti europee. Con Rubens intrattenne una grande amicizia e nel 1621 partì per l’Italia per conto del mecenate inglese conte di Arundel, appassionato d’arte.

 

Ritratto di Thomas Howard, XXI conte di Arundel, Antoon Van Dyck, 1621- Getty Center, Los Angeles (California)

La gorgiera, apparentemente di semplice foggia è rifinita con una piccola e dentellata smerlatura traforata, un piccolo merletto.

 

Antoon visitò tutte le maggiori città italiane, realizzando diversi ritratti. Nel 1626 rientrò ad Anversa ed iniziò una lunga serie di dipinti di carattere religioso. La mancanza di Rubens in quel periodo dai Paesi Bassi, fu la motivazione che portò gli illustri committenti a sceglierlo come suo grande discepolo. Nel 1628 venne nominato” Pittore di sua altezza” dall’arciduchessa Isabella. In quegli anni produsse molti ritratti e durante una visita ad Anversa (1631) di Maria De Medici regina di Francia, non perse l’occasione di ritrarla. La regina visitò la sua bottega e il suo storiografo di corte citò con ammirazione una collezione di quadri del Tiziano appartenente a Van Dyck. Sembra che questa sia realmente esistita. Nel 1639 venne nominato cavaliere e “Principale pittore” su ordine delle Loro Maestà. Nello stesso anno si sposò con una delle damigelle d’onore della regina e poco tempo dopo iniziò ad ammalarsi. Il 9 dicembre 1941 morì a soli 42 anni proprio il giorno del battesimo della figlia. Venne sepolto nella cattedrale di St. Paul.

 

Maria De Medici

 

 

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Ritratto di Sir Thomas Chaloner, 1603

Hermitage, Sanpietroburgo-Russia.

 

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Margareta Snyders, 1620
 Frick Collection, New York


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Frans Snyders, 1620
 Frick Collection, New York


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coppia 1620

 

 

Regina Enrichetta Maria (1635), New York- collezione privata

 

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Sir Basil Dixwell, Canterbury Museum

 

 

 

Henrietta Maria Borbonia

 

Carlo I, collezioni reali, Castello Windsor

Il re, dipinto in tre posizioni, è stato realizzato da Van Dyck nel 1635 per Gian Lorenzo Bernini, il quale doveva scolpire un busto che venne terminato nel 1636. Lo scultore ricevette come ricompensa un anello di diamanti del valore di 800 sterline.

 

 

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Ritratto di Famiglia, 1620-21

 

 

 

Ritratto Anna Wake, 1628

Durante il '500 ed il '600 era consueto per i nobili genovesi, farsi ritrarre dagli artisti contemporanei più famosi. I ritratti dei componenti della famiglia Balbi diventarono una parte importante della loro collezione.
Nel '

600 i Balbi che vivevano ad Antwerp nel Belgio erano amici di Antonio Van Dyck. Il padre dell'artista si occupava dello scambio di seta, come del resto faceva la famiglia Balbi. Alcuni storici concordano che fu la famiglia Balbi a far venire l'artista a Genova dove visse per quattro anni, dipingendo la nobiltà genovese, di cui faceva parte la famiglia Balbi.

 

Particolare di un ritratto di Geronima Spinola Doria, 1625

 Museo del Louvre Parigi

 

 

°MASTERPIECES IN COLOUR: VAN DYCK. Hardcover – 1909 Percy M. Turner (Autore)



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