Cravatta
alla Steinkerque per le
dame La cravatta
alla Steinkerque
portata dalle signore era
una sciarpa di merletto molto piccolo, veniva incrociata attorno al collo e le estremità venivano passate attraverso un’asola o prese in un punto da una lunga
e stretta spilla; qualche volta un fazzolettino di lino o di merletto
veniva arrotolato sul davanti. Questo gradevole accessorio nell’abbigliamento femminile era di merletto o di cambrì ornato di merletto. Isabella duchessa di Grafton nel 1708, acquistò una Steinkerque verde per una ghinea ( una moneta d’oro). Abiti da caccia
|
||||||||||
Cravatta in organdi e merletto
in point de gaze proposta da “Journal des demoiselles et Petit courrier des
dames réunis: 1875”
Per le signore dalle bianche manine laboriose, che trovano infinitamente
dolci le ore passate in compagnia amica, fra conversazioni care, con un tenue lavoruccio da compiere, ecco il modello
di parecchi nodi di pizzo
concollettino unito. Sono
così comodi, per completare l'abbigliamento femminile, questi nodi freschi, vaporosi, che danno luce al viso e rallegrano un abito scuro! Vedete? Con pochi metri di valencienne,
un po’ di mousseline,
qualche spighetta e . . molta precisione, molta pazienza, si moltiplicano gli a jours, si creano le lievi reticelle all'ago, si dispongono con grazia i volants
minuscoli della trina, i jabots di
essa (come nel primo nodo) i plissés di
mussola (come nel secondo), ì bottoncini che chiudono le pieghe come nel terzo davantino, facilissimo da eseguire.Talvolta in questi nodi, fra la trina del collo e quella delle gale davanti, passa una ruche di satin liberty créme.
La stessa seta orla, a destra e a sinistra della trina, la parte inferiore del colletto. (tratto da “ Natura
e arte” 1891) In questi
due nodi l'accoppiamento della trina colla
seta è anche maggiore di quanto accenavo
in uno dei passati fascicoli. a proposito di cravatte. Nel primo, bianco e nero, il pizzo a roselline
è posto come un entre-deux nel colletto limitato dal nastro in moerro;
poi, nel davanti le roselline si alternano alle gale del nastro e gli à-jours
uniscono, ai lati, due striscie del nastro stesso. Nel fondo, sul
volant
di pizzo scendente nel mezzo, due fiocchi di nastro,
orlati da una puntina di
pizzo rivolta all’interno, cadono con grazia, fermati in alto da due grandi rose. Il secondo
fiocco, di seta morbida chiara, rosa, crème o azzurrina, porta ricami in seta bianca e finisce con due punte in trina frivolite. (tratto da “ Natura e arte” 1891) |