Leggenda
sul merletto a fusello C'era una una
fanciulla di nome Serena, bellissima ma poverissima. Amava ed era riamata da un giovane artista
povero quanto lei. Un brutto giorno la mamma di Serena si ammalò tanto
gravemente che la fanciulla, pur di ottenere la guarigione, non avendo altri
mezzi offrì un voto alla Madonna: la rinuncia al suo amore per il giovane
artista. Mentre glielo comunicava, seduti all'ombra di un grande albero, dai
rami cadde sul suo grembiule una tela di ragno: fittissima, fine, complicata
e leggiadra. Aracne la Tessitrice I due innamorati ne
restarono incantati e lei pensò subito di provare a rifarla con il filo più
fine del suo fuso. Lui con alcuni rami dell'albero chiuse e irrigidì il
grembiule fra quattro bastoncini, in modo da portare a casa, indenne, il
prezioso disegno della ragnatela. Così, mentre Serena lo copiava col suo
filo, lui la aiutava a tener separati e ordinati i tanti fili
necessari, che altrimenti si arruffavano e imbrogliavano, legando un
bastoncino di legno alle estremità di ciascun filo. Così dall'amore e
dall'arte nacque il primo tombolo e il primo pizzo che piacque moltissimo
alle gran dame della città che ricompensarono lautamente la giovane autrice
della stupenda ragnatela. Ma con l'agiatezza e la salute della madre, venne
per Serena il dolore: lasciare il suo innamorato, per adempiere al voto. Ancora una volta però il
miracolo si rinnovò. Dallo stesso albero all'ombra del quale i due fidanzati
piangevano la loro separazione, cadde un'altra ragnatela su cui era scritta
l'assoluzione del voto. |