Merletto meccanico e chimico

 

 

 

Il merletto meccanico si è prodotto e si produce ancora in bellissimi esemplari, ovviamente non ha il pregio dei manufatti tanto preziosi realizzati a mano con l’ago o  i fuselli.

 

 

Merletto chimico ad imitazione del crochet d’Irlanda,Schiffli

 

Merletto meccanico, Pucher 1850

imitazione

Merletto meccanico ad imitazione del merletto ad ago di Venezia,  cotone, 8,2x19 cm., eseguito in Svizzera, Department International Fashion and Textiles, National Gallery of Victoria, Melbourne, acquistato nel 1904.^

 

originale

 

Merletto ad ago realizzato ad ago, lino, 9,7×22,9 cm, Venezia XVII secolo,

Galleria Nazionale di Victoria, Melbourne, acquistato nel 1904

Foto: Galleria Nazionale di Victoria, Melbourne

 

Imitazione

 

Merletto meccanico ad imitazione del merletto ad ago di Venezia,  cotone, 6.7 × 17.1 cm, eseguito in Svizzera, Department International Fashion and Textiles, National Gallery of Victoria, Melbourne, acquistato nel 1904.^

 

 

 

 

Merletto ad ago, Punto Venezia a rilievo, originale

Figurini pubblicati nel 1867, mostrano come la moda proponeva il merletto meccanico.

 

L’immagine di George Washington,

realizzato con la Pusher

 

 

        

Campioni di merletti meccanici e guarnizioni in seta realizzati dalla società “Lobre freres”, di Lyons. Il campionario è consultabile in rete e fa parte della collezione di arte decorativa Mary Ann Beinecke.

 

 

Merletti meccanici presentati all’Esposizione Internazionale di Parigi del 1878 dalla Ditta Enrico Mallet & Sons di Nottingham. Nei notiziari dell’epoca si evidenziava che “i merletti a macchina sono di notevole finezza di lavoro; e ne diamo due esempi in disegno; ma le belle signore preferiscono i merletti di Venezia o quelli di Fiandra”

 

 

I merletti fatti a mano sono eseguiti principalmente con due tecniche: ad ago o a fuselli, i primi attraverso una miriade di punti formati da nodi e asole i secondi con intrecci di fili avvolti nei fuselli. Per arrivare ad imitare questi preziosi manufatti, l’uomo ha ricercato nel corso degli anni e con ostinazione una macchina che realizzasse delle trine perfette da proporre alla esigente clientela a costi più convenienti. La moda incalzante proponeva in modo copioso merletti ovunque, una profusione di trine dall’abbigliamento agli accessori e le merlettaie non riuscivano a produrre questa immane richiesta che proveniva da tutto il mondo. Il merletto a mano mantenne comunque la sua fetta di mercato per la clientela più esigente e facoltosa.

 

Macchina per calze “ Stocking machine

 

HeathcoatBobbinet machine

Prima Levers

 

Levers con Jacquard

Barben machine

Macchina Schiffli

 

 

Le macchine per il merletto si distinguono in 4 famiglie:

 

·        La macchina per maglia da calze venne inventata nel 1589 da William Lee a Calverton nel Nottinghamshire. Nel 1760, dopo varie modifiche divenne una macchina capace di produrre una rete sulla quale si poteva ricamare e renderla così una piacevole trina da poter essere venduta. Una cugina di questa macchina “ the warp frame” (struttura di ordito) venne inventata nel 1770, operava con nodi in verticale anziché in orizzontale, puo’ essere paragonata alla macchina moderna che faceva la rete per le borse della spesa, negli anni ’60. La macchina Raschel venne inventata in Germania nel 1850 e funzionava con il principio della “warp frame”. Il suo apparato a Jacquard venne perfezionato nel 1870 e funzionava in modo veloce come la Levers. Era molto versatile tanto che si poteva adattare a diversi tipi di filato, anche al nylon e poliestere degli anni ’50. Molte macchine attuali funzionano con il principio della Raschel.

 

 

Rete per calze a rete semplice e rete con motivi figurati di Frost eseguita nel 1770, schema di rete meccanica

 

3-4 maglia meccanica traforata, 1770 – 5-6- maglia traforata meccanica tipo tulle con ricamo a mano 1790

 

 

·         “ La bobbinet machine “( macchina a bobina), venne inventata da John Heathcoat a Loughborough, nel 1809. Produceva del bellissimo Lille o rete del East Midlands (un fondo tipico esagonale, con 4 lati girati e intrecciati). Heathcoat aprì una fabbrica a Tiverton, nel Devon verso il 1820 e tutt’ora si produce ancora merletto meccanico. La Pushcer, prende il nome da una strada, è una variante della macchina sopraccitata macchina, creata da Samuel Clark e James Mart nel 1812. L’apparato Jacquard( sistema scoperto da Jacquard nel 1800 in Francia), poteva fare solo delle reti, dove in seguito si ricamava a mano oppure a macchina. Nottingham smise di usare la Pusher probabilmente verso il XX secolo ma si continuò ad usarla in Francia. La Levers è sempre una trasformazione della macchina di John Heathcoat, da parte di John Levers ( Leavers-in francese) a Nottingham nel 1813. L’originale faceva solo rete ma scoprendo il sistema di Jacquard, cercò di adattarlo. Nel 1841 costruì una macchina che sapeva fare la rete con dei motivi all’interno. Probabilmente la Levers è la macchina più versatile nel fare i merletti. Attualmente c’è solo una azienda britannica che produce merletto con la Levers.

 

John Heathcoat, 1783-1809

 

 

Merletti di seta ricamati su tulle meccanica

 

 

 

 

Rete meccanica inventata da John Heathcoat a somiglianza della rete fatta a mano nei merletti di Mechlin o Point Malines, in Belgio.

 

 

 

 

 

     

 

Rete di fondo realizzata a fuselli nei merletti a punto Malines, Belgio

 

 

 

 

·        La macchina che ricama venne inventata a Mulhouse in Francia nel 1828, da Joshua Heilman. Riuscì a realizzare dei ricami perfetti come quelli fatti a mano sia su tessuto che su un tessuto particolare dove in acido si dissolveva, nacque così il merletto meccanico. La Schiffli venne sviluppata nel 1865 e come la precedente funzionava manualmente tramite un pantografo. Molti merletti venivano eseguiti su rete e poi posti in acido per farla sciogliere, ovviamente anche questa divenne un’arte per non rovinare i merletti. Questa macchina si usò moltissimo a Nottingham, Plauen in Germania e San Gallo in Svizzera. Nel 1876, l’americano Kursheedt importò dalla Svizzera parecchie macchine Schiffli e nel 1953 venne introdotta negli Stati Uniti la prima Schiffli costruita in America. Attualmente in America a Nord del New Jersey, dove esiste il 70% delle industrie di ricamo del paese, si è costituita la “ Schiffli Association”. Oggi questa macchina funziona tramite computer. Il funzionamento della Schiffli meccanica si puo’ visionare in questa pagina web della Manchester Metropolitan University.

·        http://www.miriad.mmu.ac.uk/craftdesign/schiffli/video.php

 

 

Ricamo tramite pantografo con la Schiffli

 

Recipienti pieni di acido dove veniva messo il tessuto ricamato per essere distrutto

 

 

 

·        La Barman  venne inventata nel 1890 in Germania, intrecciava i fili e le sue bobine eseguivano il movimento dei fuselli, eseguiva delle perfette copie di torchon.

 

 

 

 

Merletto di Chantilly meccanico ad imitazione dei fuselli realizzato con la Pusher

 

 

“Vendita di merletti”, pannello realizzato con la Pusher

 

 

Merletto di Valenciennes realizzato a mano con i fuselli

 

Lo stesso merletto realizzato con la Levers

Merletto di Binche realizzato a mano con i fuselli

Merletto di Binche realizzato con la Barmen

“Duchesse”, merletto meccanico con la Schiffli

“Bruges” meccanico con la Schiffli

 

Merletto veneziano ad ago realizzato a mano a Burano, dalla collezione di Jeptha Homer Wade datata 1886.

 

Merletto meccanico con la Schiffli a imitazione del merletto ad ago di Venezia

 

Merletto di San Gallo ( Svizzera)

 

 

^Questo documento digitale è stato reso disponibile su NGV Collection Online grazie al generoso supporto del professor AGL Shaw AO Beques

 

 

 

Sitografia

 

Lace machines and machine laces”, Earnshaw Pat, 1986

https://archive.org/details/lacemachinesmach0000earn/mode/2up

 

“A history of the machine-wrought hosiery and lace manufactures”, Felkin William

https://archive.org/details/historyofmachine00felkuoft/mode/1up

 

“The lace book”, Jessie Florence Caplin

 https://archive.org/details/lacebook0000jess/mode/1

 

 

I testi sono dell’autrice

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Le immagini sono tratte da

 

Imitations of Hand-Made Lace by Machinery”, Part I e II, Georg Middleton. The Bulletin of the Needle and Bobbin Club, Vol. 22 edito nel 1938- 1939

 

“Learning about Lace”, Federation of Lace and Embroidery Employers' Associations, Nottingham, England,

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