Molise “Scuola
per merlettaie cieche”, Gioacchino Toma, 1872, collezione privata Merlettaie Molisane di ieri e
di oggi "....tutte le donne di Isernia
lavorano a tombolo; la luce viva elimina i fili che congiungono i fuselli
alle trine. Sul tombolo il merletto fiorisce per una specie di sortilegio,
per questo moto musicale aereo delle dita e il sorriso savio delle bocche
mute." (da "Viaggio in Molise") Da
antichi inventari del 1300 e1400 compare la voce “Radizellis”,
che sarebbe il reticello;
questo ci dà un’idea che già allora esistesse una forma di merletto. Il merletto a tombolo iniziò il suo
splendore a partire dal 1400 e la tradizione vuole che esso sia stato
diffuso dal convento di S. Maria delle Monache, le quali insegnarono l'arte
del tombolo alle giovani donzelle. A quel tempo le rigidi leggi feudali
imponevano alle giovani nobili la vita conventuale, dove la principale
occupazione quotidiana era la lavorazione del merletto. Esiste
documentazione storica che attesta che nel 1503 le monache producevano pizzi
e merletti. Da qui è nata la scuola molisana che ancora oggi perpetua la
tradizione e trova clientela in tutto il mondo. La trina isernina
è realizzata con un filo sottile e lucente di color avorio, che
viene prodotto ad Isernia. Questo filato dona lucentezza ed
unicità al merletto. Tonino Chiacchiari
da Isernia ci ha fornito un documento informativo ben dettagliato sul merletto isernino. Nel maggio del 1853
si svolse a Napoli la mostra dei prodotti dell’industria del regno di Napoli,
all’epoca il Molise faceva parte del regno e portò in esposizione tra le sue
eccellenze anche il merletto. Il pittore Gioacchino
Toma (1836-1893 ) caposcuola della pittura napoletana, venne rinchiuso nelle
carceri di Isernia, per motivi politici. Le inferriate della sua cella davano
in una piazzetta dove poteva scorgere le teste delle merlettaie intente con i loro fuselli, le quali furono da spunto per un dipinto intitolato
"Le merlettaie cieche" esposto nel 1872. Nel novembre del 1906 il Consiglio Comunale di
Isernia chiedeva ufficialmente all’Amministrazione Provinciale di Campobasso,
l’istituzione ad Isernia di una scuola di Arte Applicata all’industria. Con
il Regio decreto del maggio 1908, veniva istituita ad Isernia una Regia
Scuola d’Arte applicata all’industria “con lo scopo di impartire agli operai
cognizioni teoriche e pratiche per l’esercizio delle arti e dell’industria”. Nel
1922, il Ministero per l’Industria e il Commercio provvedeva all’introduzione
di una sezione femminile per la lavorazione del merletto a tombolo. Nel 1926
vennero intensificati i corsi portandoli a 4 anni di studio anche per il
merletto. La scuola ha proseguito fino ad oggi evolvendo e divenendo “Istituto statale d’arte”. Tra i vari laboratori
è ancora attivo quello del merletto.
"Fontana fraterna” di Isenia realizzata in merletto Logo dell’associazione delle
merlettaie isernine, “Arte nelle mani” L’albero di Natale realizzato
con i merletti “Albero della felicità o albero delle
merlettaie”, eseguito dalle merlettaie dell’Associazione “Arte nelle mani” di Isernia. L’albero è alto 5,40 metri e
ruotando su se stesso tramite un motore, mostra le oltre 500 mattonelle 20x20
di merletto, le più grandi rappresentano i simboli della cttà. BORGO DEL MERLETTO 2023 L’Associazione di Promozione Sociale “Il Merletto di Isernia,
L’Arte nelle Mani”, dal 15 Luglio al 30 Settembre organizza la manifestazione
“Borgo del Merletto 2023”. Sarà possibile visitare 4 botteghe a tema e il
celeberrimo Albero della Felicità, primo ed unico prototipo di albero,
brevettato nel Febbraio 2023, interamente realizzato in trine. La manifestazione
nasce con l’obiettivo di dare la più ampia diffusione all’arte del tombolo e
in particolare all’arte del tombolo isernino. L’idea è quella di creare una
manifestazione che riesca a coinvolgere l’intera popolazione isernina e allo
stesso tempo funga da attrattore per turisti provenienti dall’intero
territorio regionale, nazionale ed Europeo. La manifestazione si pone come
strumento fondamentale per il raggiungimento degli scopi dell’associazione la
disseminazione e la divulgazione di un’arte dall’assoluto valore storico e
culturale nonché dal forte carattere identitario.
L'arte del merletto a tombolo fu portata a Isernia dal regno di Napoli nel
XIV secolo, e fu diffusa dalle monache spagnole che abitavano il convento di
Santa Maria delle Monache e di Santa Chiara. L’idea è quella di replicare il
Borgo del Merletto considerato il notevole apprezzamento e successo riscosso,
anche inaspettatamente, dai tanti turisti accolti. Il Borgo del Merletto 2022
ha accolto circa 25 mila visitatori che restavano meravigliati ed affascinati
dagli elaborati esposti e dalle merlettaie che lavoravano il tombolo in
ex-tempore. All’inaugurazione dell’evento con il taglio del nastro, era presente l’Onorevole Elisabetta Lancellotta alla quale le merlettaie isernine hanno fatto dono di una spilla in prezioso merletto. Mafalda (Campobasso) In questo paese si perpetua la tradizione del tombolo, ma
attualmente solo le signore più anziane si cimentano con il tombolo e i
fuselli. Tavenna (Campobasso) Anche a Tavenna ancora oggi è viva la lavorazione del
merletto e a Bojano si producono i tummarielli
(fuselli). Sessano (Isernia) Cinquanta anni fa, in questo paese, moltissime donne erano
impegnate nella lavorazione del merletto a tombolo ed avevano creato un
ingente mercato locale con notevoli scambi anche con la vicina Isernia. Costumi tradizionali I bellissimi costumi tradizionali
molisani adottavano ornamenti di merletto a fuselli. Termini dialettali Ripizzigliari (venditori di merletti), pizziglio
(merletto), pallone (tombolo), tummarielli (fuselli), pizzillare
(merlettaie). Ringraziamenti Ringrazio per la collaborazione: La presidente dell’Associazione “Arte nelle mani”, Carmela Iavarone e i siti http://www.isaisernia.it/pof/storia.htm https://www.visitmolise.eu/evento/-/d/dms/1948309/borgo-del-merletto-2023 https://www.isnews.it/2023/07/16/isernia-grande-successo-per-il-borgo-del-merletto/ |