"Encaje
spagnola"
Storia
Punto di Spagna ad ago, XVII secolo |
Merletto
spagnolo antico a fuselli, XVII secolo Bordi ricamati con la
tecnica dello sfilato riportando motivi di animali e fiori, il bordo finale
sembra essere un merletto a fuselli, Spagna XVI secolo |
L'arte
del merletto, in Spagna, non si sa di preciso quando abbia avuto origine ma
secondo la leggenda, la prima “Puntaire” in Catalogna
sembra essere stata
Per
certo, si può dire che a partire dal XVIII secolo con la moda delle mantiglie,
il merletto a fuselli ebbe il suo massimo splendore, in quel periodo lungo la
costa della Catalunya si lavorava intensamente e si commerciava “la
punta”(merletto). L’esportazione avveniva verso l’America.
Ritratto di giovani donne
con mantiglie, Eduardo Urquiola y Aguirre
Particolare
ingrandito di blonda in seta per mantiglia
Nel XIX secolo si iniziò la lavorazione con fili di seta nera
e iniziò anche l’uso del cotone. Verso la fine del XIX secolo venne introdotto
il merletto meccanico e la lavorazione a mano, per non essere dimenticata nei
secoli, divenne una tradizione tramandata di madre in figlia. Fino agli anni
'50, si insegnava nelle scuole la tecnica del merletto, ritenendo una cosa
essenziale per la buona educazione di una bambina, la conoscenza e
l'applicazione di questa arte. Questa lavorazione veniva eseguita in comunità,
nelle piccole strade, quando la temperatura lo permetteva e questo era motivo
di incontri e di scambi fra le donne dei piccoli paesi. Attualmente per
molte donne il merletto è una terapia e in tutta
Encajeras spagnola
(courtesy Maria Jesus)
Le sante patrone delle merlettaie spagnole sono Santa Catalina e Santa Ursula.
All'Infanta Elena, in occasione del suo matrimonio con Jaime de Marichalar (marzo 1995), venne regalata una giarrettiera azzura ( colore di buon auspicio) realizzata al tombolo
dalla scuola merletti di Olérdola del Alto Penedés. In
occasione della nascita del suo primogenito, la stessa Scuola Merletti, le donò
una serie di elefantini in merletto.
L’infanta Cristina ha ricevuto da una scuola merletti, in occasione
del suo matrimonio con Iñaki Urdangarín, una tovaglia in merletto a
fuselli: tredici pannelli uniti tra loro costituiscono una delicata trina. Le allieve della scuola sono rimaste
incredule e stupite, quando hanno ricevuto una lettera di ringraziamento
firmata “ Cristina e Iñaki “.
Materiale per la
lavorazione
Mundillo spagnolo ( courtesy Maria Jesus, Saragoza)
In
Spagna ci sono diversi tipi di tombolo (mundillo), ma
il tradizionale è un cilindro, lungo circa
Mundillo di Krissi, encajera spagnola
I paesi dove si pratica
maggiormente questa arte sono: Almagro, Camariñas,
Almagro
Il merletto a fuselli ad Almagro è l'attività artigianale più rappresentativa. Si
hanno cenni storici della sua comparsa a partire dal XVI secolo: importato
dalle Fiandre e introdotto anche, dalle mogli degli esperti
minerari chiamati per la miniera di mercurio ad Almadén.
Questi esperti provenivano dalla Germania. Anticamente
era una forma artigianale che avveniva in piccole fabbriche, ma alla fine del
XVIII secolo ebbe il suo massimo splendore. Nel 1776 i novelli sposi Manuel Fernàndez e Rita Lambert, fondarono una grande industria
del merletto. Qui vi lavoravano 11.000 persone, fra donne e bambini. Nel 1796
venne introdotta la lavorazione “blonda“ per le mantiglie. I modelli erano
catalani con motivi floreali, poi vennero introdotti dei motivi di stile
gotico. Questa lavorazione fece diventare famosa Almagro
che forniva le mantiglie a tutta
Una canzone popolare almagreña dice " Le encajera
di Almagro hanno il callo sulla pancia, questo callo
si è formato per appoggiare il tombolo". Questo canto si alzava dalle vie
e piazze in un tempo che fu, quando le merlettaie lavoravano per guadagnarsi il
pane e realizzavano le mantillas in seta
pregiata.
Guadalupe Alcazar
è una marlettaia che discende da quella generazione
ed è una delle poche encajera di blonda di Almagro, dice che confezionare una mantiglia in
seta ci vuole più di un anno e costa più un milione di pesetas. Il più grande desiderio di Guadalupe è quello di
far conoscere questa grande arte, perché non vada persa una tradizione che dura
da molto tempo. Ancora
oggi si possono vedere per le vie della città le merlettaie che lavorano
davanti alla porta della loro casa, ma solo per diletto. L'Università Popolare di Almagro organizza anche corsi per il perfezionamento
della lavorazione del merletto.
Camariñas
La modella Gisela Casier Lema, ha sfoggiato questo prezioso collier,
uno dei tanti accessori in merletto presentati nella sfilata Encaixe de Camariñas
nel 2023
Merletto in
lavorazione, (cortesy by Malena, Galizia)
Il merletto in questo paese è stato
importato dall'Europa a causa di un susseguirsi di invasioni, tramite i marinai
i soldati e i vari commercianti, fin dal XIV secolo. Si racconta anche che una
nave italiana naufragò al largo delle coste spagnole, ai naufraghi venne data
ospitalità e una donna italiana che si trovava tra loro, per riconoscenza,
insegnò alle donne spagnole il merletto a fuselli. Divenne
subito una attività per il sostentamento delle famiglie che vivevano in
ristrettezze economiche. Alla fine del XV secolo si dice che era già una
industria economica e nel XVIII secolo ebbe il massimo splendore. Agli inizi
del XX secolo il merletto di Camariñas veniva
esportato anche in America con la dicitura " Merletto di Camariñas ", sulle bolle di accompagnamento. Ci sono
documenti che attestano l’esportazione verso Cuba, Argentina, Cile,
Uruguay, Equador, Messico e New York. Poi le crisi
coloniali, i conflitti mondiali e la disorganizzazione del settore hanno fatto
sì che il settore entrasse in forte crisi, dal quale fa fatica a decollare. Nonostante
ciò, Camariñas è la capitale del merletto in
Galizia e si dedicano a questa lavorazione circa 3500 merlettaie,
costituendo il luogo con la più alta concentrazione di encajeras
nel mondo. L'età media delle merlettaie è circa 38 anni. Durante il periodo
estivo si possono vederle lavorare in gruppetti davanti all'uscio delle loro
case.
Merlettaie di Pontevedra
(Galizia), in costumi tradizionali che si esibiscono durante
Il tombolo di Camariñas
è particolare, ha la forma di un cilindro schiacciato, largo cm. 30 e alto
cm. 50; dall'alto sporgono due cilindri di legno che servono per
appoggiare il tombolo su una sedia o parete, durante la lavorazione.
Tradizionalmente, dove cadono i fuselli, viene messo un rettangolo di cuoio
oppure un foglio di carta plastica per farli scivolare meglio. Il filato che
viene usato è in gran parte il cotone e molto meno la seta. Dal
1991, nel periodo pasquale, si svolge una Mostra di merletto a fuselli per
tenere alto il prestigio della lavorazione del merletto e conservare nel futuro
tale tradizione artistica.
Museo
Il Museo nacque nel 1996, per difendere
e recuperare questa forma di artigianato, si trattava di un vecchio
progetto che finalmente prese forma nel novembre di quell'anno. L'iniziativa
municipale di creare una entità espositiva sul merletto a fuselli in questa
regione, è derivata da una grande ricchezza etnografica. Il museo raccoglie una
vasta testimonianza del valore e della ricchezza storica dell'artigianato. All'interno
si trova una collezione permanente e una temporanea: la collezione permanente
comprende il materiale storico per l'esecuzione del merletto, dai fuselli al
cuscino, ai disegni di vecchia e nuova creazione. Oltre al merletto tipico
di Camariñas si trovano merletti
provenienti dalla Finlandia, Repubblica Ceca, Italia, Portogallo, Belgio,
Francia e Gran Bretagna. Nella
mostra temporanea, si possono vedere nei vari periodi dell'anno, mostre sul
merletto a tema. Il museo è a disposizione
anche per chi si dedica allo studio e alle ricerche di questa antica arte.
In
questa regione è stato introdotto il merletto a fuselli nel 1953, per opera di
Virginia Lopez- Higuera Séiquer, che con la sua grande conoscenza, insegnò alla
Scuola di Arti Applicate di Murcia. Attualmente esiste una associazione "Santa Florentina", che ha lo scopo di recuperare e mantenere
la tradizione, organizzando corsi e incontri tra le merlettaie della regione.
L'Associazione ha aperto
un museo dove conserva i migliori lavori della regione con una mostra
permanente e una temporale.
Pola de Siero-Principado de Asturias
In questo paese le merlettaie hanno sentito l'esigenza di
unirsi in gruppo e così nel 1999 nacque L'Associazione artigianale"Xana Bolillos" , per
potersi incontrare conoscere e scambiare esperienze sul mondo del
merletto. Ma l'associazione non si è fermata a questo, ha creato un
suo sito nel web per far conoscere al mondo intero il loro lavoro e impegno,
poter conoscere altre merlettaie e nuove realtà che condividono la stessa
passione. Il 31 maggio del
Una esposizione dei lavori
dell'Associazione"Xana Bolillos":
Ana Belén
Prado
Saragoza
Piastrella realizzata da Maria, per il gruppo
web Fiore e Tombolo, a “Punto Hinojosa”
A Saragozza vive e lavora María Jesús; la sua grande passione,
oltre alla famiglia, è il merletto a fuselli. Merlettaia attenta e scrupolosa,
realizza vere opere con fantasia di colori e precisione nella lavorazione. Ecco
alcune sue opere:
Lavorazione Maria Jesus, disegno Gianfranca Tolloi§
Nel 2005, presso l’Auditorium di Saragoza nella Sala Hipòsthila,
si è svolto un incontro tra 700 merlettaie. Erano rappresentate le varie scuole
di merletto con piccole esposizioni.
Panoramica dell’incontro
Maria con il suo tombolo e i suoi lavori
Collezione di fuselli Sivigliani,
in legno santo, faggio, noce quercia (courtesy Maria Jesus)
Copia di un fusello trovato nella casa di Rembrant, riprodotto in legno di rosa (courtesy
Maria Jesus)
Questi fuselli in avorio appartengono a Rocyo Utrai, fanno parte di una
un’eredità di famiglia (courtesy Maria Jesus)
Catalunya
L’Associazione “ Rosa d’April di Tremp”( Pallars Jussà), si dedica all’insegnamento e alla divulgazione del
merletto, una ventina di merlettaie si incontrano presso un locale dell’Opera Soiale “
Guadalajara
A Gadalajara, provincia della Castilla, vive una appassionata di merletto: Antje. La sua passione è grande da non accontentarsi mai,
perché la sua, è una continua ricerca di stili e conoscenza delle varie
tecniche. Infatti ha acquisito una tale padronanza delle varie tecniche da fare
un bel campionario di esemplari che si possono visionare sul suo sito.
Girocollo realizzato da Antje su disegno di Jana Stefkova
Barcellona (
impressioni di viaggio)
IL MIO
VIAGGIO A BARCELLONA (Lello)
•Tutto è
partito dalla mia curiosità di andare in questa città bellissima del Mediterraneo.
Andando nell’agenzia di viaggio di una mia amica, ho visto un depliant sul
quale c’era, un’offerta vantaggiosa: volo + hotel low cost
e subito la mia mente ha associato Gaudì+ merletto, bolillos, mundillo e Antje.
•Antje è una
persona eccezionale, conosciuta nel gruppo di “Fiore e Tombolo”, lei mi ha dato
gli indirizzi dei vari siti da visitare; sia musei che negozi dove potevo
trovare disegni, bolillos (fuselli) e riviste.
•Contentissimo di
partire, prendo il volo della Vueling (compagnia spagnola)
e arrivato a Barcellona , ho comprato la Barcellona card con gli orari dei bus
per andare, il giorno successivo, in un paese chiamato “Arenys
de Mar”- Li’ c’è un museo dei merletti denominato “Marès de la Punta ”, entusiasto
della cosa, la mattina dopo ho fatto colazione di buon’ora e mi sono recato
alla Stazione dei bus denominata “Sants” .
•Arrivo ad Arenys del Mar verso le 10.00: tempo di percorrenza 40 minuti da Barcellona.
Arenis è un
caratteristico paesino di mare, lì chiedo informazioni sul museo.
•Arrivo al
museo e inizio a vedere dei bellissimi antichi manufatti a punta de blonda, in
seta e cotone. In quel preciso momento ho avuto un’emozione indescrivibile,
come se avessi visto una corona incastonata di diamanti , era a dir poco una
visone bellissima. La cosa più bella di alcuni merletti in seta era che erano
usurati dal tempo, ma tutto cio’ non intaccava la
loro bellezza raffinata. Io, un italiano al centro di quelle teche, che
preservavano quei tesori che le “encajera” spagnole
con le loro mani e il suono di quei pezzi di legnetto avevano tessuto per
venderli a qualche nobildonna. C’erano altri lavori di cui , pero’, haimè, non ne so
descrivere la tecnica, ma credo, fossero fatti a tecnica torchon.
Mi sono informato : lì ci sarebbe proprio una Scuola Nazionale del merletto, cosi’ come mi è sembrato di capire da una signora che
parlava spagnolo. E’ una zona dove si fanno merletti ancora adesso, pare che si
insegna “Puntilla de Blonda” . Spero che voi del gruppo italiano di Fiore e
Tombolo un giorno, se vi trovate a Barcellona, andiate in questo paesino. Ne
vale la pena………..credetemi.
•Ritorno verso
sera a Barcellona, pronto per il giorno dopo a visitare un altro museo tessile chiamato “Museo de la Indumentaria” nella strada Calle Motcade E’ più un museo di vestiti che di merletti ma
ci sono delle bellissime mantillas di blonda .
Tuttavia andare a Barcellona e non comprare niente per il tombolo è
impossibile, l’ultimo giorno l’ho dedicato allo shopping: Antje mi ha segnalato tre indirizzi, di negozi nei quali ci
sono filati, tomboli e disegni.
•Ho avuto il tempo di
andare solo in due di questi negozi; uno si trova a piazza “villa de Madrid”,
dove ci sono tomboli e filati ed un altro “Casa Degueria”
in via Calle Deeguerio“, quest’ultimo mi è piaciuto
di più, è un negozio antichissimo, si trova alle spalle del quartiere gotico,
vende solo ed esclusivamente disegni, è gestito da una vecchia signora,
incuriosita dall’insolita presenza maschile, ma molto cordiale. Cercava di
darmi dei consigli per l’acquisto di qualche disegno; mi ha colpito molto l’arredo del negozio,
tutto in legno e nelle vetrine c’erano cartoncini disegnati con allegate
fotocopie raffiguranti il merletto già realizzato. Un’esperienza indimendicabile .
•Una mia
riflessione su tutto cio’, è che lì il merletto è
concepito come un bene di tutti che viene trasmesso anche alle nuove
generazioni come un fatto culturale del loro paese.
Curiosità
Canzone
Vìctor Daniel
Miquelez Gonzales ha scritto una breve canzone ispirandosi
al ticchettio dei fuselli
Los bolillos suena asì
( I
fuselli suonano così )
I
fuselli di Manoen non suonano così
Clin clin clin clin
clin
Le mani
della merlettaia sono di cristallo
Clin clin clin clin
clin
Incrocia
i fili, punta lo spillo
Ritorna
ad incrociare
Le mani
delle merlettaie sono di cristallo……….
^Tratto dal catalogo del Museo di Arti Decorative e Archeologico
di Barcellona, 1906
Ringraziamenti:
Ringrazio Krissi, María Jesús
Ruiz, Maria Fernandez dell'Associazione"Xana
Bolillos", Riccardo, Lello, Antje
per averci concesso cortesemente le loro immagini, il Sg.Xosé
Manuel García e MARIÑA REGUEIRO per le ricerche,
I testi
e le foto sono dell’autrice
E’
vietata qualsiasi forma di riproduzione, anche parziale, di questa e di tutte
le pagine del sito.