Guanti

I guanti sono stati un accessorio importante per molti secoli, un elemento decorativo dell’abbigliamento tanto da ritenere che una donna non era adeguatamente vestita se non indossava i guanti. Emily Post scrittrice americana e autrice del libro “ Etichetta in società, negli affari, in politica e in casa” spiegò che era buona regola indossare i guanti in chiesa come per strada, una donna elegante li indossava sempre quando usciva di casa e anche in campagna. Bisognava indossarli sempre, a teatro, al ballo, ad un pranzo formale, ad una cena….. una donna non si toglieva mai i guanti per stringere la mano nemmeno ai suoi ospiti nelle occasioni formali. Erano anche un importante strumento di comunicazione e seduzione, il modo di tenerli in mano, stringerli, arrotolarli, erano chiari messaggi agli eventuali spasimanti.

 

Guanti in pelle ricamati su tutto il polsino, XVII secolo, provenienza inglese donati al MET da Edward S. Harkness, nel 1928.Tutto il polsino è contornato da un merletto in filo d’oro con anima di seta.

© Metropolitan Museum of Art, New York

Particolare del merletto e del ricamo,

 

Il polsino di questi guanti è ricamato con fili d’oro, il merletto è a fuselli come il precedente e risalgono alla prima metà del XVII secolo. “The Met” lo ha acquistato nel  1928 dalla Fondazione Rogers. I guanti con i polsi importanti come questi esemplari sono decorati con punti e motivi che si trovano anche sulle borse di quell’epoca. Inoltre, il rivestimento in pizzo dorato e argentato è simile a quello trovato su alcune giacche ricamate. La delicatezza della decorazione di questi guanti sottolinea il fatto che sono stati pensati come accessori decorativi piuttosto che come guanti pratici per proteggersi dalle intemperie.

 

Particolare del polso con ricami e merletto, © Metropolitan Museum of Art, New York

 

Guanti datati 1600-1625 di provenienza britannica, dono di Irwin Untermyer, nel 1964

© Metropolitan Museum of art, New York

 

 

 

Particolare del merletto e del ricamo

Il guanto di questo dipinto è similare alla foto soprastante del guanto in mostra al MET

Particolare con il guanto , la famiglia dell’artista Cornelis De Vos, 1630-1635

Grand Museum Voor Schone Kunsten

 

  

Guanti datati 1620 di provenienza britannica, dono di Irwin Untermyer, nel 1964

© Metropolitan Museum of art, New York

 

Guanti in pelle con risvolto in  raso ricamato con filo di seta e metallo, lustrini merletto a tombolo con filo metallico d’oro e argento, la pregiata pelle marrone di questi guanti è insolita; la maggior parte dei guanti giunti a noi del XVII secolo sono di colore più chiaro. Tuttavia, i motivi ricamati sui guanti, baccelli di piselli e fiori, erano abbastanza comuni durante il periodo. I baccelli di pisello erano spesso associati all'amore romantico. Si trovano sia su mobili per la casa che su altri accessori di abbigliamento, come una giacca da donna di circa la stessa data nella collezione del Museo.

Bacelli di pisello ricamati con filo di seta e filo metallico, dettaglio dei guanti precedenti

© Metropolitan Museum of art, New York

 

 

 

Paio di guanti in pelle con risvolto eseguito a punto arazzo o punto Gobelin con filo di seta per la trama e lana, canapa o lino per l’orditura. Successivamente è stato rifinito con un leggiadro bordo di merletto realizzato a fuselli con filato metallico, lamina d’oro avvolta sulla seta. Durante la lavorazione del merletto sono state inserite delle piccole pailettes d’oro. Un must in tutti i guanti pregiati dell’epoca, oltre alle perle e ai ricami in seta. Anno di esecuzione 1590-1610.Eseguito probabilmente nei laboratori di arazzi Sheldon nel Warwickshire in Inghilterra.

 

I guanti per un abbigliamento alla moda, nel XVI e all'inizio del XVII secolo, erano molto più di un semplice accessorio. Indossare o portare guanti da parte di entrambi i sessi era un evidente segno di rango e ostentazione. Erano indossati nel cappello o nella cintura, oltre che portati in mano. Erano popolari come regali e venivano spesso donati da un giovane galante alla sua amante preferita. In combattimento, un guanto veniva lanciato come prova o sfida. La gamma di motivi sul guanto, in particolare alberi, rametti di fiori, fragole con pavoni, pappagalli, gufi e altri uccelli dà una buona indicazione del crescente interesse per i giardini e altri soggetti naturali in quel periodo. I guanti richiedevano una pelle fine ed elastica come il daino  e il capretto. Sebbene il ricamo fosse la principale forma di decorazione per gli accessori, veniva utilizzato anche l'arazzo. Piccoli articoli tessuti per arazzi, compresi i guanti, venivano realizzati da laboratori professionali per la vendita diretta al pubblico nei negozi londinesi.

Questo paio di guanti è stato uno dei 13 oggetti che hanno fatto parte di uno studio nell'ambito di "Gender, Power and Materiality in Early Modern Europe" e "Gendering Interpretations". Questi progetti miravano a recuperare le complesse dinamiche di genere che rendevano gli oggetti significativi per le persone della prima età moderna e ad aumentare la visibilità delle donne e delle persone LGBTQ nelle collezioni dei musei.

Victoria & Albert Museum, Londra

 

 

Questi disegni floreali per guanti, provengono da un libro di modelli per ricamo (circa 1725) di Margaretha Helm (nata Mainberger) (nata nel 1659 a Deiningen, morta nel 1742 a Norimberga, Germania. Margareta ha lavorato a Norimberga come ricamatrice, insegnante di ricamo e incisore su rame, ha fatto pubblicare i suoi disegni da Johann Christoph Weigel. Il V&A Museum possiede una serie di libri di modelli per il ricamo in tre parti di Margaretha Helm di cui questo volume è la prima parte. È intitolato “Kunst- und Fleiss-übende Nadel-Ergötzungen oder neuerfundenes Neh- und Stick-Buch”, “Le delizie dell'arte e dell'industria eseguite con l’ago ovvero il libro di cucito e ricamo appena inventato”. Victoria & Albert Museum, Londra

 

   

Questo paio di guanti è realizzato a fuselli con la tecnica del Duchesse, filato lino, epoca 1850. Dono di Mrs. Justin G. Sholes.

Cleveland Museum of Art

 

Cornelis De Vos Madre con il figlio, 1624

 

 

 

Guanto interamente lavorato a fuselli con filato di lino, i fiocchetti sono in seta. Dono al Museum of Fine Arts di Boston da parte di Philip Lehman in memoria della moglie Carrie L. Lehman.

 

Photograph © Museum of Fine Arts, Boston*

 

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Guanto in tessuto di lino di provenienza inglese ricamato a reticello e bordato da un piccolo merletto a fuselli, 1610 circa.

 

Il guanto è decorato con due tipi di pizzo: il reticello, che è la prima forma di merletto ad ago e il merletto a fuselli. Il reticello finemente lavorato era un'importante decorazione di abiti alla moda per uomini e donne dal 1570 al 1620 circa, in seguito si aggiunse ampiamente la tecnica ad ago e a fuselli.

I guanti servivano a vari scopi nell'Inghilterra del XVII secolo. Era diffuso farne dono, molti erano esclusivamente decorativi per mostrare la ricchezza e lo status del proprietario. Erano anche decorazioni per i cappelli o infilati nella cintura, oltre che portati nella mano. A differenza di un guanto di pelle chiara, i guanti di lino potevano  essere lavati.

L'arte del merletto si stava sviluppando in Inghilterra in questo periodo in risposta alla crescita della ricchezza e ai cambiamenti nella moda dell'abbigliamento. Verso il 1600 il merletto a fuselli veniva prodotto internamente in tutto il paese ed erano  stati stabiliti laboratori professionali nella parte Ovest e centrale dell’Inghilterra e a Londra.

© Victoria and Albert Museum, Londra

 

Particolare di un ritratto di Nicolaes Eliaszoon Pickenoy che ha dipinto molte dame in diversi atteggiamenti con in mano i guanti

Paul Getty Museum

Lady Holding a Glove, Rembrandt 1632-1633

Dettaglio dei guanti, Galleria Nazionale d’Irlanda

 

Guanti in capretto, merletto e argento, 1735. Manchester Art Gallery, Inghilterra

L’alto bordo di finitura è fatto a fuselli con filato in oro, il tramezzo è un merletto ad ago con filato d’argento. All’interno del polso c’è una scritta “Guanti per il matrimonio di Mrs Wyndham di Stanton”

 

Guanto in rete, proposto dalla rivista “La Mode illustrée: journal de la famille”, del 1862

Disegno di guanto in rete e merletto presentato sulla rivista di moda spagnola “El Correo de la Moda”, 1886

      

George Dunlop Leslie ha dipinto questi due personaggi femminili con gli stessi guanti, sembrano guanti in rete filet ricamata.  Anche la Ditta Paolo Rossi di Quaratta a Pistoia produceva guanti similari in filet color nero.

Guanto in filet, collezione I.C.S. “ Bonaccorso da Montemagno”, di Quaratta, dono di Giorgio Rossi, foto di Paola Petruzzi^

Guanti realizzati in filet dal laboratorio di Tonina De Rossi nel 1927 a Colle di Quarrata, Pistoia

Guanti realizzati a ferri con lana finissima e sottile delle isole Shetland (imagine tratta da un video di Dave Hammond)

 

Fabbrica di guanti, primi ‘900

 

Musei

Napoli, Museo della guanteria

ll Museo della Guanteria offre al visitatore oltre quaranta pezzi esposti che vanno dal 1700 ai giorni nostri, oltre a macchinari d’epoca e un abito fatto interamente di guanti. La collezione di guanteria è parte integrante del Museo del Tessile e dell’Abbigliamento Elena Aldobrandini con sede alla Fondazione Mondragone a Napoli.

 

*Il Museum of Fine Arts di Boston è detentore del copyright dell’immagine che compare in questa pagina web e declina qualsiasi responsabilità per l’uso improprio di tale immagine, il webmaster di questo sito ha avuto l’autorizzazione dal museo stesso per la pubblicazione e declina qualsiasi responsabilità per un uso improprio.

     ^Tratto da “ Un filo tra arte e artigianato” di Paola Petruzzi e Rosita Testai.

 

Sitografia

Beck S. William, “Gloves, their annals and associations a chapter of trade and social history”, 1883

Beales Redfern William, “Royal and historic gloves and shoes”, 1904

Close Eunice, “How to make gloves”, 1950

Eldred B. Ellis, “Gloves and the glove trade”1921

Gwen Emlyn-Jones, “Make your own gloves”, 1975

 

Willard M. Smith, “Gloves, past and present”, 1917

 

   

   

   

                             

 

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