La
Contessa Andriana
Marcello e il ritorno del merletto
Tratto
da “Revival of Lace Burano”,
Cornaro,
Catherine. Century, 1882,
Nella
Traduzione dall’Inglese si sono lasciate volutamente le espressioni usate a
quel tempo.
Queste due
signore, oltre al fascino della loro grazia possedevano molta perspicacia, infatti sotto la speciale
protezione della Regina Margherita, della quale loro erano dame d’onore, nel
1872 aprirono una scuola per il merletto.
Regina Margherita
“
Durante l’inverno del 1872, l’isola di Burano era popolata per lo più da poveri
pescatori che si trovavano in uno stato di miseria e morivano di fame.
Quasi
ogni anno alcune famiglie erano ridotte allo stremo dei rigori della stagione
invernale, che ostacolava la pesca, ma il freddo del 1872 fu più intenso del
solito, l’isola fu colpita da una grande carestia.
In
soccorso giunse il Santo Padre, che inviò una certa
somma di denaro; Sua Maestà, nostro Re, aiutò Burano nello stesso modo. I
veneziani chiesero aiuto a qualche artista che diede in beneficenza delle
raffigurazioni dell’isola.
Dopo
aver conteggiato tutto il denaro e aver provveduto alle immediate necessità,
rimase un avanzo con il quale si sarebbe potuto avviare una attività, che
avrebbe dato un sicuro guadagno.
La
maggior parte di questa somma eccedente fu investita in un affare che non portò
profitto : quello di realizzare reti per i pescatori; no ahimè! Era inutile
produrre delle reti per degli uomini che non sarebbero mai stati in grado di
acquistarle!
Altre persone più lungimiranti, come il
signor Fambri, pensarono che fosse possibile far
rivivere la vecchia industria femminile Buranella. In seguito, alla Principessa
Giovannelli e a me fu proposto di essere le promotrici di questa scuola ed in
seguito la stessa Regina ci fece l’onore di nominarci Presidenti
dell’Istituzione.
Regia Scuola
di Merletto, Burano
Per mio conto,
intrapresi di buon grado questo progetto, perché mio marito nel 1858 aveva
fatto parecchi sforzi per far rivivere questa industria; sforzi che però non
ebbero risultati positivi, in
conseguenza degli eventi politici del 1859, i quali causarono la sua partenza
da Venezia per un certo tempo.
Quando io iniziai a
lavorare nella scuola di merletto, trovai lì una anziana signora , Cencia
Scarpagliola che da sola aveva preservato la tradizionale tecnica del merletto
e a dispetto dei suoi 70 anni era ancora molto abile nella lavorazione del
celebre merletto a” Punto Burano “.
Cencia
Scarpagliola
Cencia
non conosceva il metodo di insegnamento, ma Anna Bellorio D’Este, una energica
e intelligente signora direttrice di una scuola femminile di Burano, si trovava
con lei nell’intervallo delle lezioni, per imparare l’arte del merletto. Lei
poi trasmetteva le istruzioni ricevute in questo modo, ad 8 alunne, che essendo
ricompensate con piccoli salari giornalieri furono le prime isolane ad imparare
l’arte del merletto. Io, immediatamente, feci in modo che
Ora le
8 scolare sono pagate a giornata e sono state persuase ad insegnare a 320 lavoranti, che non sono salariate giorno per giorno, ma a seconda della
quantità e del lavoro prodotto.
La vita
a Burano non è costosa; un piccolo appartamento dove una giovane famiglia può
alloggiare, può essere acquistata per 600 o 100 franchi ( 120 –200 dollari) e
avviene non di rado che una giovane lavoratrice lasci i suoi salari per diversi
mesi, senza toccarli, fino ad accumulare la somma per acquistare una modesta
dimora da portare come dote per suo marito.
Quasi
tutti i giovani di Burano cercano come mogli le lavoranti di merletto e il
parroco mi raccontò con grande soddisfazione, che l’anno scorso i matrimoni
erano raddoppiati, rispetto al tempo passato e che invece dei 25 bambini
illegittimi nati nel passato, solo 2 ne nacquero fuori dal matrimonio.
La
nostra scuola non è aperta solo al merletto di Burano; ora ci si è assunti
l’impegno di fare qualsiasi disegno e tipo di punti: punto d’Argentin, punto
d’Alençon , punto Bruxells, rilievo alto, punto Inglese…
Per
aiutare le nostre allieve a capire le differenti parti dei vari tipi di merletto,
ho deciso di dare a loro, una volta alla settimana delle lezioni di disegno.
Le 320
merlettaie sono divise in 7 sezioni. Niente è più proficuo nell’insistere che
ogni ragazza sia confinata in un tipo di lavorazione ed impiegarla il più
possibile negli stessi disegni; in seguito a questa organizzazione ognuna
raggiunge la perfezione nel suo settore: colei che apprende più velocemente,
guadagna di più e la scuola ha più richieste di lavoro e a buon prezzo, anche
se la questione del prezzo è relativa.
La prima sezione impiega 5 merlettaie che abbozzano il disegno con del
filato grosso.
La seconda sezione impiega 60 merlettaie che fanno la base per il merletto
a punto Burano.
La terza sezione impiega 25 merlettaie che fanno la rete di fondo, la
base del punto d’Alençon .
La quarta sezione impiega 100 merlettaie che fanno il guipure ornato di
motivi floreali.
La quinta sezione impiega 8 merlettaie che fanno il contorno e collegano
tutto il merletto. Una ragazza deve aver imparato tutto di questa arte per essere
ammessa in questa sezione.
La sesta sezione impiega 10 merlettaie che rimuovono il disegno, quando
il merletto è finito, lo correggono e lo migliorano se è necessario e lo
preparano per la vendita.
La settima sezione. Qui sono radunate tutte le nostre merlettaie che sono
sposate ed hanno famiglia, ed è impossibile per loro mantenere la stessa
puntualità e ore di lavoro richieste ad una donna non sposata.
La
prima e la quinta sezione si dedicano specialmente alle lezioni disegno.”
Questi
brevi fatti descritti dalla penna dell’ amabile direttrice, danno una chiara
idea di come il merletto progrediva in quei giorni nella piccola isola un tempo
sconosciuta.
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