di
M Sedlackova- Serbouskova
Allegato a “Merletto in Cecoslovacchia” Edito da “ Institut National des Fornitures” di Praga, 1930
(nella traduzione dal testo originale, si è
cercato di lasciare tutti i dettagli usando la stessa forma, per non
togliere le sfumature affascinanti di storia e conoscenza dell’epoca).
In Cecoslovacchia la
tradizione del merletto si conserva soprattutto all’interno dei paesi dove le
genti paesane se ne servono per ornare i costumi. Le donne creano per il loro
uso dei merletti originali con tecniche di lavoro molto varie.
Nelle
povere contrade i costumi sono scomparsi e nelle colonie di minatori un tempo
immigrati, la lavorazione del merletto aiuta le famiglie bisognose nella loro
difficile condizione. All’interno di questi paesi, il governo ha fondato la
scuola del merletto, dove le giovani ragazze lavorano secondo le esigenze
moderne. A loro vengono forniti i modelli direttamente dall’Istituto Nazionale
dell’Artigianato di Praga, dove gli artisti impiegati ideano i loro disegni
tenendo conto della tecnica locale.
Anche le
scuole favoriscono lo sviluppo artistico dei lavori fatti per il commercio.
Tutto questo favorisce una certa produzione di merletto scadente che
caratterizza il mercato internazionale: tipico esempio della decadenza tecnica
ed artistica.
Nel
merletto popolare cecoslovacco si trovano tutte le tecniche e tipi di lavori
che assomigliano al merletto, i merletti propriamente detti, e i derivati del
merletto appartenenti al ricamo.
Questo gruppo comprende i
lavori che non sono ancora propriamente detti merletti, rappresentano uno
sforzo in questo senso, per la modifica della trama o dell’ordito di una stoffa
tessuta regolarmente, o per la modifica dell’una o dell’altra. Questi lavori
usati per bordare hanno acquisito subito un carattere decorativo. E adesso,
essi nascondono questa utilità decorativa sotto ricche apparenze, al punto da
renderlo meccanizzato. Pertanto il loro scopo resta lo stesso: sia per
rinforzare o sostituire il bordo d’un tessuto, sia per allargare la superficie
riunendo vari pezzi di tessuto.
Frange intrecciate e frange macramè
Il bordo del tessuto che
deve essere rifinito è il fondo.Quando si taglia un tessuto, poi il bordo va
rifinito: la cosa più semplice è rifinirlo con le frange. Se tiriamo il filo
della trama per la lunghezza del tessuto, i fili dell’ordito rimangono liberi e
formano la frangia. O si tengono così sciolte, oppure si intrecciano
Loro bordano i quattro
lati dei Madras con un piccolo merletto meccanico e vi attaccano in mezzo dei
grossi fili di cotone solitamente bianco, lungo
Vyrez (ricamo
a fili tirati)
Esempio di questa lavorazione
In Slovacchia, si chiama
“Vyrez” la modifica del tessuto al quale vengono tolti alcuni fili della sola
trama, o della trama e dell’ordito. Il tessuto così modificato in piccole
superfici quadrate o rettangolari che vengono messi in rilievo dove i fili sono
stati tolti, diventa più trasparenti. Dopo che i fili sono stati tolti, essi
vengono sostituiti subito da vari punti, ai nostri occhi si offre un aspetto
che ricorda il merletto. Qualche volta si rendono le superfici meno
trasparenti, sostituendo i fili “tirati” con dei fili colorati per mezzo di un
ago. Questo lavoro viene quasi nascosto da i punti che verranno fatti sopra.
Mesterka ( punto a giorno)
Il punto a giorno è il
punto più semplice tra i punti a fili tirati
Questi jours servono a orlare i bordi aumentando la loro resistenza.
Dopo aver tolto i fili paralleli al bordo si fanno dei piccoli punti che
attaccano il bordino ai fili perpendicolari che restano. Questi fili vengono
presi con una variante del punto di ripresa (analogo al Punto Bvenezia) si
ottiene un elemento quadrato o quadrangolare chiamato “stlpek” in Slovacchia e
”Sloupek) In Moravia, che forma una specie di bordino. L’orlo può variare in
grandezza e colore, da
Ricamo a fili tirati che formano una
griglia
Questa lavorazione è
similare all’antico buratto e allo sfilato siciliano
Esempio di questa
lavorazione ( campione del XVI secolo, appartenente alla collezione
dell’americana Marian Powys)
Una versione più
complicata del lavoro precedente è il punto tirato, dove si tolgono certi fili
di trama e allo stesso tempo alcuni fili di ordito di un tessuto. I fili che
rimangono vengono fermati e racchiusi in modi diversi. Si formano anche diverse
reticelle rettangolari e trasparenti. In Slovacchia nei dintorni di Zilina,
Cicmany e Trencin, le donne ornano con questa variante di ricamo a fili tirati
(soprannominata, la base del lavoro a Zilina), le kutnice e le “Fertuchy”(
tovaglie) sul fondo formano griglie che poi ricamano con disegni eseguiti in
vari modi con il punto piatto (punto lanciato). Di solito, il ricamo eseguito
sul tessuto forma una banda larga da
Una rete bianca forma il fondo e il disegno
ornamentale è di seta bianca, avorio, nera, o di altre differenti nuances di
giallo, rosso verde. I motivi dei disegni sono geometrici (stelle e rosoni),
vegetali ( campanule, tulipani) e animali( pavoni galli, leoni, cervi).
Anche in Boemia questo
tipo di ricamo a fili tirati ha riscontrato dei favori. Solamente il ricamo
Ceco lo rifiniva con cotone bianco su batista e tessuto leggero di lino.
Con il gioco raffinato di
sfondi con riflessi differenti su un lavoro trasparente, con i delicati motivi
vegetali e animali, questi ricami hanno ornato a meraviglia le cuffie”
Holubinky” e i grembiuli. In questi lavori la griglia forma il fondo bianco e
puntinato a plumetis, ancora meglio esso forma un motivo vegetale (fiore o
foglia) attorno al quale un leggero disegno ugualmente vegetale è ricamato a
plumetis.
Le donne di Plzen (Pilsen)
sapevano ricamare degli splendidi “plenas”(scialli) e delle cuffie finemente
disegnate.
Scialle di Plzen
Anche i costumi popolari” Kozacky” e delle
contrade di Ml. Boleslav, hanno dei grembiuli, scialli e cuffie riccamente
ricamati. Nei paesi di “ Blata” le donne eseguivano dei motivi in bianco, nel
ricamo a fili tirati, su scialli ricamati con filo colorato. Nei dintorni di
Litomysl si ricamano, sullo sfondo bianco, dei disegni in seta giallo chiaro o
bianco, a punto ripresa ( rammendo o filza). Le piccole cuffie di questi paesi,
realizzate interamente con la tecnica dei fili tirati, sono delle piccole
meraviglie di delicata finezza. La forte influenza dei motivi ornamentali
barocchi caratterizza i loro disegni.
Le donne della Slesia,
come quelle della Boemia, ornano le loro cuffie con del ricamo a fili tirati
eseguito in bianco.
In Moravia e nei dintorni
di Uherské hradiste, Uhersky Ostroh, Uhersky Brod si ricama molto sui fili
tirati, con fili colorati. E’ in questo tipo di ricamo……………………….
Punto
tagliato con il punto in aria
Un lavoro vicino ai fili
tirati è il punto tagliato che si ottiene tagliando certe parti del tessuto.
Nei dintorni di Trnava e Piestany, le donne slovacche ricamano al di sopra del
tessuto, dei motivi rotondi o a forma di foglia, eseguiti a punto giorno come
nel merletto. I contorni di questi motivi sono ricamati sul tessuto da un
sottile ma solido, punto asola. Poi, il tessuto viene tagliato, sotto al punto
in aria e uno sfondo leggero e trasparante ci appare al centro della stoffa.
Questo tipo di punto tagliato si adatta molto spesso all’applicazione per
ornare cuffie bianche di batista o tulle, gli scialli e le “ oplecka”. E’
eseguito abitualmente in seta o cotone bianco, qualche volta in filo metallico
d’oro o d’argento se l’applicazione lo richiede.
Il punto tagliato che orna
i grembiuli è, nella maggior parte dei casi, ricamato con il colore. Anche gli
scialli e le cuffie della Boemia e Slesia, sono tutte ornate da questo genere
di ricamo.
Nei dintorni di Jablonice
in Slovacchia si eseguono dei motivi rassomiglianti al punto in aria, in filo
bianco, ma hanno i bordi di attaccatura in oro e argento con delle paillettes
colorate: sparse da formare delle stelle.
Qualche volta si aggiungono, come tramezzi,
dei motivi di punto in aria. Il tessuto, quando viene tagliato, ci appare come
un tipo di merletto (ricorda la reticella), dove i bordi consistono in piccoli
archi solidamente festonati, come abbiamo già visto nei punti tirati di Zubri.
“ Svazky ”
Si chiama Svazky un tipo
di finto punto in aria, che unisce gli orli delle stoffe o i loro bordi, senza
cucitura. Qualche volta sono stretti, qualche volta più larghi, ma senza mai
superare la larghezza di
In quasi tutta
L’istituto nazionale delle
arti apporta dei rinnovamenti nel conoscenze tecniche delle ricamatrici esperte
nei fili tirati, offrendo al ricamo, dei disegni moderni abbozzati
appositamente per questo tipo di lavorazione.
Il fondo
del filet consiste in una rete a maglie quadrate o longitudinali disposte
perpendicolarmente o obliquamente, sia in larghezza che in lunghezza. Questa
rete è fatta con l’aiuto di una navetta
e di uno stampo per annodarci le maglie della rete( potrebbe essere anche una
matita). Il diametro dello stampo varia in rapporto alla grossezza del filo e
alla grandezza delle maglie della rete che si va a lavorare. Su questo fondo di
rete tesa su un telaio quadrato, si ricama il disegno per mezzo di una variante
del punto tela. I tipi differenti dei punti impiegati hanno delle denominazioni
tecniche precise, per esempio: punto tela fitto o leggero, punto spirito, ecc.
si lavora la rete con filo di lino sbiancato o naturale, in cotone mercerizzato
di qualità e colori vari.
In
Valachia (in Moravia) si lavorano in filet, delle fasce larghe dagli 8 ai
Le donne
di Lehotyn vicino Nova Bania, in Slovacchia, lavorano il filet ricamato in modo
molto semplice, dai 6 agli
Nei
dintorni di Velké Topolcany(Slovacchia) si lavorano, per poi commerciare, delle
fasce a filet con disegni vecchie e superati; lo stesso si fa in Boemia, nelle
montagne di Orlické hory, dove si introdusse questa industria durante la
guerra, nei villaggi poveri abitati dai tedeschi.
Merletti
Il
merletto propriamente detto comprende tutti i tipi di tessuto trasparente,
sottile o grosso, leggero o pesante, eseguito ad ago o a fuselli, con
l’uncinetto o a ferri o per qualsiasi altro tipo di tessitura.
Nell’arte
popolare il merletto è riservato ad un bordo che viene attaccato al margine del
tessuto tagliato e rifinisce con una dentellatura, più o meno grande, il capo
da ornare.
L’entre-deux
(fra i due) è un merletto rifinito dai lati che unisce due tessuti: serve
proprio per unire due bordi.
Oltre a
questi bordi diritti, nel merletto popolare cecoslovacco, troviamo anche delle
cuffie fatte interamente a merletto.
Tessitura alla “ Krosienkas” o lavoro a
maglia a telaio a mano
Il tessere alla “ Krosienkas”, è un lavoro molto
interessante, è un merletto assolutamente uguale sia nel diritto che nel
rovescio. Alla fine del lavoro, il merletto si arrotola da solo. Per stenderlo
si attacca umido su una superficie piatta, lo si tende bene e lo si lascia
asciugare. Sovente si stende bene anche con l’aiuto di un matterello su un’asse
semplicemente ripassando tante volte. In Slovacchia questo tipo di lavorazione
si è persa da molto tempo: era stata introdotta nei paesi della Boemia sotto il
nome di “Tricotage au métier à la main” o “ tricorage francais au
métier(telaio)”. Attualmente la troviamo solo nei paesi di Boleslav.
Il procedimento del lavoro da parte dei paesani è il
seguente: si mette verticalmente un telaio di 1 o
Esecuzione del lavoro°
Si attorcigliano
subito attorno a questi due nastri un filo di cotone o di lino (per le cuffie),
oppure della lana rossa o blù ( per le cinture). Questo filo attorcigliato
forma dunque un ordito verticale tra due bande. La merlettaia seduta su uno
sgabello, comincia il suo lavoro al centro dell’ordito. Intreccia e incrocia i
fili delle due bande, semplicemente con le dita senza strumenti più piccoli.
Una volta terminato lei unisce i fili con un bastoncino (di 4-
La lavorazione di tessitura costituisce subito un bordo
semplice senza disegni, per le cinture oppure un tipo di merletto con disegni,
per le cuffie. La lavorazione fa accorciare l’ordito che rilascia poco a poco,
i nastri che la trattiene. Il lavoro di tessitura, dai lati al centro, una
volta terminato si taglia al centro per separare le due parti parallele,
ottenendo così due fasce.
Per le cuffie si rifinisce la fascia tagliata con del nastro
e per le cinture di lana si lasciano i fili sciolti e poi si annodano come
trecce a formare delle frange.
Nei dintorni di Roznov in Moravia e Krupina in Slovacchia si
è lavorato così fino a tempi recenti: su cuffie bianche con semplici disegni
geometrici.
Oggi si lavorano ancora delle cinture blù di lana, nei
dintorni di Krupina, delle cinture rosse a Trencin. Le donne si servono di
queste cinture, come cinturino da attaccare alle gonnelle delle giovani ragazze
danzatrici e ornare i danzatori; le cinture attaccate alle spalle dei giovani
uomini abbelliscono il petto e la schiena e fluttuano gaiamente durante le
danze. Queste cinture non cadono mai perché vengono annodate per le frange.
Borsette realizzate con questa
tecnica°
Merletto a fuselli
In
Cecoslovacchia, i merletti a fuselli sono i miglior conservati e quelli che
presentano il più grande interesse per la diversità e originalità secondo le
lavorazioni popolari.
Per
lavorare il merletto a fuselli c’è bisogno di un cuscino appoggiato su un
supporto, fuselli, spilli, uncinetto, filo e qualche volta di un disegno
(Piqué).
In Boemia
si lavora su un cuscino a forma di rullo del diametro di
La sua
fodera è di tessuto lavabile( canapa o tela di cotone), è riempita di fieno
nella Boemia dell’Est, invece in Boemia dell’Ovest di sabbia o semplicemente da
una pietra imbottita di segatura attorno.
In
Slovacchia, ogni paese ha un suo nome speciale per il cuscino. Nelle scuole e
in certe regioni si fanno i cuscini come
Per
sostenere il cuscino la merlettaia possiede un supporto che posiziona davanti a
sé. Il nome del supporto cambia a seconda della regione.
In Boemia si mette il cuscino sul “ piccolo
canestro”, “ piccola tinozza”, o “
piccolo telaio”.
In certi
paesi della Slovacchia su “la casseruola in lamiera”, “ Il canestro senza
fondo”, “ il setaccio”, “ Il panettone” per assicurare il cuscino durante la
lavorazione. Il disegno per l’esecuzione è fissato sul cuscino per mezzi degli
spilli. Gli uomini si dedicano alla perforazione del cartone, dove poi saranno
messi gli spilli. In Boemia si dipinge il cartone del disegno in verde o color
bruno mescolando il colore con la colla per rendere il cartone più duraturo nel
tempo.
Per
lavorare il merletto a metraggio si attacca il disegno tutt’attorno al cuscino
facendo combaciare perfettamente le estremità. In questo modo si può realizzare
un merletto lungo quanto serve. Si possono usare gli stessi fuselli attaccando
eventualmente un altro disegno.
Le donne
slovacche di Hont e di Zvolensko
lavorano i merletti tutti fatti a cuori, senza l’ausilio del cartone. Quelle di
Celles di Huboka vicino Senice, fanno il loro disegno in un modo primitivo
simile a un filo di paglia o a una scheggia di legno, di solito d’un colore
blù.
In
qualche paese le merlettaie si servono solo di un semplice pezzo di cartone per
determinare la larghezza del merletto.
Se il
merletto dell’Europa Occidentale è conosciuto per le varie tecniche di
lavorazione, anche il merletto slovacco presenta un carattere originale molto
marcato.
Per iniziare
la lavorazione si fissano gli spilli nel senso della larghezza, si attaccano i
fili avvolti nei fuselli che sono lunghi dagli 11 ai
In
Slovacchia, al contrario, si carica spesso a mano il fusello. Le merlettaie
slovacche lavorano per se stesse, più che per il commercio. Dunque essendo meno
pressate e condizionate da un interesse, realizzano dei merletti più solidi. A
Hont i merletti sono molto fitti da poter proteggere i bordi delle maniche che
si rovinano spesso nei lavori delle campagne. I fuselli hanno la parte
terminale molto grossa e possono tenere in mano solo quelli che hanno il filo
in lavorazione da girare e incrociare. Poi li lasciano e riprendono gli altri
che devono lavorare.
la lavorazione va da sinistra a destra sia nel senso della larghezza che in
obliquo.
In Boemia
si fabbricano i fuselli con la parte inferiore fatta ad uovo.
Nelle
scuole usano un tipo di fusello avvolto da un piccolo tubo di legno che
protegge il filo. Il legno più usato è il prugno e il pero.
In
Slovacchia ci sono dei fuselli scolpiti e colorati; sovente vengono scolpiti
dopo essere stati ingrassati con il lardo e bruniti sopra il fuoco, questo dona
un disegno scolpito chiaro, su fondo scuro.
Per una
buona lavorazione è preferibile lavorare con i fuselli dello stesso tipo; i
fuselli semplicemente torniti sono i migliori perché più leggeri e più
facilmente malleabili..
In
Slovacchia per fabbricare i fuselli ci si serve del legno di prugno, noce,
acacia, pero, acero, nocciolo, viburno, faggio. Come materiale di lavoro si
usano fili di qualità e colori differenti.
In Boemia
i merletti commerciali sono realizzati nelle scuole e nelle case e sono di
cotone mercerizzato bianco ed ecrù o in lino bianco. Nel Rudohori (Erzebirge)
si è lavorato, fino a tempi recenti, il merletto in seta, tinto di nero dopo la
sua esecuzione.
In
Slovacchia la scelta dei materiali è varia: nelle case e nelle scuole si usa il
lino sbiancato o naturale, fili di
canapa ecrù, lana gialla, nera, rossa, verde, blù, bianca, poi del cotone bianco,
rosso, giallo, nero, blù e ancora fibre di ortica e di seta di colori
differenti, soprattutto gialla e nera. Sovente, all’interno del merletto, si
introducono fili d’oro o d’argento. La scelta della qualità dei materiali
dipende dalla fertilità e ricchezza del paese: i paesi poveri di montagna hanno
dei materiali semplici, i paesi fecondi offrono materiali più pregiati.
*una specie di benda a
largo nastro portato sotto il mento.