Le Scuole Veneziane erano conosciute come le sedi più organizzate
ed efficaci per l’insegnamento delle Arti e dei Mestieri.
Erano delle corporazioni che raccoglievano i migliori maestri di alto livello artistico e culturale dediti all’insegnamento verso i garzonati (apprendisti). Le Scuole Minori erano controllate dai Gastaldi e le Scuole Grandi dal Consiglio dei Dieci. Si chiamavano Minori, non perché avessero meno importanza delle altre, ma perché erano situate in locazioni piccole, come campi, campielli, o nelle chiese e in piccoli fabbricati. Le Scuole crebbero e si svilupparono fino alla fine del 1700. C’erano le Scuole dei Cavadenti, Saponari, Forneri, Selleri, Terrazzeri ecc…..
Monastero Convento dei Crociferi ( Chiesa dei Gesuiti)
Questa Scuola aveva la sua sede nel Monastero dei Crociferi aggregato alla chiesa dei Gesuiti, raggruppava tutti i Passamaneri fabbricanti che rappresentavano i loro prodotti per la vendita e che impartivano l’insegnamento ai garzonati (apprendisti) nella realizzazione delle passamanerie. I passamaneri erano suddivisi in due ”Colonnelli”: da “ Lizzi Alti” e da “ Molin Ugnolo”, anticamente vi era anche un altro colonnello detto da “ Molin Doppio”. In questo stesso monastero c’era anche la Scuola dei Tessitori di panni e seda, quella dei Sartori e dei Giuponeri” (mantell, tabari, giacche, giacchettini, giubboni), e dei Veluderi( velluto). Ogni Scuola aveva un suo numero civico.
Chiesa San Lio (Leon) in Campo S. Lio
Questa Scuola raggruppava tutti i batti e tira Oro che
impartivano l’insegnamento ai garzonati nella battitura dell’oro e dell’argento
riducendo in fili e lamine sottilissime. I patroni della scuola erano S.
Quiricio , S. Giuditta, e S. Giosafat. A Venezia, nel censimento del 1773,
c’erano 32 addetti con 9 botteghe. La Scuola veniva controllata dalle Giustizie
Vecchie e dai provveditori della Giustizia vecchia, mentre i Provveditori di
Comun disciplinavano il lavoro e l’economia,
la Milizia di Mar sorvegliava sulle tasse d’imposta pubblica.
Scuola dei Batti e Tira Oro
(S. Stae)
Nei primi anni del XVIII secolo la Scuola eresse la sede nell’edificio che è di fianco alla chiesa di S. Eustachio.
Nel periodo in qui la fabbricazione dei panni
d’oro era nel suo massimo fulgore, due speciali magistrature la sorvegliavano:
gli Officiali a i panni a oro, che avevano l’incarico di “ Vedere se
li panni sono buoni, ben fatti et che non vi sia fraude” e 2 Officiali a la foia di l’oro, i quali
sorvegliavano” le fraude de li ori si batte, per lavorar et far filar…” *
Nel 1912 l’industria veneziana dei drappi a oro e lama è ancora viva, sono stati visti dei pregevoli tessuti nello stabilimento di Bevilacqua e da Trampolin, luogo dove si continua l’antica tradizione veneziana.
Scuola del
merletto (Isola della Giudecca)
Questa Scuola raggruppava tutte le Merlettaie,
che impartivano l’insegnamento agli apprendisti, nell’arte della lavorazione
del merletto detto “ Punto in aria” Fino alla fine del 1500 si lavorava il
merletto nella Chiesa di San Biagio, poi si trasferirono nella Chiesa delle
Zitelle. Il patrono della Scuola era la Santa Maria Vergine della Presentazione.
Le Magistrature che controllavano la Scuola erano le Magistrature Vecchie e i
Provveditori alla Giustizia Vecchia disciplinandone l’attività e l’economia,
mentre la Milizia da Mar sorvegliava sulle tasse d’imposta pubblica.
Scuola del Merletto (Isola di Pellestrina)
Questa Scuola raggruppava tutte le merlettaie dedite all’insegnamento dell’arte del ricamo e del merletto. Fin da bambine imparavano a fare la “retina” o iniziavano a fare il filet o il tombolo. Si lavorava a telai singoli o su grandi telai, a più persone. Le ragazze che facevano questa professione erano chiamate “Merlettaie” e producevano merletti di qualsiasi tipo da quelli personali a quelli ornamentali, molto richiesti dalla chiesa e dalla nobiltà. Nei periodi di minor lavoro, le ragazze si dedicavano alla loro dote nuziale. Fu sempre un lavoro umile, faticoso e mal retribuito. La scuola era di modeste condizioni, si contavano circa 700 addette. Attualmente la scuola è chiusa, all’interno ci sono ancora tutti i tomboli e i materiali per la lavorazione.
Scuola dei Merletti ( Chioggia)
Chiesa di S. Caterina
Anche in questa scuola, come quella di Pellestrina si imparava a fare il merletto con la tecnica del filet e del tombolo. La Scuola aveva raggiunto il numero di 6000 allieve.
Scuola dei Merletti e del ricamo ( Fiesso d’Artico)
Questo paese si trova lungo la Riviera del Brenta sempre in provincia di Venezia, ricordiamo che la Riviera era dimora estiva dei nobili veneziani che possedevano sontuose ville. Nella scuola si imparava a ricamare e a fare il merletto con il filo di lino coltivato in tutta la zona della riviera del Brenta. In questa zona prese vigore l’arte del ricamo, tanto da produrre un tipico scialle, ambito e ricercato dai negozi veneziani.
Bibliografia
Ricerche veneziane 2005 “
Scuole arti e mestieri” a cura dell’ass. Culturale Eridesium terra e
tradizioni.
*Il lusso nella vita e
nelle leggi, Ill Magistrato alle Pompe nella Repubblica di Venezia”, Ugo
stefanutti, Forni Editore Bologna